AssoAmbiente

Circolari

2025/046/SAEC-FIN/CS

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il decreto interministeriale 10 dicembre 2024 recante misure a favore della valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle.

Il decreto disciplina le modalità di attuazione dell’intervento agevolativo a favore delle imprese attive nella filiera primaria di trasformazione delle fibre tessili naturali e della concia, per la realizzazione di investimenti utili ad accrescere la sostenibilità complessiva e la competitività del settore, promuovendo anche la certificazione di prodotti e processi. Con successivo provvedimento saranno individuati i termini e gli schemi base per la presentazione delle domande, l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte di Invitalia e gli ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento.

Il decreto, che ha una dotazione finanziaria pari a 15 milioni per l’annualità 2024 (di cui 10 milioni per la concessione di contributi a fondo perduto e 5 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati), individua i soggetti che possono accedere al finanziamento. Questi in particolare devono operare nella filiera primaria di trasformazione di fibre tessili di origine naturale o provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, risultare qualificabili come micro, piccola e media dimensione oltre ad essere in regola con le disposizioni normative, fiscali e contributive. 

Per poter accedere al contributo le domande di agevolazione devono essere riconducibili ad una o più delle seguenti linee di intervento: 

  • crescita e innovazione - programmi di investimento finalizzati alla realizzazione di nuovi processi produttivi funzionali alla crescita della capacità produttiva o della sua efficienza anche per il tramite di attività di ricerca, sperimentazione e innovazione; 
  • sostenibilità ambientale - programmi di investimento che hanno come obiettivo l’acquisizione di beni strumentali (materiali ed immateriali) che consentono la riduzione dell’impatto ambientale e la tracciabilità, di certificazioni ambientali di prodotto e di processo, unitamente all’incremento dell’utilizzo di fibre tessili di origine naturale nonché di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto delle lavorazioni. 
     

Alla prima linea di intervento sono destinati 7 milioni, di cui 5 per micro e piccole imprese e 2 per le medie imprese, alla seconda linea di intervento 8 milioni, di cui 6 per micro e piccole imprese e 2 per le medie imprese. 

Per essere ammissibili i programmi dovranno essere realizzati entro e non oltre 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione e prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 30.000 €. Queste spese sono quelle strettamente funzionali alla realizzazione delle linee d’intervento desiderata nel limite di 200.000 €. Tra queste rientrano quelle relative all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, comprese le relative spese di installazione; alla formazione del personale dedicato all’uso dei nuovi macchinari pari ad un massimo del 20%; all’acquisto di brevetti o di relative licenze d’uso; all’acquisizione della certificazione di sostenibilità di prodotto o di processo; alle attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, complessivamente nel limite del 30% dell’importo del progetto. 

Il decreto chiarisce poi che le agevolazioni previste sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato a seconda del tipo di linea di intervento per cui vengono richieste. Infine il decreto stabilisce che le procedure di accesso saranno definite con un successivo provvedimento, pubblicato sul sito dei ministeri competenti, e che le agevolazioni saranno concesse sulla base di apposita graduatoria dei progetti redatta dal soggetto gestore. 

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del decreto allegato.

» 06.02.2025
Documenti allegati

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