Assoambiente anche quest’anno sarà presente con un proprio stand (Pad. B3 n. 207-306) a Ecomondo, il principale evento fieristico nazionale per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, che si terrà a Rimini nei giorni 4-7 novembre 2025.
L’Associazione, anche grazie alle sue Sezioni, in particolare Unicircular, organizza ed interviene ad alcune importanti iniziative seminariali e convegnistiche sui temi di principale interesse per il settore (sintesi e dettagli nella circolare).
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/377/SAEC-COM/PE del 17.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Convertito con la Legge 3 ottobre 2025, n. 147, il DL 8 agosto 2025, n. 116 recante “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”.
L’intervento normativo non si limita ad apportare modifiche puntuali, ma riscrive in profondità l’assetto sanzionatorio in ambito ambientale, con effetti diretti sulle responsabilità di imprese, Enti gestori e consulenti tecnici.
Il Circular Talk ASSOAMBIENTE analizzerà nel dettaglio le modifiche normative che incidono su ambiti operativi cruciali: verifica delle autorizzazioni di trasportatori e destinatari dei rifiuti abbandono e deposito temporaneo mancato rispetto delle prescrizioni autorizzative nuove condizioni di responsabilità amministrativa ai sensi del D.lgs. 231/2001.
Un confronto tecnico, con taglio operativo, utile per orientarsi nel nuovo quadro normativo e ridurre il rischio sanzionatorio.
Ne parliamo con:
Elisabetta Perrotta, Direttore ASSOAMBIENTE
Prof. Stefano Maglia, Founder e CEO TUTTOAMBIENTE e Presidente ASSIEA
Programma scaricabile.
Come partecipare:
Invia una mail a: assoambiente@assoambiente.org con oggetto “Circular Talks | Conversione del DL 116/2025 - Iscrizione” e riceverai il link per partecipare.
Assoambiente anche quest’anno sarà presente con un proprio stand (Pad. B3 n. 207-306) a Ecomondo, il principale evento fieristico nazionale per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, che si terrà a Rimini nei giorni 4-7 novembre 2025.
L’Associazione, anche grazie alle sue Sezioni, in particolare Unicircular, organizza ed interviene ad alcune importanti iniziative seminariali e convegnistiche sui temi di principale interesse per il settore, tra le quali segnaliamo in particolare (per il dettaglio programma cliccare sul titolo dell’evento di interesse):
RIFIUTI TESSILI URBANI. ARRIVA L’EPR: CHI SONO I CONSORZI DEI PRODUTTORI E QUAL È LA LORO VISIONE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA a cura di Ecomondo e UNIRAU;
WASTE SHIPMENT REGULATION AND ITS IMPACT ON THE GLOBAL MARKET FOR POST CONSUMER TEXTILES a cura di Ecomondo e UNIRAU;
TOWARDS A EUROPEAN END OF WASTE REGULATION FOR C&D WASTE a cura di ANPAR/ASSOAMBIENTE and EURic ECDB;
FERTILIZZANTI DA FANGHI DI DEPURAZIONE: PRODUZIONE, QUALITÀ E APPLICAZIONI a cura di Ecomondo, CIC, Utilitalia e ASSOAMBIENTE
LE AZIENDE ALLA PROVA DELL’ECONOMIA CIRCOLARE a cura di ASSOAMBIENTE, con la partecipazione del Presidente Testa;
VERSO LE NUOVE BAT DISCARICHE a cura di ASSOAMBIENTE;
IL NUOVO REGOLAMENTO ELV: UNA SFIDA PER IL SETTORE DEL FINE VITA AUTO a cura di Ecomondo e ASSOAMBIENTE.
Segnaliamo, inoltre, i seguenti eventi di particolare interesse per il settore in cui è prevista anche la presenza dell’Associazione (per il dettaglio programma cliccare sul titolo dell’evento di interesse):
BIOWASTE: XXVII CONFERENZA SUL COMPOSTAGGIO E LA DIGESTIONE ANAEROBICA. SESSIONE PLENARIA a cura di Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo & CIC, ISPRA;
CIRCULAR ECONOMY E IMPRESA: OPPORTUNITÀ, STRUMENTI, CRITICITÀ, PROSPETTIVE a cura di TuttoAmbiente
REGOLAZIONE DEI RIFIUTI VERSO GLI OBIETTIVI EUROPEI: AGGIORNAMENTO, CONSOLIDAMENTO E VISIONEa cura di Ecomondo e Utilitalia, a cui parteciperò anche il Vice Presidente Di Mezza
RENTRI, L'ANNO CHE VERRÀ a cura di Nica S.r.l. - Gruppo Zucchetti (RiciclaTV)
L’ECONOMIA CIRCOLARE NEL CLEAN INDUSTRIAL DEAL: END OF WASTE E SOTTOPRODOTTI a cura di Ecomondo & ISPRA
Segnaliamo inoltre che ARERA ha organizzato per il giorno 4 novembre 2025 (ore 15:00 - 18:00) l’evento “IL CONSOLIDAMENTO DELLA REGOLAZIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI: I NUOVI PROVVEDIMENTI DI ARERA” che si terrà nella Sala Neri 2 Hall Sud (provvedere a registrarsi nel caso di interesse)
Il programma generale degli eventi Ecomondo è disponibile qui.
Per quanti interessati, segnaliamo che anche quest’anno, nel corso delle prime due giornate della manifestazione, si svolgerà la XIII edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzati da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, di cui Assoambiente è socio fondatore. Questa XIV edizione è dedicata al tema "Green economy: guidare il futuro in tempi di crisi”. L’agenda delle Sessioni 2025 è disponibile qui per registrarsi.
Diversi gli appuntamenti anche presso lo Stand Assoambiente. Il palinsesto definito sarà on-line sul sito nei prossimi giorni e riportato nelle newsletter dedicate che invieremo nei giorni della manifestazione.
Come ogni anno la partecipazione ad Ecomondo rappresenta anche una preziosa occasione di incontro, conoscenza e confronto pertanto Vi aspettiamo allo stand Assoambiente.
Si terrà il 6 novembre p.v. alle ore 14 presso la Fiera Ecomondo di Rimini (sala Neri 2, Hall Sud) il convegno pubblico organizzato dall’Albo Gestori Ambientali dal titolo “Governance ambientale e digitalizzazione: le nuove sfide dell’Albo”.
In allegato il programma del Convegno a partecipazione libera.
La Commissione Affari esteri della Camera ha approvato il documento intitolato “Indagine conoscitiva sui risvolti geopolitici connessi all'approvvigionamento delle cosiddette terre rare”, redatto con lo scopo di analizzare le conseguenze geopolitiche della situazione di «quasi monopolio» delle terre rare e dei minerali critici da parte di pochi Paesi, tra cui la Cina.
Vista la situazione a livello globale sono state approfondite le possibili iniziative che l'Italia potrà adottare, nel quadro definito dall'Unione europea con il Critical Raw Materials Act, sia attraverso politiche di riciclo e recupero, sia stimolando, anche attraverso l'uso dei fondi del PNRR, la ricerca di alternative di sintesi alle terre rare e sia avviando partnership bilaterali e multilaterali con i Paesi dell'Africa nel quadro definito dal “Piano Mattei”.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/376/SAEC-GIU/CS del 16.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La Commissione Affari esteri della Camera ha approvato il documento intitolato “Indagine conoscitiva sui risvolti geopolitici connessi all'approvvigionamento delle cosiddette terre rare”, redatto con lo scopo di analizzare le conseguenze geopolitiche della situazione di “quasi monopolio” delle terre rare e dei minerali critici da parte di pochi Paesi, tra cui la Cina.
