AssoAmbiente

Circolari

078/2019/CS

Nell’ambito della Strategia europea per le materie plastiche [COM(2018)28] (vd. circolare associativa n. 085/2018), la Commissione europea ha predisposto e pubblicato lo scorso 4 marzo un “Rapporto di valutazione degli impegni volontari di cui all'Allegato III della Strategia europea per le materie plastiche nell'economia circolare”, in allegato alla presente.

Nella prima parte il documento illustra il contesto attuale del mercato europeo delle materie plastiche, sia per quanto riguarda la domanda, pari a circa 50 milioni ton nel 2016 e sia per quanto riguarda i dati relativi alla gestione dei rifiuti (quantitativo di plastica raccolta parti a circa 27 milioni di ton nello stesso anno, di cui il 31% avviata a riciclo).

Il Rapporto esamina quindi gli impegni volontari presentati alla Commissione da parte dell’industria, andando a valutare in che misura, tali impegni, possono contribuire al raggiungimento dell'obiettivo stabilito nella Plastic Strategy di garantire, entro il 2025, che almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata vengano impiegate nella produzione di nuovi prodotti. Infine viene fornita un'analisi sulle condizioni avanzate dai soggetti che hanno espresso il proprio impegno affinchè questi siano pienamente applicabili.

Nelle conclusioni si evidenzia come, grazie ai 70 impegni volontari pervenuti alla Commissioni da varie realtà, i produttori di plastica riciclata potranno essere in grado di fornire il quantitativo di materiale richiesto, mentre, secondo gli acquirenti e utilizzatori di plastica riciclata, il quantitativo che potrà essere impiegato al 2025 per la produzione di nuovi beni si aggira sulle 6,4 milioni di tonnellate. Tale valore, considerato conservativo, garantirebbe una crescita del mercato della plastica riciclata del 60%.

Al fine di provare a colmare il divario individuato nel Rapporto, la Commissione europea ha coinvolto la Circular Plastic Alliance, lanciata lo scorso dicembre (vd. circolare associativa 003/2019) proprio con l’obiettivo di supportare i lavori della Commissione in questo ambito. Nel corso del primo incontro dell’Alleanza, tenutosi a febbraio, i partecipanti (tra cui FEAD) si sono trovati d’accordo sulla necessità di raggiungere l’obiettivo dei 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata utilizzata entro il 2025.

Per traguardare tale obiettivo sarà necessario lavorare lungo tutta la catena del valore della plastica concentrandosi su 5 aspetti principali: 1) miglioramento della raccolta e della selezione dei rifiuti in plastica; 2) eco-design per aumentare la riciclabilità; 3) incrementare il contenuto di plastica riciclata nei nuovi prodotti; 4) aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo e nel riciclo chimico; 5) monitoraggio e controllo dei progressi.

Nel corso della riunione i partecipanti hanno sottolineato come l’obiettivo individuato sia raggiungibile ma che serve dare seguito prioritariamente alle seguenti azioni:

  • investire in varie tipologie di riciclo, incluso quello di tipo chimico;
  • attuare in tutta Europa la raccolta differenziata dei rifiuti in plastica;
  • migliorare la selezione dei rifiuti e quindi investimenti in ricerca e sviluppo oltre che in impianti, anche per la selezione dei materiali multistrato e plastiche flessibili;
  • aumentare la riciclabilità dei prodotti in plastica grazie ad un eco-design efficiente.

Cogliamo l’occasione per informare inoltre che la Commissione europea, sempre nell’ambito della Plastic Strategy, ha pubblicato il Rapporto, predisposto da un gruppo di lavoro di esperti, intitolato A circular economy for plastics – Insights from research and innovation to inform policy and funding decisions”, scaricabile qui.

Il Rapporto si propone di informare i decisori politici e le istituzioni finanziarie sulla necessità di applicare i concetti dell’economia circolare alla catena di valore della plastica, fornendo un approfondimento sui progetti di ricerca e sviluppo in questo settore finanziati dall'UE e dall’intera comunità scientifica.

Basandosi su prove scientifiche, gli approfondimenti presentati spingono alla transizione verso la produzione di plastica da materie prime rinnovabili oltre che alla progettazione finalizzata alla riduzione degli impatti e all’incremento della riciclabilità e riusabilità. Infine, il Rapporto spiega come questo cambiamento sistemico potrà essere supportato dall'innovazione dei modelli di business, dei sistemi di raccolta e delle tecnologie di selezione e riciclo.

Nel rimandare ai documenti sopra richiamati per ulteriori approfondimenti, rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 08.03.2019
Documenti allegati

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