AssoAmbiente

Circolari

2024/227/SAEC-NOT/FA

Pubblicato il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, che attua la direttiva UE 2464/2022 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD).

Si ricorda che la direttiva CSRD ha lo scopo di promuovere la trasparenza e la divulgazione di informazioni da parte delle imprese riguardo agli impatti ambientali, sociali e legati alla governance (ESG) delle loro attività, imponendo l’obbligo di fornire agli investitori informazioni chiare e dettagliate legate alla sostenibilità ambientale.

Gli Stati membri avevano l’obbligo di recepire la suddetta direttiva entro lo scorso luglio e, a febbraio 2024, il Ministero dell’Economia e delle finanze aveva avviato la consultazione pubblica sulla bozza di schema di decreto di attuazione (v. circolare associativa n. 43 del 22 febbraio 2024).

Il decreto pubblicato, definisce in particolare:

  • le tipologie di società alle quali si rivolge il provvedimento, ovvero le grandi imprese e le società madri di grandi gruppi, anche non quotate, nonché le PMI quotate (cioè con valori mobiliari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati italiani o europei) e le imprese di paesi terzi (che abbiano forma giuridica comparabile ai sensi della normativa comunitaria), con l’esclusione delle microimprese.
  • i contenuti da inserire nella relazione individuale e in quella consolidata, tra cui una descrizione degli obiettivi e delle politiche imprenditoriali sulla sostenibilità, le procedure di due diligence in relazione a tali problematiche, una descrizione dei principali rischi per l’impresa connessi alle questioni di sostenibilità, compresa una descrizione delle principali dipendenze dell’impresa da tali questioni e le modalità di gestione di tali rischi adottate dall’impresa.
  • l’attestazione sulla conformità della rendicontazione fornita dal revisore, nella quale risulta inclusa un’analisi dettagliata delle dichiarazioni relative alla sostenibilità per garantirne la verificabilità dei dati e il concreto rispetto nelle pratiche aziendali.
  • le responsabilità in capo agli amministratori delle imprese e il regime delle sanzioni.
     

Si ricorda infine che l'entrata in vigore del provvedimento si colloca in diversi momenti a seconda della tipologia di imprese coinvolte.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda al testo del decreto allegato alla presente.

» 11.09.2024
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