Vista la situazione a livello globale sono state approfondite le possibili iniziative che l'Italia potrà adottare, nel quadro definito dall'Unione europea con il Critical Raw Materials Act, sia attraverso politiche di riciclo e recupero, sia stimolando, anche con l'uso dei fondi del PNRR, la ricerca di alternative di sintesi alle terre rare e sia avviando partnership bilaterali e multilaterali con i Paesi dell'Africa nel quadro definito dal “Piano Mattei”.
In particolare, dopo un capitolo introduttivo, il documento raccoglie le audizioni sul tema svoltesi negli ultimi mesi e la memoria depositata da ENI. Fornisce poi un quadro delle normative che regolano il settore - Regolamento (UE) 2024/1252 e DL 84/2024 (convertito in legge n. 115/2024) recante disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico - e si chiude con una serie di raccomandazioni e proposte di lavoro.
L’indagine evidenzia che a fronte di una disponibilità di materie prime critiche teoricamente sufficiente, la competizione geopolitica e le politiche assertive delle grandi potenze pongono con particolare evidenza il problema della sostenibilità e della resilienza delle catene del valore, con riferimento a tutti i Paesi europei. Fondamentali diventano quindi le strategie di strategie di de-risking che devono necessariamente basarsi su un mix di politiche che comprendano lo stimolo alla produzione interna, la diversificazione delle importazioni e lo sviluppo di tecniche di riciclo.
A livello nazionale, tre elementi appaiono rilevanti insieme alle indagini su possibili disponibilità a livello nazionale:
L’indagine comunque ribadisce che l'attività di riciclo non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno dell'industria, dal momento che l'Europa, da diversi anni, è entrata in una fase di crescente deindustrializzazione, che comporta la minore produzione di scarti. Secondo alcune proiezioni infatti, nella migliore delle ipotesi, il riciclo potrà soddisfare il 10-15% del fabbisogno industriale (a fronte di un target del 25% fissato dalle norme europee).
Per maggiori informazioni si rimanda al testo dell’indagine in allegato.
Partecipa al Webinar ASSOAMBIENTE realizzato in collaborazione con ERION “Governare i flussi, creare valore: il nuovo ruolo degli EPR” che si terrà il 29 Ottobre ore 11.00 - 12.30.
Dalla compliance alla circolarità: come gli EPR abilitano efficienza, tracciabilità e recupero di valore lungo le filiere. Durante il webinar parleremo di esempi reali e sguardi a monte e a valle, metteremo a fuoco l’impatto delle scelte normative e organizzative su settori maturi ed emergenti per trasformare i flussi di rifiuti in valore ambientale ed economico.
Ne parliamo con:
Elisabetta Perrotta, Direttore ASSOAMBIENTE
Danilo Bonato, Direttore Sviluppo e Relazioni Istituzionali ERION
Anselmo Calò, Presidente ADA - Associazione Demolitori Autoveicoli
Per partecipare al webinar Clicca qui .
Programma scaricabile
Il 6 Novembre ad ECOMONDO si terrà il Convegno promosso dall'Associazione “Le aziende alla prova dell'Economia Circolare” | Innovation Arena - ore 11:45-13:15.
L’industria italiana del riciclo si conferma un’eccellenza del nostro Paese e una risorsa strategica per l’economia circolare e la decarbonizzazione dell’economia nazionale ed europea ma dal 2020 l’uso circolare di materia sta vivendo una fase di contrazione.
Per rafforzare il ruolo strategico del settore e dare sostanza alla circular economy è necessario oggi avviare un confronto capace di sanare il divario non solo tra l’attuale livello di circolarità della nostra economia e il livello di circolarità desiderato ma anche tra quanto è diffuso il concetto di economia circolare e quanto viene in realtà applicato.
L'evento è realizzato grazie al sostegno dei Partner ASSOAMBIENTE 2025: ECOMONDO - ERION - OMNISYST - TUTTOAMBIENTE.
Programma Scaricabile
Il programma generale dei convegni ECOMONDO è disponibile qui.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 236 del 10 ottobre 2025 è stata pubblicata la legge n. 151 dell’8 ottobre 2025, recante l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi (4 ottobre).
Pertanto l’articolo 2 della Legge n. 260/1949 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”), che riporta l’elenco delle festività, anche ai fini della legislazione del lavoro, è stato modificato con l’integrazione del 4 ottobre (tra la festa del 15 agosto e quella dell’1 novembre); ne consegue che anche l’elenco di cui all’articolo 20, primo comma, del CCNL Servizi Ambientali 18.5.2022 deve intendersi così modificato.
La disposizione entrerà in vigore il 1° gennaio 2026, avendo quindi valenza dal 4 ottobre 2026, il quale, cadendo in giornata di domenica, ne produrrà i relativi effetti in termini retributivi oltre che per le eventuali prestazioni lavorative effettivamente svolte in tale data.
L’articolo 3 della legge prevede lo stanziamento di risorse pubbliche (circa 10 milioni di euro) per l’attuazione delle disposizioni relative all’istituzione della festività, in grandissima parte destinate al comparto del Servizio Sanitario Nazionale.
Nella sezione “Aggiornamenti” del portale RENTRi, sono disponibili in ambiente DEMO, nuove funzionalità relative al FIR Digitale, sviluppate al fine di agevolare lo sviluppo di soluzioni autonome da parte degli operatori e dei produttori di software.
Le principali riguardano: Area Servizi per l’interoperabilità, Area Riservata Operatori, APP RENTRi
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/374/SAEC-NOT/LE del 16.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Nella sezione “Aggiornamenti” del portale RENTRi, sono disponibili in ambiente DEMO, nuove funzionalità relative al FIR Digitale, sviluppate al fine di agevolare lo sviluppo di soluzioni autonome da parte degli operatori e dei produttori di software.
Le principali novità introdotte riguardano le seguenti aree:
1. Area Servizi per l’interoperabilità – FIR Digitale
0. È stato reso disponibile il nuovo endpoint di upload del file xFIR in area virtuale di interscambio RENTRI.
0. È stata integrata la documentazione tecnica relativa ai seguenti flussi operativi:
2. Area Riservata Operatori – FIR Digitale
3. APP RENTRI – FIR Digitale
Sono stati effettuati interventi di correzione di bug, inclusa la risoluzione della mancata visualizzazione, per il destinatario, delle funzioni di trasmissione dati e restituzione copia FIR.
TiFORMA (società di formazione e consulenza) ha organizzato un seminario (in videoconferenza) di interesse per il comparto dal titolo "Unbundling Rifiuti – Delibera n. 373/2025 La separazione contabile nel settore dei rifiuti urbani" previsto per il 27 novembre 2025 dalle 10:00 alle 12:30.
Nel corso dell’incontro, con docenza di Agenia – REF, saranno presentati i contenuti della Delibera 373/2025/R/RIF e saranno analizzati puntualmente gli adempimenti introdotti in relazione all’unbundling contabile per i gestori nel settore dei rifiuti urbani, nonché le principali problematiche applicative.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/373/SAEC-ARE/PE del 15.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
TiFORMA (società di formazione e consulenza) ha organizzato un seminario (in videoconferenza) di interesse per il comparto dal titolo "Unbundling Rifiuti – Delibera n. 373/2025 La separazione contabile nel settore dei rifiuti urbani" previsto per il 27 novembre 2025 dalle 10:00 alle 12:30.
Con Deliberazione n. 27/2024/R/RIF del 30 gennaio 2024 ARERA ha avviato il procedimento per la definizione delle direttive per la separazione contabile e amministrativa nel settore dei rifiuti urbani (unbundling). Successivamente, tra aprile e giugno 2025, con i DCO n. 146/2025/R/RIF e n. 246/2025/R/RIF ha emesso i relativi documenti di consultazione esprimendo gli orientamenti finali sul tema e, infine, con la Delibera n. 373/2025/R/RIF ha aggiornato il TIUC (Testo Integrato Unbundling Contabile), estendendo gli obblighi di separazione contabile, già previsti per le imprese operanti nei settori dell’energia elettrica, del gas e del servizio idrico integrato, anche ai gestori del settore dei rifiuti urbani.
