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Circolari

2024/119/SAEC-EUR/FA

Lo scorso 24 aprile 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la nuova direttiva su Corporate Sustainability Due Diligence, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, proposta lo scorso anno dalla Commissione Europea (v. circolare associativa n. 147 del 9 giugno 2023).

Il testo, che deriva dall’accordo con il Consiglio, obbliga le imprese e i relativi partner a monte e a valle, compresi quelli per l'approvvigionamento, la produzione e la distribuzione, a prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani (ad es. schiavitù, lavoro minorile, sfruttamento dei lavoratori, perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione del patrimonio naturale).

In base alla nuova norma, tutte le imprese con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro, i franchising nell'UE con un fatturato di più di 80 milioni di euro (di cui almeno 22,5 milioni provenienti da diritti di licenza) e le società madri, le imprese e i franchising di Paesi terzi che raggiungono le stesse soglie di fatturato nell'UE, saranno tenute a integrare il dovere di diligenza nelle loro politiche, realizzare investimenti ad hoc, ottenere garanzie contrattuali dai partner, migliorare il loro piano aziendale o fornire sostegno ai partner commerciali di piccole e medie dimensioni per assicurarsi che rispettino i nuovi obblighi. Le stesse imprese dovranno adottare anche un piano di transizione per allineare il loro modello di business alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5 ºC in linea con l'accordo di Parigi. 

Gli Stati membri avranno l'obbligo di mettere a disposizione delle aziende informazioni dettagliate sul dovere di diligenza tramite portali online contenenti gli orientamenti della Commissione UE e dovranno istituire o designare un'autorità di controllo incaricata di indagare e sanzionare il mancato rispetto delle norme. In aggiunta, una rete europea delle autorità di controllo istituita dalla Commissione faciliterà la cooperazione e lo scambio di migliori pratiche. Le società che violano il loro dovere di diligenza dovranno rispondere dei danni causati e risarcire appieno le vittime.

Con l'eccezione degli obblighi di comunicazione, l'applicazione sarà graduale e riguarderà:

  • le imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1500 milioni di euro a partire dal 2027;
  • le imprese con oltre 3.000 dipendenti e un fatturato superiore a 900 milioni di euro a partire dal 2028;
  • tutte le altre imprese che rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva (ovvero quelle con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro) a partire dal 2029.
     

La direttiva dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio, firmata e infine pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. 

Per ogni ulteriore approfondimento si rimanda al testo approvato dal Parlamento.

» 29.04.2024
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