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2025/128/SAEC-EUR/FA

Lo scorso 25 marzo 2025, la Commissione europea ha pubblicato la Comunicazione C/2025/1597 recante gli orientamenti sui Piani sociali per il clima che forniscono le indicazioni sugli elementi che gli Stati membri dell’UE devono includere nei loro Piani sociali per il clima.

Si ricorda che l’istituzione del Fondo sociale per il clima e dell’obbligo di redigere i piani è previsto dal Regolamento 2023/955/UE. Questo strumento finanziario è destinato agli Stati UE per consentire agli stessi di realizzare una transizione socialmente equa verso la neutralità climatica, nell’ottica delle nuove norme sulla transizione energetica.

A tal proposito si evidenzia, in particolare, che questo strumento serve a supportare le imprese (soprattutto microimprese) rispetto agli obblighi derivanti dalla Direttiva ETS, ovvero il sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra dell'UE che impone alle aziende di pagare per le emissioni eccedenti e che ora si applica anche ai settori dell'edilizia, del trasporto su strada e della piccola industria.

La Comunicazione reca indicazioni non vincolanti riguardanti i requisiti generali per poter accedere al Fondo, le indicazioni sulla redazione e la presentazione dei Piani, come avviene la valutazione e l’adozione dei Piani da parte della Commissione ed è infine completata da un allegato che contiene le dotazioni finanziarie massime per Stato membro al netto delle spese di sostegno amministrativo.

In sintesi, nel Piano sociale per il clima gli Stati membri devono stimare i probabili effetti derivanti dal sistema ETS sulle microimprese, indicare i beneficiari e specificare traguardi, obiettivi e un calendario indicativo per l'attuazione delle misure e degli investimenti.

Inoltre si segnala che la Commissione europea ha rilasciato un’ulteriore Comunicazione (C/2025/1596) riguardante l’approvazione delle indicazioni, ugualmente non vincolanti, per aiutare gli Stati membri ad applicare il principio di "non arrecare un danno significativo" (DNSH) alle misure che indicheranno nel Piano sociale per il clima. 

In questa Comunicazione, che fa riferimento sempre al Regolamento 2023/955/UE, vengono stabilite le condizioni in base alle quali la Commissione valuta le misure e gli investimenti a supporto delle attività, così come il rispetto del principio DNSH da parte di quanti ammessi a beneficiare del sostegno del Fondo sociale per il clima. In particolare vengono indicate i criteri base per definire il principio del DNSH, così come gli strumenti e gli approcci per l’applicazione pratica degli stessi criteri. Il documento riporta anche casi settoriali al fine di chiarire l’applicazione del Fondo alle attività ammesse a beneficiarne.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda alle comunicazioni della Commissione UE allegate alla presente.

» 27.03.2025
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