Nel corso dell’incontro, con docenza di Agenia – REF, saranno presentati i contenuti della Delibera 373/2025/R/RIF e saranno analizzati puntualmente gli adempimenti introdotti in relazione all’unbundling contabile per i gestori nel settore dei rifiuti urbani, nonché le principali problematiche applicative.
Per informazioni e per l’iscrizione - con quote agevolate anche per gli associati ad Assoambiente – si rimanda alla scheda di adesione e alla brochure evento in allegato (v. Allegati). Per ogni ulteriore informazione si rimanda alla segreteria TIFORMA e si resta a disposizione per ogni eventualità all’indirizzo e.perrotta@fise.org.
Anticipiamo che TiFORMA sta organizzando ulteriori iniziative su Tool di calcolo Tariffa e PEFA in merito ai quali vi aggiorneremo con prossime comunicazioni.
Il prossimo appuntamento con FEAD per l’aggiornamento sui principali dossier europei in esame si terrà il 31 ottobre 2025 dalle ore 11.00 alle ore 12.00.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/372/SAEC-EUR/PE del 15.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
FEAD organizza mensilmente un incontro via web della durata di un’ora in cui vengono sintetizzate le principali tematiche in corso di esame a livello europeo, che interessano in particolare la gestione dei rifiuti e la Circular Economy.
Per quanti interessati segnaliamo che il prossimo incontro si terrà il 31 ottobre 2025, dalle ore 11.00 alle ore 12.00.
Di seguito il seguente link per seguire evento:
Microsoft Teams
Join the meeting now
Meeting ID: 392 612 383 444
Passcode: Ye6TL7Tg
Per eventuali richieste o quesiti, potete rivolgerVi a e.perrotta@fise.org.
Con la sentenza 6884/2025 il Consiglio di Stato si è espresso relativamente all'ambito di applicazione della procedura di rinnovo semplificata, prevista dall’art. 209 del D.lgs. n. 152/2006 per le imprese autorizzate per il recupero dei rifiuti in possesso di Registrazione EMAS o di Certificazione ISO 14001.
Secondo i Giudici l’impresa di recupero dei rifiuti ha sempre 180 giorni di tempo da quando le è stata comunicata la cessazione dell'efficacia della certificazione ambientale per rinnovare l'autorizzazione secondo quanto previsto dall’art. 209 del D.lgs. n. 152/2006.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/371/SAEC-GIU/CS del 15.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza 6884/2025, si è espresso relativamente all'ambito di applicazione della procedura di rinnovo semplificata (tramite autocertificazione), prevista dall’art. 209 del D.lgs. n. 152/2006 per le imprese autorizzate per il recupero dei rifiuti in possesso di Registrazione EMAS o di Certificazione ISO 14001.
Secondo i Giudici l’impresa di recupero dei rifiuti ha sempre 180 giorni di tempo da quando le è stata comunicata la cessazione dell'efficacia della certificazione ambientale per rinnovare l'autorizzazione secondo quanto previsto dall’art. 209 del D.lgs. n. 152/2006. Inoltre tale principio si applica sia nei casi in cui la certificazione ambientale decade per colpa dell'impresa (mancato rispetto delle prescrizioni) che quando quest’ultima arriva alla sua naturale scadenza. Pertanto la circostanza che la data di cessazione della certificazione sia conosciuta – o meno — ex ante dal gestore non ha alcun rilievo.
Il Consiglio di Stato aggiunge poi che la norma non contiene alcuna previsione che lega la durata del titolo autorizzativo alla durata della certificazione ambientale, né reca alcuna distinzione di trattamento tra l'ipotesi di cessazione "per colpa" dell'efficacia della certificazione ambientale e quelli di cessazione alla naturale scadenza. Al contrario, stabilisce la permanenza dell'efficacia del titolo abilitativo fino a 180 giorni dalla decadenza "a qualsiasi titolo avvenuta" della certificazione.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della sentenza in allegato.
L’Organizzazione Sindacale ASGB-Energiewerker (GEW) rappresenta lavoratori di madrelingua tedesca o ladina nei territori della provincia autonoma di Bolzano.
Con comunicazione inviata a tutte le Associazioni Imprenditoriali stipulanti il CCNL Servizi Ambientali, detto sindacato ha chiesto di poter sottoscrivere per adesione il contratto 18 maggio 2022.
A tale sindacato, in attuazione delle disposizioni di favore nei riguardi delle Regioni e Province a Statuto Speciale sono estesi, in ordine alla costituzione di rappresentanze sindacali aziendali e all'esercizio di tutte le attività sindacali i diritti riconosciuti da norme di legge alle Associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale (Articolo 9 D.P.R. n. 58/1978), nonché “i diritti e le prerogative riconosciuti dai contratti collettivi nazionali di lavoro alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale” (Articolo 5-bis del decreto-legge n. 148/1993 convertito in legge n. 236/1993).
Si chiede pertanto alle aziende associate di fornire indicazioni in ordine a eventuali lavoratori iscritti a detto sindacato, casistiche varie, informazioni utili sotto qualsiasi profilo, esprimendo eventualmente parere positivo alla sottoscrizione per adesione del CCNL o eventuali pareri contrari, inviando una email informale all’indirizzo d.miccoli@fise.org possibilmente entro il 31 ottobre p.v.
Con la sottoscrizione della stesura unificata definitiva del testo contrattuale, le Parti stipulanti stanno definendo le procedure per la stampa del relativo volume.
A tale fine si invitano le aziende associate a comunicare, entro il prossimo 25 ottobre, il numero di copie del contratto che sono interessate ad acquisire effettuando un’ordinazione all’indirizzo di posta elettronica a.carpi@fise.org ad oggetto “Prenotazione copie edizione a stampa CCNL Servizi Ambientali”; nella comunicazione si prega di indicare il numero di copie e l’indirizzo o gli indirizzi cui le copie dovranno essere spedite.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare la Sig.ra Alessandra Carpi (Tel.: 06 9969579)
Il costo di ciascuna copia non è ancora quantificabile esattamente, in quanto dipendente anche dal numero di copie che si andranno complessivamente a stampare, insieme alle altre Associazioni Datoriali; come di consueto, tuttavia, alle aziende associate verrà chiesto il mero rimborso delle spese di stampa e spedizione.
In occasione delle precedenti stampe contrattuali il prezzo unitario era nell’ordine di alcuni euro, mentre variabile in funzione delle copie è il costo di predisposizione e spedizione.
Il TAR Puglia, con sentenza n. 1303 del 16/09/2025 si è pronunciato su un ricorso proposto da una azienda contro il Comune di Ostuni e nei confronti dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti (AGER), con il quale la società lamentava una subita modifica in riduzione del canone dovuto dal Comune per l’anno 2024 nonostante la già intervenuta validazione dell’aggiornamento biennale del Piano Economico Finanziario (PEF), con relativa determinazione del canone da corrispondere al medesimo gestore del servizio per il biennio 2024/2025. Il TAR Puglia ha ritenuto il ricorso azionato dall’azienda meritevole di accoglimento, con conseguente annullamento degli atti con lo stesso gravati.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/368/SAEC-GIU/CC del 15.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il TAR Puglia, con sentenza n. 1303 del 16/09/2025 si è pronunciato su un ricorso proposto da una azienda contro il Comune di Ostuni e nei confronti dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti (AGER), con il quale la società lamentava una subita modifica in riduzione del canone dovuto dal Comune per l’anno 2024 nonostante la già intervenuta validazione dell’aggiornamento biennale del Piano Economico Finanziario (PEF), con relativa determinazione del canone da corrispondere al medesimo gestore del servizio per il biennio 2024/2025.
