Facciamo seguito alle nostre precedenti comunicazioni in materia (in particolare alla circolare n. 214/2015) per informare che, a seguito della recente pubblicazione, da parte della Commissione europea, del Pacchetto di proposte in materia di economia circolare, il Ministero dell’ambiente ha attivato un Tavolo nazionale di consultazione delle organizzazioni di imprese del settore dei rifiuti (tra cui FISE UNIRE) per raccogliere osservazioni in merito alle previsioni contenute nel Pacchetto.
Come è noto, la proposta della Commissione si compone di una comunicazione “Closing the loop: an EU action plan for the circular economy”, nonchè di specifiche proposte legislative per la revisione delle Direttive UE in materia di rifiuti, quadro e settoriali (nello specifico: imballaggi, RAEE, pile e accumulatori, ELV, discariche), di cui si allega il testo tradotto non ufficiale. In allegato riportiamo una nota associativa che illustra le principali novità di interesse del settore del riciclaggio.
Durante la prima riunione del suindicato Tavolo di consultazione, tenutasi l’11 dicembre scorso e gestita in cooperazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, il Direttore generale del MATTM Mariano Grillo, dopo una illustrazione dei contenuti del Pacchetto da parte del Presidente della Fondazione (allegata) e dell’incaricata che, nel corso del semestre italiano, ha seguito i lavori a Bruxelles sul primo Pacchetto (poi ritirato), ha chiesto alle rappresentanze presenti al Tavolo un giro di prime valutazioni.
A tale riguardo UNIRE ha espresso un giudizio complessivamente positivo sul Pacchetto, sia per l’allineamento delle definizioni (che in qualche caso andrebbero meglio precisate), sia per il programmato innalzamento degli obiettivi di recupero e riciclaggio ed il contemporaneo abbattimento del conferimento in discarica, come per la disciplina in materia di responsabilità estesa del produttore. Ha comunque rilevato che, a parte alcune generiche disposizioni, nella direttiva quadro, che rinviano agli Stati membri la messa in opera di misure per promuovere la gerarchia delle forme di gestione e il riciclaggio di qualità, manca attualmente una chiara indicazione degli strumenti e in particolare degli incentivi economici per sostenere i prodotti e i materiali riciclati, tenuto conto soprattutto dell’attuale periodo di flessione dei prezzi delle materie prime. Ha inoltre chiesto chiarimenti su come la Commissione intenda risolvere i problemi connessi al collegamento tra la legislazione sui rifiuti e quella sulle sostanze chimiche (REACH) in modo da non creare ostacoli ai materiali riciclati non proporzionali all’effettivo rischio determinato dalle sostanze pericolose in essi contenuti. Per quanto riguarda gli standard sugli impianti di trattamento che la Commissione dovrà emanare, ha evidenziato come sia necessario evitare accavallamenti o contrasti con altre discipline (come l’IPPC) e allo stesso tempo come, accanto alla fissazione degli standard, sia necessario anche prevedere un sistema efficace di controlli e di audit condotti da enti terzi per garantire l’efficienza di tutti gli impianti in ordine al raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio. Infine, come metodo di lavoro, ha chiesto di attivare dei gruppi di lavoro specifici su alcuni argomenti, in particolare su EOW/sottoprodotti e sulla responsabilità estesa dei produttori.
Al termine dell’incontro, il Ministero ha chiesto agli intervenuti di predisporre osservazioni puntuali sulle proposte di direttive, anche con riferimento ad aspetti che attualmente non sono compresi nelle stesse, purchè in linea con gli obiettivi del Pacchetto. A tale scopo, invitiamo le aziende ad inviarci, tramite i Settori di appartenenza, i propri contributi entro il 30 dicembre p.v., sulla base dei quali potremo predisporre un documento unitario di posizione associativa da trasferire al Ministero.
Nel rimandare per ulteriori approfondimenti al contenuto dei documenti allegati, rimaniamo disponibili per eventuali chiarimenti e inviamo cordiali saluti.
