AssoAmbiente

Circolari

2024/107/SAEC-RAE/CS

Nei giorni scorsi una rappresentanza di EuRIC, FEAD ed EERA ha avuto modo di incontrare i responsabili della Commissione europea che si occupano di RAEE per confrontarsi e discutere sulle seguenti questioni legislative:

  • revisione della Direttiva RAEE;
  • sostanze pericolose;
  • attuazione delle modifiche alla Convenzione di Basilea sulla movimentazione dei rifiuti elettronici in Europa.

Per quanto riguarda la revisione della direttiva RAEE, tutte le Associazioni hanno sottolineato la necessità di migliorare la progettazione dei prodotti in modo che le AEE possano essere gestite e riciclate più facilmente al termine della loro vita utile. È stata inoltre sottolineata l’importanza di definire obiettivi minimi obbligatori di contenuto riciclato nelle nuove AEE, in particolare per le componenti in plastica ma anche per i materiali critici (ad esempio, rame, alluminio ecc.). 

E’ stata evidenziata inoltre la necessità di migliorare i tassi di raccolta dei RAEE a livello europeo, considerando che molti Stati membri, tra cui l’Italia, sono lontani dai target. Il problema attuale è che grandi quantità di RAEE di piccole dimensioni sono smaltite in modo non corretto o non vengono restituite e quindi è fondamentale individuare ulteriori misure per incentivare i consumatori. Rispetto invece alla metodologia utilizzata per calcolare i tassi di raccolta, i presenti hanno evidenziato alla Commissione l’opportunità di sostituire quella attuale basata sull’"immesso sul mercato" con "disponibile per la raccolta", che meglio rispecchia la realtà in cui le imprese si trovano ad operare. 

Infine è stato chiesto se la Commissione Europea sta prendendo in considerazione il concetto di ecomodulazione delle tariffe EPR, seguendo l'esempio francese, evidenziando come, in una prima fase, per definire il livello di ecomodulazione si potrebbe fare riferimento al contenuto riciclato delle AEE.

Per quanto riguarda le sostanze pericolose, i rappresentanti delle Associazioni hanno fatto presente che, sebbene tutte le sostanze impiegate nella produzione di AEE fossero perfettamente legali al momento della loro produzione, molte di queste oggi, contenute nelle stesse apparecchiature diventate però rifiuti, sono soggette a limitazioni o addirittura vietate, vincolando le imprese del riciclo che sono tenute a gestirle e smaltirle in modo adeguato con ripercussioni economiche significative. È stato pertanto chiesto ai rappresentanti della Commissione di fare attenzione a questo aspetto cercando di perseguire un migliore allineamento tra le proposte normative avanzate dalle diverse DG all'interno della Commissione europea. 

La Commissione ha ringraziato i partecipanti per i temi segnalati, rassicurando che tutti saranno presi in considerazione quando inizierà formalmente il processo di revisione della direttiva RAEE. Proprio in vista di ciò le associazioni che hanno partecipato all’incontro si sono trovate concordi nel collaborare per redigere congiuntamente una proposta di revisione della direttiva RAEE da sottoporre all’attenzione della Commissione. Non appena inizieranno tali lavori sarà nostra cura coinvolgere le imprese interessate.

Infine, rispetto all'attuazione delle modifiche alla Convenzione di Basilea sui rifiuti elettronici a livello europeo, la Commissione europea sta attualmente lavorando a un atto delegato che probabilmente implementerà completamente le nuove norme di Basilea per la movimentazione dei rifiuti elettronici. Ciò significa che, a prescindere dal fatto che i RAEE, le loro componenti o i materiali da essi derivati siano pericolosi o meno, le aziende avranno bisogno di una notifica e di un consenso scritti per spedirli all'interno o all'esterno dell'UE (v. circolare associativa n. 58 del 6 marzo 2024). 

Su tale questione, nel corso dell’incontro, i rappresentanti di EuRIC, FEAD ed EERA hanno ripetutamente sottolineato la necessità di adottare procedure di spedizione più semplici (allegato VII del Regolamento 1013/2016) per i RAEE e loro componenti classificabili come non pericolosi all'interno del mercato dell'UE. Tuttavia, sembra che le preoccupazioni esposte non siano state recepite dalla Commissione a causa della mancanza di dati concreti. Per ovviare a ciò le associazioni coinvolte hanno predisposto un questionario, in allegato, da sottoporre a tutte le loro imprese al fine di raccogliere i dati richiesti dalla Commissione. 

In particolare si vorrebbe definire un elenco completo dei rifiuti elettronici, delle loro componenti e delle frazioni miste decadenti dal trattamento dei RAEE, sia pericolosi che non pericolosi, che sono comunemente esportati dagli impianti di trattamento.

Al fine di definire un elenco dettagliato siamo a chiederVi di prendere visione del file allegato, corredato di istruzioni, e compilarlo secondo quanto indicato. Al fine di poter dare riscontro alle Associazioni europee sopra richiamate in tempi utili, vi invitiamo ad inviare vostri riscontri entro la fine del mese di aprile al seguente indirizzo mail d.cesaretti@fise.org

Se possibile sarebbe utile aggiungere foto dei materiali comunemente spediti per dare un’idea di ciò di cui si parla alla Commissione europea. 

» 16.04.2024
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