Il ricorrente chiedeva, pertanto, (i) l’annullamento dei relativi atti e (ii) l’accertamento del proprio diritto a vedersi riconoscere la revisione del canone dovuto nella misura già determinata da AGER all’esito della procedura di validazione dell’aggiornamento del PEF anno 2024/2025.
In particolare, la società ricorrente aveva sostenuto che, una volta intervenuta la validazione del PEF ad opera dell’ente territorialmente competente AGER, con conseguente presa d’atto del Comune, il Direttore dell’Esecuzione del Contratto non avrebbe potuto effettuare una propria valutazione del PEF con riferimento alla determinazione dei costi indicati dal gestore, dovendo invero limitarsi a riscontrare la richiesta di revisione avanzata dal gestore, riportandosi alla validazione già effettuata da AGER.
Il TAR Puglia ha ritenuto il ricorso azionato dall’azienda meritevole di accoglimento, con conseguente annullamento degli atti con lo stesso gravati. Il Giudice amministrativo ha sostenuto che dalla disciplina normativa vigente non sia possibile ricavare “alcun potere per l’Amministrazione comunale di vagliare e modificare il piano economico del gestore, incidendo conseguentemente in peius sul canone a questi dovuto per l’espletamento del servizio”. Il Comune fruitore del servizio non dispone, invero, del potere di sottoporre a correttivo una validazione già effettuata dall’ente territorialmente competente ovvero di ridurre il canone dovuto al soggetto gestore.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della sentenza in allegato.
Facendo seguito alla circolare n. 321/2025 del 4 settembre scorso relativa alla proclamazione dello sciopero in oggetto, al fine di acquisire elementi utili circa l’esito dell’astensione lavorativa, si chiede cortesemente di compilare la
tabella riportata, e di reinviarla nei giorni immediatamente successivi al 17 ottobre p.v. all’indirizzo di posta elettronica d.miccoli@fise.org.
La colonna “Note aggiuntive” per eventuali precisazioni, indicazioni, informazioni, elementi quanto più possibile utili a cogliere la reale portata dell’iniziativa sindacale.
SCIOPERO NAZIONALE DI CATEGORIA 17 OTTOBRE 2025
Società ………………………………………………………………………………
Il TAR del Veneto, con la sentenza n. 1618 del 25 settembre 2025, si è espresso su un ricorso avanzato da una azienda per il mancato rilascio di una autorizzazione finalizzata a poter qualificare come End of Waste terre recuperate rispettanti le soglie di concentrazione per l’impiego nei siti industriali.
Il Tar Veneto, non condividendo la tesi espressa dal MASE, ritiene che l'autorizzazione per la cessazione della qualifica di rifiuto può contemplare, oltre alle terre e rocce da scavo compatibili con le aree residenziali, anche quelle che rispettano i valori limite per l’impiego nei siti industriali.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/366/SAEC-GIU/CS del 13.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il TAR del Veneto, con la sentenza n. 1618 del 25 settembre 2025, si è espresso su un ricorso avanzato da una azienda per il mancato rilascio di una autorizzazione finalizzata a poter qualificare come End of Waste (EoW) terre recuperate, di cui al codice EER 17.05.04, non rispettanti le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) previste per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale (Colonna A della Tabella 1 dell'Allegato V al Titolo V della Parte IV del D.lgs. n. 152/2006); ma rispettanti, invece, le CSC previste per i siti ad uso commerciale e industriale (Colonna B stesso provvedimento).
Tale diniego era stato motivato dall’ARPAV richiamando la risposta del MASE, n. 173490, ad un interpello del 2023 dove veniva evidenziato che “che solo in caso di conformità alla colonna A (siti con destinazione residenziale/verde pubblico) è possibile la cessazione della qualifica di rifiuto poiché, in linea generale, non è possibile considerare come materia prima "una sostanza la cui commercializzazione sia subordinata alla verifica della destinazione d'uso del sito in cui deve essere utilizzata".
Il Tar Veneto, non condividendo la tesi espressa dal MASE, ritiene che l'autorizzazione per la cessazione della qualifica di rifiuto può contemplare, oltre alle terre e rocce da scavo compatibili con le aree residenziali, anche quelle che rispettano i valori limite per l’impiego nei siti industriali.
Il Giudice amministrativo sottolinea infatti come il D.lgs. n. 152/2006 (articolo 184-ter) impone che la sostanza esitata dal processo di recupero soddisfi i requisiti tecnici "per gli scopi specifici" permettendo quindi che questi possano variare in relazione al sito in cui la stessa può essere impiegata. In secondo luogo, la recente disciplina EoW per gli inerti da costruzione e demolizione (Dm 127/2024), in contrapposizione con la precedente versione, prevede “concentrazioni limite differenti a seconda della destinazione dell’Eow".
Infine il TAR ha evidenziato come la risposta la risposta del MASE all’interpello del 2023 si pone in "insanabile contraddizione" con una precedente interpretazione fornita dallo stesso Ministero pochi mesi prima (risposta ad interpello n. 147877/2022), in base alla quale l’Eow delle terre da scavo provenienti da siti contaminati può essere autorizzato "caso per caso" per l’utilizzo in base alla specifica destinazione d’uso prevista dal progetto di bonifica.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della sentenza in allegato.
Il MASE ha risposto ad un interpello avanzato da una Pubblica amministrazione ha ribadito che occorre rivolgersi direttamente al Ministero della salute nel caso occorra bonificare, mettendo in sicurezza, un'area inquinata da rifiuti contenenti amianto.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/365/SAEC-GIU/PE del 13.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il MASE ha risposto ad un interpello avanzato da una Pubblica amministrazione ha ribadito che occorre rivolgersi direttamente al Ministero della salute nel caso occorra bonificare, mettendo in sicurezza, un'area inquinata da rifiuti contenenti amianto.
Nel caso specifico il Comune di Como ha chiesto chiarimenti al MASE su quale fosse la procedura corretta per la bonifica di un sito contaminato da rifiuti applicando una "messa in sicurezza permanente" sugli scarti presenti nell'area, in alternativa alla rimozione, più costosa. Nella specie si tratta di rifiuti derivanti da attività edili e da processi industriali, probabilmente contenenti amianto.
Il Ministero nella risposta ad interpello 24 settembre 2025, n. 174453 ha ricordato che, se gli interventi diretti a isolare in modo definitivo le fonti inquinanti dalle matrici ambientali (suolo, acque), garantendo un elevato livello di sicurezza dell'area, sono effettuati senza rimuovere i rifiuti, il progetto deve essere autorizzato dall'Autorità competente per le bonifiche (Regione) e le modalità operative sono indicate nell'allegato 3 al Titolo V della Parte IV del D.lgs. n. 152/2006.
Se, invece, si prevede di realizzare appositamente una discarica dove portare i rifiuti rimossi dall'area da bonificare, la normativa di riferimento è quella sulle discariche (D.lgs. n. 36/2003). Peraltro, poiché si tratta di un impianto per l'attuazione della bonifica, il progetto dovrà essere autorizzato dalla medesima Autorità citata sopra. L'approvazione sostituisce tutti gli atti di assenso necessari.
Se però tra i rifiuti ce ne sono alcuni contenenti amianto, viene in rilievo la normativa di settore, cioè la legge 257/1992 e il DM 6 settembre 1994, nei quali si individua come soggetto competente il Ministero della salute. Pertanto, afferma il Dicastero ambientale, "per quanto attiene i profili specifici afferenti la messa in sicurezza dell'amianto, come disciplinati dal Dm 6 settembre 1994 poc'anzi citato, codesta Amministrazione potrà rivolgersi al Dicastero competente."
Per maggiori approfondimenti si rinvia alla domanda di interpello e alla risposta del MASE.
L'Unione europea ha pubblicato una Rettifica 9 ottobre 2025, n. 90795 del Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2493, modificando alcune disposizioni sulle modalità di comunicazione delle emissioni di gas serra a carico dei gestori degli impianti soggetti al Sistema ETS ("Emission Trading System").
