Lo scorso 14 maggio la Regione Lombardia ha organizzato un incontro del “tavolo rifiuti da C&D” e del “tavolo bonifiche” dell’Osservatorio regionale per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica, a cui partecipa anche Assoambiente, per illustrare la bozza di scheda con i contenuti principali del bando Ri.Circo.Lo su fondi FESR per lo sviluppo dell’economia circolare nella filiera delle costruzioni e delle bonifiche.
Chiusa il 3 settembre 2024 la prima filiera dedicata a plastiche e tessili (v. circolare Assoambiente n. 291/2023) per la quale sono arrivate in Regione 68 domande per circa 7 milioni di contributi concessi, la seconda filiera dedicata ai rifiuti da costruzione e demolizione dovrebbe partire a settembre 2025.
L’azione promuove, in coerenza con il PRGR, azioni di economia circolare da parte di PMI aventi sede operativa in Lombardia e di Enti locali che realizzino interventi sul territorio lombardo.
L’agevolazione viene concessa sotto forma di sovvenzione a fondo perduto con variazioni percentuali a seconda del regime che si intende adottare. Indipendentemente dal regime di aiuto di Stato prescelto, l’agevolazione è concessa per progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno 50.000 euro sull’intero progetto ed il contributo massimo per singolo progetto non può essere superiore ad euro 1.500.000 al netto di IVA. La Regione ha evidenziato che nel caso di aggregazioni, ogni impresa può chiedere il massimo del contributo che quindi andrà a sommarsi a quello delle altre imprese.
Tra i progetti ammissibili, attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento all’interno delle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati, segnaliamo:
Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.
Per quanto riguarda invece le tipologie di spesa, sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:
In allegato la BOZZA illustrata dalla Regione Lombardia in merito alla quale chiediamo, a quanti interessati, di farci pervenire eventuali Vostre osservazioni (email e.perrotta@fise.org) entro e non oltre il 22 maggio 2025 al fine di poter definire il contributo associativo da inviare in tempi utili alla Regione.