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2025/225/SA-ARE/TO

Il 17 giugno 2025 si è svolta la relazione annuale dell’ARERA, dove sono state anticipate le prime evidenze che saranno consolidate nei due volumi della Relazione Annuale, sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2024.

In breve, nel 2024 ARERA ha rilevato che i mercati internazionali hanno continuato a mostrare una forte sensibilità agli eventi di carattere geopolitico in aggiunta agli stimoli più legati a dinamiche puramente economiche. Al contesto internazionale, che ha visto proseguire i conflitti in Ucraina e nell’area israelo-palestinese, si sono aggiunti, verso fine anno, gli annunci di dazi da parte della nuova amministrazione degli Stati Uniti.

Nel settore idrico proseguono gli investimenti programmati e aumentano le tariffe, come per il settore rifiuti, in relazione ai costi sostenuti per il miglioramento del servizio. Più in particolare, sul comparto rifiuti, ad aprile 2025 risultano iscritti all’Anagrafica Operatori dell’Autorità 8.386 soggetti con una leggera diminuzione rispetto allo scorso anno di 35 iscritti. A conferma di un processo di organizzazione territoriale del servizio ancora incompleto, i soggetti iscritti come Enti territorialmente competenti permangono in numero elevato (pari a 3.221), seppur in progressiva riduzione.

Nel corso del 2024 sono proseguite le trasmissioni all’Autorità delle predisposizioni tariffarie relative all’aggiornamento biennale 2024-2025. Si registra un positivo incremento del numero di soggetti adempienti alla regolazione tariffaria: rispetto alle 6.202 proposte tariffarie rilevate nel 2023, risultano trasmesse 5.332 – di cui 5.306 comunali e 26 pluricomunali – relative a 5.696 Comuni (il 72% dei Comuni italiani), per un totale di 50 milioni di abitanti serviti pari all’84% della popolazione nazionale. 

Dall’analisi dei Piani economico-finanziari (PEF) a disposizione dell’Autorità, con particolare riferimento all’annualità 2024, si osserva un limite di crescita medio delle tariffe determinato dagli ETC pari al 6,5%, mentre la variazione effettiva delle entrate tariffarie risulta più contenuta e pari al 5,4%, in aumento rispetto al biennio precedente 2022-2023, dove i valori medi del limite di crescita e dell’incremento effettivo delle entrate tariffarie si sono attestati intorno al 3,7% e al 2,5%. Gli aumenti registrati nel 2024 derivano dalla forte spinta inflazionistica verificatasi nel corso del 2022 e proseguita nel 2023, che in termini tariffari ha esplicato i propri effetti nel biennio 2024-2025 secondo quanto disposto dal MTR-2.

La spesa media annua TARI stimata per un’utenza domestica tipo (composta da tre componenti il nucleo famigliare in un’abitazione di superficie 100 mq), risulta pari, nel 2023, a 311 euro a livello nazionale, evidenziando significative differenze tra le varie aree geografiche. Per l’annualità 2024 complessivamente si è registrato un ammontare di costi ammissibili sottesi alle entrate tariffarie pari a circa 10,3 miliardi di euro, da cui deriva un totale entrate tariffarie validate pari a 9,7 miliardi di euro.

Si rinvia al sito web ARERA per la Relazione annuale 2025 e il documento di sintesi, disponibili qui

» 17.06.2025

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