In attesa della relazione di fattibilità per l’inclusione degli impianti di incenerimento RU in ETS, ricordiamo che questi impianti qualora con una potenza termica nominale complessiva superiore a 20 MW sono comunque obbligati dal 1° gennaio 2024 al monitoraggio, comunicazione, verifica e accreditamento dei verificatori ai sensi degli articoli 14 e 15 della Direttiva ETS.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/364/SAEC-NOT/PE del 13.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
L'Unione europea ha pubblicato una Rettifica 9 ottobre 2025, n. 90795 del Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2493, modificando alcune disposizioni sulle modalità di comunicazione delle emissioni di gas serra a carico dei gestori degli impianti soggetti al Sistema ETS ("Emission Trading System").
Per quanto d’interesse, ricordiamo che a seguito delle modifiche introdotte dal Direttiva 2023/959/UE (Direttiva ETS) entro il 31 luglio 2026 la Commissione dovrà presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulla “fattibilità dell'inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nell'EU ETS, anche in vista della loro inclusione a partire dal 2028, e valutando la potenziale necessità di consentire agli Stati membri di non partecipare fino al 31 dicembre 2030” (v. circolare associativa n. 208 del 1 agosto 2023). Gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani con una potenza termica nominale complessiva superiore a 20 MW sono comunque obbligati dal 1° gennaio 2024 al monitoraggio, comunicazione, verifica e accreditamento dei verificatori ai sensi degli articoli 14 e 15 della Direttiva ETS.
Con la Rettifica n. 90795/2025 la Commissione ha apportando alcuni piccoli cambiamenti con riferimento all'informazione sulle emissioni. In particolare:
Per maggiori informazioni si rimanda al provvedimento UE in allegato.
Con decreto n. 13414 del 1° ottobre 2025 la Regione Lombardia ha approvato l’elenco dei Comuni della Lombardia idonei e non idonei all’impiego per uso agronomico dei fanghi di depurazione per la campagna agricola 2025-2026.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/363/SAEC-NOT/PE del 13.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con D.d.u.o. 1 ottobre 2025 - n. 13414 la Regione Lombardia ha approvato l’elenco dei Comuni della Lombardia idonei e non idonei all’impiego per uso agronomico dei fanghi di depurazione in attuazione del capitolo 6.2, punto d) dell’allegato 1 della deliberazione della Giunta regionale 2031/2014 cosi come aggiornata dalla deliberazione della Giunta regionale 3832/2025 – anno campagna 2025 – 2026 (BURL n. 41 del 7.10.2025).
In particolare, l’Allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del provvedimento, riporta:
Si precisa che in base alla delibera Giunta Regionale 27 gennaio 2025, n. XII/3832 «Aggiornamento della d.g.r. n. 2031 del 1° luglio 2014, disposizioni regionali per il trattamento e l’utilizzo, a beneficio dell’agricoltura, dei fanghi di depurazione delle acque reflue di impianti civili ed industriali relativamente all’utilizzo in comuni ad elevato carico zootecnico», nei Comuni individuati l’utilizzo di fanghi in agricoltura è consentito laddove questi ultimi abbiano delle caratteristiche qualitative superiori agli standard di conformità normativa e delle modalità di utilizzo che consentano una maggiore tutela rispetto alla prevenzione di molestie olfattive ed inquinamento atmosferico.
Il Presente atto ha validità fino ai primi mesi del 2026, quando verrà adottato il successivo decreto, utilizzando i dati provenienti dalla chiusura della campagna di Comunicazioni nitrati 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda al D.d.u.o. n. 13414/2025 in allegato.
Il Presidente Chicco Testa primo ospite della serie "Punto di Svista" con Monica D'Ambrosio. Dal ruolo strategico dei termovalorizzatori al rapporto con il riciclo, fino al tema impianti e greenwashing: un confronto diretto su come l’Italia può consolidare la propria leadership europea nell’economia circolare.
Clicca qui per l'intervista
Il 9 e il 10 ottobre a Napoli si terrà l’evento “Verso un nuovo sviluppo del welfare tra sfide e innovazioni”, organizzato dal Fondo FASDA.
Un’iniziativa importante e che vedrà intervenire professionisti ed esperti del settore che si confronteranno sui temi del welfare, con un focus su sfide e prospettive di crescita, sanità integrativa e prevenzione, per offrire risposte concrete alle nuove esigenze di lavoratrici e lavoratori.
Nell'ambito dell'iniziativa, il Presidente Chicco Testa è intervenuto ieri nel convegno dal titolo “Welfare: sfide e prospettive di crescita nel contesto attuale”, un momento di confronto tra istituzioni, mondo accademico e parti sociali dedicato al futuro dei sistemi di welfare in Italia.
Nel suo intervento ha sottolineato come, in un Paese che sta rapidamente invecchiando, le risorse pubbliche non saranno sufficienti a sostenere le nuove esigenze sociali, rendendo necessario sviluppare modelli complementari e innovativi di welfare aziendale.
Ha inoltre evidenziato l’importanza di un salto di qualità anche nella contrattualità, valorizzando formazione, motivazione e benessere come fattori decisivi per far sentire ogni lavoratore parte integrante della vita aziendale e per promuovere una crescita condivisa e sostenibile.
Nel corso dell'adunanza del 16 settembre 2025, il Consiglio dell'Autorità ha approvato, con delibera n. 365, il Bando Tipo n. 1/2023 aggiornato al decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209.
Procedura aperta per l'affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee, con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo (G.U. n. 235 del 9.10.2025).
L'Autorità ha aggiornato anche la domanda di partecipazione alle gare che devono adoperare le imprese.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/362/SAEC-NOT/PE del 10.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Nel corso dell'adunanza del 16 settembre 2025, il Consiglio dell'Autorità ha approvato, con Delibera n. 365, il Bando Tipo n. 1/2023 aggiornato al decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209, che devono usare le Amministrazioni pubbliche quando lanciano un appalto (G.U. n. 235 del 9.10.2025).
La delibera, in particolare, aggiorna il "bando-tipo 1/2023" (v. circolare Assoambiente n. 188/2023) e costituisce il "modulo" sul quale ogni pubblica Amministrazione inserisce tutte le informazioni relative alla gara per l'affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Le "soglie europee" sono gli importi delle gare d'appalto definiti dall'Unione europea superati i quali è necessario bandire un appalto a livello unionale, cioè cui possono partecipare aziende di tutta l'Unione.
Il nuovo modello si potrà utilizzare solo a seguito della sua entrata in vigore, cioè 15 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, quindi dal 24 ottobre 2025.
L'aggiornamento è dovuto alla necessità di adeguare la documentazione di gara alle modifiche del Codice degli appalti (D. lgs. n. 36/2023) apportate dal D.lgs. n. 209/2024. Le modifiche hanno riguardato, tra le altre, la procedura per l'affidamento nonché i livelli e i contenuti della progettazione. Inoltre, l'Authority ha tenuto conto del fatto che dal 1° gennaio 2024 è partita la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici, con le conseguenti problematiche di operatività del nuovo ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale da parte della P.A. e quindi necessità di adeguamento dello schema del bando.
L'Autorità ha aggiornato anche la domanda di partecipazione alle gare che devono adoperare le imprese.
Nel far rinvio alla delibera n. 365 del 16 settembre 2025 e la domanda, disponibili anche in allegato, rimaniamo a disposizione per informazioni e aggiornamenti.
La Commissione Europea ha lanciato un nuovo bando per la seconda selezione di progetti strategici dedicati alle materie prime critiche. La scadenza per presentare le candidature è il 15 gennaio 2026.
