AssoAmbiente

Circolari

2023/209/SA-LAV/MI

Come di consueto, la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha pubblicato la Relazione annuale, presentata alle Camere, sull’andamento degli scioperi nell’anno precedente, nei settori di competenza.

Ancora una volta il settore dell’igiene ambientale si colloca tra quelli maggiormente conflittuali, insieme a quelli del trasporto (aereo, ferroviario e soprattutto pubblico locale). Ciò si registra nonostante, nel corso dell’anno 2022, gli scioperi nel settore siano notevolmente diminuiti rispetto al 2021.

Il rinnovo del CCNL giunto con l’intesa del 18 maggio 2022 ha certamente mitigato i conflitti, tuttavia, sottolinea la Commissione, nel settore la vertenzialità è quasi esclusivamente riconducibile a situazioni localizzate ben specifiche; tant’è che nel lungo negoziato (quasi tre anni complessivi) per il rinnovo dei due CCNL di categoria sono stati proclamati solo due scioperi.

Come evidenziato dalla Commissione già da diversi anni, le cause di conflitto nel settore sono principalmente due: il ritardo nel pagamento delle retribuzioni nel Centro-Sud del Paese, e l’applicazione di contratti collettivi meno vantaggiosi per i lavoratori nel Centro-Nord. 

In particolare in Campania si è registrata l’inedita rivendicazione concernente la richiesta di maggiori dotazioni e infrastrutture (carenza inevitabilmente riconducibile, anch’essa, ai ritardi nei pagamenti dei canoni che non consentono adeguati investimenti).

Nel primo caso, i ritardi nei pagamenti delle retribuzioni sono conseguenza dei ritardi degli Enti locali nei confronti dei canoni di appalto spettanti alle aziende; a loro volta, tali ritardi sono conseguenza inevitabile dell’elevata evasione/elusione della TARI (fino al 50% in alcune località).

La Commissione, nel citare i contatti avuti con la Corte dei Conti nel 2022 in materia, è poi tornata a giudicare con severità le inadempienze degli Enti appaltanti, già definiti, in occasione della Relazione Annuale 2021 e nella precedente del 2020, i “reali responsabili dell’origine e/o dell’aggravamento del conflitto” giudicando inammissibile che “siano dotati di una patente di impunità nonostante la reiterata inottemperanza ai propri obblighi”.

Così come è citata, quale esempio di illegittima distorsione concorrenziale, l’applicazione, nel settore, del CCNL imprese di pulizia e multiservizi.

In assoluto, Campania e Sicilia si confermano le Regioni con più alto numero di scioperi, pur se comunque in notevole calo rispetto agli anni precedenti.

Infine, la Commissione sottolinea come l’attuale sistema di rappresentanza aziendale, caratterizzato come noto dalla decadenza delle RSU e dal conferimento delle relative prerogative in capo alle Segreterie Territoriali delle OO.SS. stipulanti, abbia di fatto azzerato le violazioni relative al corretto esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione che precedono, come noto, le proclamazioni degli scioperi.

Si allega estratto della Relazione 2022 relativa al comparto igiene ambientale.

» 01.08.2023
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