Il bando prende in considerazione qualsiasi progetto per l'estrazione, la trasformazione, il riciclaggio o la sostituzione di una qualsiasi delle materie prime strategiche elencate nell'allegato I del CRMA che può essere riconosciuto come strategico se soddisfa i criteri applicabili.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/361/SAEC-EUR/NA del 10.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il 25 settembre 2025 la Commissione Europea ha lanciato un nuovo bando per la seconda selezione di progetti strategici dedicati alle materie prime critiche. La scadenza per presentare le candidature è il 15 gennaio 2026.
Il bando prende in considerazione qualsiasi progetto per l'estrazione, la trasformazione, il riciclaggio o la sostituzione di una qualsiasi delle materie prime strategiche elencate nell'allegato I del CRMA che può essere riconosciuto come strategico se soddisfa i criteri applicabili. I criteri per il riconoscimento per le diverse categorie di progetti sono stabiliti all'articolo 6 e all'allegato III del CRMA. I progetti strategici possono essere realizzati sia nell'Unione che in paesi terzi.
Le domande devono essere preparate seguendo le istruzioni fornite nel modulo di domanda online.
Allo scadere del nuovo termine per la presentazione delle domande (15 gennaio 2026), le domande ricevute saranno valutate nelle fasi successive:
Maggiori informazioni sul processo di candidatura e valutazione, e la Guida sulle candidature sono disponibili QUI.
In caso di domande in sospeso, inviare un'e-mail alla direzione generale del Mercato interno, dell'industria, dell'imprenditoria e delle PMI (DG GROW) all'indirizzo grow-crma-strategic-projects@ec.europa.eu.
Approvata dalla Cabina di regia PNRR la proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che di dirottare ad altri scopi le risorse per rifiuti ed energia, i cui progetti non saranno finalizzabili entro il 2026.
La proposta dovrà ora essere presentata in Parlamento per la discussione in seguito alla quale verrà formalizzata e presentata alla Commissione europea, per la valutazione e la successiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea entro il 13 novembre 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/360/SAEC-FIN/NA del 10.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Approvata dalla Cabina di regia PNRR la proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, formulata in attuazione delle indicazioni fornite dalla Commissione europea nella comunicazione NextGenerationEU – The road to 2026, adottata il 4 giugno 2025.
La proposta prevede di dirottare ad altri scopi le risorse per rifiuti ed energia, i cui progetti non saranno finalizzabili entro il 2026. Infatti, i finanziamenti europei saranno erogati solo se lo Stato membro dimostrerà di avere conseguito gli obiettivi previsti dal PNRR nazionale.
Si tratta in particolare di 34 misure tra cui quelle previste dalla Missione 2, Componente 1 del PNRR relative agli impianti di trattamento rifiuti e a progetti "faro" di economia circolare e gli interventi per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e la produzione del biometano "circolare".
La proposta dovrà ora essere presentata in Parlamento per la discussione in seguito alla quale verrà formalizzata e presentata alla Commissione europea, per la valutazione e la successiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea, cui spetta adottare la decisione di modifica dell’allegato della Decisione di esecuzione del Consiglio (Council Implementing Decision – CID), ai sensi dell’articolo 21 del regolamento (UE) 2021/241.
La proposta prevede infine che la revisione del PNRR italiano dovrebbe essere approvata dal Consiglio Ue entro il 13 novembre 2025.
Per ulteriori elementi si rimanda alla proposta di revisione, in allegato.
A seguito all’avvio della consultazione pubblica dalla Commissione europea sulla classificazione armonizzata dei rifiuti, Recycling Euroe (ex EuRic) , con il supporto delle proprie associate tra cui Assoambiente, ha predisposto una bozza della possibile risposta.
Obiettivo della consultazione è quello di raccogliere informazioni dalle parti interessate per definire misure che facilitino le spedizioni dei rifiuti da riciclare all'interno dell'UE, anche per eliminare/ridurre le differenze di interpretazione da parte delle autorità di controllo, sia all’interno dello stesso Stato che tra i vari Stati membri, sulla classificazione di alcuni flussi di rifiuti o sull'applicazione della “procedura di notifica”.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/359/SAEC-EUR/CS del 09.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
A seguito all’avvio della consultazione pubblica dalla Commissione europea sulla classificazione armonizzata dei rifiuti (v. circolare Assoambiente n. 249/2025), Recycling Europe (ex EuRIC), con il supporto delle proprie associate tra cui Assoambiente, ha predisposto una bozza della possibile risposta.
Obiettivo della consultazione è quello di raccogliere informazioni dalle parti interessate per definire misure che facilitino le spedizioni dei rifiuti da riciclare all'interno dell'UE, anche per eliminare/ridurre le differenze di interpretazione da parte delle autorità di controllo, sia all’interno dello stesso Stato che tra i vari Stati membri, sulla classificazione di alcuni flussi di rifiuti o sull'applicazione della “procedura di notifica”.
La consultazione in oggetto risulta organizzata sottoforma di questionario suddiviso in cinque parti:
Si riporta in allegato la bozza di risposta predisposta da Recycling Europe alla consultazione predisposta - dove sono riportati anche i commenti e le integrazioni discusse in occasione degli incontri di Recycling Europe sul tema.
Chiediamo a quanti interessati di fornire eventuali commenti, integrazioni e proposte di modifica inviandoli a d.cesaretti@fise.org, entro il prossimo 20 ottobre 2025. Sarà poi cura della struttura trasmettere quanto pervenuto ad Recycling Europe in modo che possano essere presi in considerazione nella stesura della risposta definitiva.
Lo scorso 8 ottobre 2025 ARERA ha reso disponibile:
Eventuali contributi e osservazioni possono essere inviati ad ARERA entro il 22 ottobre 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/358/SAEC-ARE/PE del 09.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Lo scorso 8 ottobre 2025 ARERA ha reso disponibile una versione preview del file TOOL MTR-3 2026-2029 per fornire un'occasione di verifica della modulistica che dovrà essere elaborata da Gestori e ETC ai fini della predisposizione tariffaria prevista all'art. 7 della deliberazione 397/2025/R/rif. (v. circolare Assoambiente n. 310/2025).
In un'ottica di semplificazione e di minimizzazione degli oneri amministrativi, AREA presenta una versione - in fase di test- degli schemi di raccolta dei dati tariffari da trasmettere all'Autorità e di un tool di calcolo per la determinazione delle entrate tariffarie di riferimento del terzo periodo regolatorio 2026-2029 (c.d. MTR-3) delle proposte tariffarie.
Lo strumento di raccolta dati-tool di calcolo è suddiviso in:
ARERA ha altresì reso disponibile una versione preview dei file PEFA per fornire un'occasione di verifica degli schemi tipizzati di cui alle deliberazioni 385/2023/R/rif (PEFA di affidamento) e 596/2024/R/rif (PEFA di gara e offerta).
Ai fini dell'elaborazione delle versioni definitive dei file TOOL MTR-3 2026-2029 e PEFA, i soggetti interessati possono far pervenire all'Autorità eventuali contributi e osservazioni tramite posta elettronica (all'indirizzo protocollo@pec.arera.it e, in copia, all'indirizzo mtr@arera.it), indicando nell'oggetto "Contributi sul file TOOL MTR-3 2026-2029_preview” e/o “Contributi sui file PEFA_preview", entro il 22 ottobre 2025.
I file possono essere scaricati al seguente link.
Nel far rinvio a successive comunicazioni per ulteriori aggiornamenti, rimaniamo a disposizione per informazioni.
A seguito di convocazione ricevuta il 22 settembre scorso, si è tenuta ieri 7 ottobre presso la sede della Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali l’audizione delle Associazioni Imprenditoriali stipulanti il CCNL di categoria, relativamente all’interruzione del negoziato e al conseguente sciopero nazionale proclamato come noto per il 17 ottobre p.v.
Il Commissario competente per il settore, il dott. Paolo Reboani, ha motivato la convocazione sulla base dei poteri attribuiti dalla legge ai fini della prevenzione dei conflitti, pur in assenza di poteri specifici di mediazione in tale ambito; ha quindi chiarito che la priorità allo stato attuale è rappresentata dal conflitto per il rinnovo del CCNL prima ancora della necessità di revisione dell’Accordo 1 marzo 2001, come noto oggetto di discussione e confronto con le controparti sindacali da diversi mesi, e prima ancora nella precedente sessione negoziale.
Le Associazioni Datoriali hanno quindi riepilogato le ragioni che hanno portato allo stallo, dal loro punto di vista, della trattativa: l’elevata richiesta di aumento retributivo da parte sindacale, unita alla mancata definizione di elementi normativi utili al recupero almeno parziale dei maggiori costi, il tutto in un contesto di criticità del sistema regolatorio che non garantisce, allo stato, il recupero dei maggiori costi.
Un insieme di elementi che al momento allineano le Associazioni Datoriali sull’impossibilità di procedere ad un accordo su tali basi.
Il confronto, pur essendosi svolto in un clima di massima correttezza e cortesia, tuttavia non ha fornito, né avrebbe potuto, apportare elementi tali da avvicinare le Parti.
Pubblicata la Legge 3 ottobre 2025, n. 147 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi (G.U. 233 del 7.10.2025).
Sull’argomento Assoambiente ha organizzato con la collaborazione del Prof. Maglia un nuovo Circular Talks per il prossimo 24 ottobre 2025 ore 10.30-12.00 al fine di approfondire le disposizioni introdotte dalla legge in oggetto.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/356/SAEC-NOT/LE del 08.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Pubblicata la Legge 3 ottobre 2025, n. 147 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi (G.U. 233 del 7.10.2025).
Il provvedimento interviene su diversi atti normativi tra cui il D.lgs. n. 152/2006 (Codice ambiente), il D.lgs. n. 49/2014 (RAEE), al fine di contrastare il fenomeno di abbandono dei rifiuti e intercettare maggiori quantità di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, il Regio Decreto n. 1398/1930 (Codice penale), il D.lgs. n. 159/2011 (Codice leggi antimafia), il D.lgs. n. 231/2001 (Responsabilità amministrativa Enti e società) e il D.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada) modificando sostanzialmente il quadro sanzionatorio per alcune fattispecie.
Stante la complessità ed eterogeneità delle modifiche introdotte, per una migliore comprensione, in allegato si riportano, per una più dettagliata analisi dei cambiamenti sostanziali apportati dalla Legge in oggetto in particolar modo sull’apparato sanzionatorio del D.lgs. n. 152/2006:
Rimandiamo invece alle nostre precedenti comunicazioni (circolare Assoambiente n. 313/2025 e n. 345/2025) per un approfondimento sugli emendamenti presentati, alcuni in parte accolti, e sulle azioni promosse dall’Associazione nel corso dell’iter parlamentare di conversione.
Sull’argomento Assoambiente ha organizzato con la collaborazione del Prof. Maglia un nuovo Circular Talks, che - nel far seguito a quello dello scorso 5 settembre 2025 (v. circolare Assoambiente n. 319/2025) – intende approfondire le disposizioni introdotte dalla legge in oggetto.
Il webinar si terrà il prossimo 24 ottobre 2025 ore 10.30-12.00
Per partecipare è necessario iscriversi al Webinar inviando email ad assoambiente@assoambiente.org (Oggetto: “TALK conversione DL 116/2025”) al fine di ricevere il link per la partecipazione da remoto che verrà inviato nella mattinata del 24 ottobre 2025.
Si rimanda a successive comunicazioni per eventuali ulteriori iniziative associative in materia.
La FAQ dell’Albo Gestori Ambientali facendo rinvio alla Circolare n. 2/2016 dell’Ispettorato del Lavoro, chiarisce che l’obbligatoria installazione dei sistemi di geolocalizzazione prevista dagli articoli 16 e 17 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59, per esercitare l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi in categoria 5, può avvenire senza previo accordo stipulato con la rappresentanza sindacale ovvero, in assenza di tale accordo, previa autorizzazione da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/355/SAEC-NOT/LE del 08.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
“L’installazione di tali sistemi di localizzazione previsti dagli articoli 16 e 17 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59 e dalla Delibera n. 3 del 19 dicembre 2024 dell’Albo nazionale gestori ambientali (v. circolari Assoambiente n. 353/2024 e n. 003/2025), è un requisito tecnico obbligatorio per esercitare l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi in categoria 5 per il tracciamento dei rifiuti ai fini esclusivamente ambientali”.
Questo è il chiarimento fornito tramite FAQ dall’Albo Gestori ambientali che sulla materia richiama la circolare dell’Ispettorato del lavoro n. 2 del 7 novembre 2016 che regolamenta la fattispecie.
Nella circolare richiamata, all’ultimo capoverso si legge che “qualora i sistemi di localizzazione siano installati per consentire la concreta ed effettiva attuazione della prestazione lavorativa (e cioè la stessa non possa essere resa senza ricorrere all’uso di tali strumenti), ovvero l’installazione sia richiesta da specifiche normative di carattere legislativo o regolamentare (es. uso dei sistemi GPS per il trasporto di portavalori superiore a euro 1.500.000,00, ecc.) – si può ritenere che gli stessi finiscano per “trasformarsi” in veri e propri strumenti di lavoro e pertanto si possa prescindere, ai sensi di cui al comma 2 dell’art. 4 della L. n. 300/1970, sia dall’intervento della contrattazione collettiva che dal procedimento amministrativo di carattere autorizzativo previsti dalla legge”.
Come noto infatti, l’articolo 4, comma 2 citato, a seguito delle modifiche introdotte con il D.lgs. n. 151/2015, dispone che l’obbligo di sottoscrivere un preventivo accordo sindacale previsto dal comma 1 dello stesso articolo (o in alternativa l’autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro) non si applichi “agli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa”.
Ai sensi dell’articolo 4, comma 3, il datore di lavoro è comunque tenuto a fornire ai lavoratori “adeguata informazione delle modalità d'uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli”, al fine di poter utilizzare a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro le informazioni raccolte attraverso i dispositivi di geolocalizzazione.
Il Consiglio di Stato con sentenza 26 settembre 2025, n. 7565 ha chiarito che è la Provincia l'unica Autorità pubblica che deve individuare il responsabile dell'inquinamento di un'area, tenuto a realizzare le attività di bonifica e ripristino ambientale.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/354/SAEC-SUO/PE del 07.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il Consiglio di Stato con sentenza 26 settembre 2025, n. 7565 ha chiarito che è la Provincia l'unica Autorità pubblica che deve individuare il responsabile dell'inquinamento di un'area, tenuto a realizzare le attività di bonifica e ripristino ambientale.
Contrariamente a quanto deciso dal TAR Lombardia (sentenza n. 485/2023), il Consiglio di Stato ha ribadito la competenza dell’ente provinciale richiamando, tra l’altro l’art. 244 del D.lgs. n. 152/2006 che stabilisce che ove si riscontri il superamento delle CSC in un determinato sito, la Provincia (o, se istituita, la Città metropolitana) individua, con apposite indagini, il responsabile della contaminazione e, sentito il Comune competente, lo diffida, con ordinanza motivata, ad assumere le necessarie misure di contrasto del danno ambientale.
In sostanza, l'articolo 244 D.lgs. n. 152/2006 attribuisce all'autorità competente il potere di compulsare l'adempimento di quegli obblighi (di prevenzione, di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino) facenti capo ex lege al responsabile dell'inquinamento, ove questi non si sia attivato spontaneamente.
In allegato la sentenza del Consiglio di Stato.
La Commissione europea ha pubblicato il Regolamento (UE) 2025/1988 che modifica l’allegato XVII del regolamento REACH per quanto riguarda le sostanze per- e polifluoroalchiliche (Pfas) nelle schiume antincendio, andando ad armonizzare le restrizioni per queste sostanze e prendendo a riferimento l'intera classe delle Pfas piuttosto che specifiche Pfas o sottogruppi.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/353/SAEC-EUR/CS del 06.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La Commissione europea ha pubblicato il Regolamento (UE) 2025/1988 che modifica l’allegato XVII del Regolamento REACH per quanto riguarda le sostanze per- e polifluoroalchiliche (Pfas) nelle schiume antincendio, andando ad armonizzare le restrizioni per queste sostanze e prendendo a riferimento l'intera classe delle Pfas piuttosto che specifiche Pfas o sottogruppi.
Il Regolamento mira a ridurre in UE l’impatto delle Pfas in relazione a questo specifico uso considerato che, secondo le stime della Commissione, ogni anno in Europa sono prodotte circa 30mila tonnellate di schiume antincendio, il 60% delle quali contiene Pfas.
Il Regolamento prevede che dal 23 ottobre 2026 saranno operative una serie di prescrizioni (incluso l'obbligo di pianificarne la gestione) relative all’immissione sul mercato e all’uso delle schiume antincendio con concentrazioni pari o superiori a 1 mg/l per la somma di tutte le Pfas. A partire da tale data le schiume dovranno essere appositamente etichettate ai fini dell'immissione sul mercato. Anche gli utilizzatori saranno tenuti ad etichettare i rifiuti provenienti dal loro uso.
A partire invece dal 23 ottobre 2030 scatterà un divieto di commercializzazione e utilizzo più ampio con un certo numero di deroghe, in massima parte transitorie (per gli impianti “Seveso”, arrivano fino al 2035) ma anche assolute (PFOS e acido perfluoroesanoico).
Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Regolamento UE in allegato.
In attesa delle nuove nomine del collegio di ARERA, il DL 145/2025 stabilisce che i componenti dell’Autorità continuano a esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino alla nomina dei nuovi componenti l’Autorità stessa, e comunque non oltre il 31 dicembre 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/352/SAEC-ARE/PE del 06.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il decreto-legge 3 ottobre 2025, n. 145 (G.U. n. 230 del 3.10.225) stabilisce che i componenti l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) - nominati con DPR 9 agosto 2018 - continuano a esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino alla nomina dei nuovi componenti l’Autorità stessa, e comunque non oltre il 31 dicembre 2025.
In attesa delle nuove nomine, il decreto, in vigore dal 4 ottobre 2025, interviene per assicurare la continuità delle funzioni dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA). Si ricorda infatti che il Collegio di ARERA era scaduto naturalmente il 9 agosto 2025.
Nel far rinvio ai documenti richiamati, disponibili in allegato, rimaniamo a disposizione per informazioni e aggiornamenti.
La Commissione europea ha pubblicato la Relazione relativa all'attuazione e al buon funzionamento della direttiva 2012/18/ue sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose (cd. Seveso III) per il periodo 2019-2022, che riporta anche una sintesi delle relazioni dei singoli Stati UE, oltre che gli step per migliorare la prevenzione degli incidenti.
Dalla relazione emerge che il provvedimento UE viene applicato efficacemente dagli Stati membri, anche se viene sottolineata la necessità che Commissione e Stati membri cooperino per affrontare le nuove sfide per la sicurezza industriale legate ai cambiamenti climatici e alla transizione energetica. In particolare la Commissione richiama attenzione sulla sicurezza rispetto a batterie e idrogeno, in particolare in relazione ai magazzini e al deposito.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/351/SAEC-EUR/CS del 06.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La Commissione europea ha pubblicato la Relazione relativa all'attuazione e al buon funzionamento della direttiva 2012/18/UE sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose (cd. Seveso III) per il periodo 2019-2022, che riporta anche una sintesi delle relazioni dei singoli Stati UE, oltre che gli step per migliorare la prevenzione degli incidenti (COM(2025)508 final).
Dalla relazione emerge che il provvedimento UE viene applicato efficacemente dagli Stati membri, anche se viene sottolineata la necessità che Commissione e Stati membri cooperino per affrontare le nuove sfide per la sicurezza industriale legate ai cambiamenti climatici e alla transizione energetica.
I cambiamenti climatici e le nuove tecnologie utilizzate per la transizione energetica possono infatti impattare sulla sicurezza delle industrie che trattano determinate sostanze pericolose e che sono soggette alla disciplina "Seveso", recepita in Italia con il D.lgs. n. 105/2015, che detta le regole per prevenire i rischi e contenere i danni derivanti dalla presenza di una certa quantità di sostanze pericolose all’interno delle industrie.
La Relazione UE evidenzia come gli eventi naturali connessi ai cambiamenti climatici (terremoti, alluvioni, temperature estreme, etc.) possono essere alla base anche di incendi, esplosioni e il rilascio di sostanze tossiche negli stabilimenti che lavorano sostanze pericolose. Anche le nuove tecnologie che accompagnano la transizione energetica possono comportare rischi potenziali per la sicurezza industriale.
Per la Commissione a destare particolare preoccupazione è la sicurezza rispetto a batterie e idrogeno, in particolare in relazione ai magazzini e al deposito.
Viene inoltre sottolineata la necessità di intensificare l'attività di informazione e comunicazione al pubblico con lo scopo di preservare una cultura della sicurezza e favorire interventi efficaci in caso di incidenti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla relazione allegata.
Il Foglio
Il 28 ottobre 2025 avrà inizio il sesto ciclo di formazione sul RENTRi, organizzato dalla Segreteria dell’Albo nazionale gestori ambientali, con il supporto di Ecocerved ed Unioncamere e rivolto a imprese ed enti che utilizzano i servizi di supporto messi a disposizione dal RENTRi.
Disponibile il calendario del programma formativo che è articolato in 7 webinar, con l’obiettivo di fornire informazioni sugli aspetti operativi del RENTRi, con un focus sul FIR Digitale e sugli adempimenti in vista del 13 febbraio 2026.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/350/SAEC-NOT/LE del 03.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il 28 ottobre 2025 avrà inizio il sesto ciclo di formazione sul RENTRi, organizzato anch’esso come i precedenti, dalla Segreteria dell’Albo nazionale gestori ambientali, con il supporto di Ecocerved ed Unioncamere e rivolto a imprese ed enti che utilizzano i servizi di supporto messi a disposizione dal RENTRi.
Il programma formativo è articolato in 7 webinar, con l’obiettivo di fornire informazioni sugli aspetti operativi del RENTRI, con un focus sul FIR Digitale e sugli adempimenti in vista del 13 febbraio 2026 (data in cui entrerà diventerà obbligatorio l’utilizzo del FIR digitale per i soggetti tenuti a iscriversi al RENTRi).
I webinar, aperti alla partecipazione di tutti i soggetti interessati, si svolgeranno tra ottobre e dicembre 2025 e avranno una durata di circa 60 minuti ciascuno. Di seguito il programma dettagliato:
Il FIR digitale
Iscrizione e Registro di carico e scarico digitale (Servizi di Supporto) - produttori del terzo scaglione
Per maggiori informazioni, aggiornamenti e per registrarsi agli eventi, si invita a consultare la pagina "Formazione RENTRI: ottobre-dicembre 2025" sul portale RENTRi oppure la sezione News del sito istituzionale dell’Albo nazionale gestori ambientali.
Promosso da ATIA ISWA, Tor Vergata e Roma Technopole il Seminario tecnico-scientifico dal titolo “TECNICHE INNOVATIVE DI VALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI URBANI” si terrà a Roma il 7 ottobre 2025 presso la Sala Convegni – Università degli studi di Roma Tor Vergata.
Nel seminario saranno analizzati i diversi tipi di processi che possono essere applicati per recuperare energia e altri prodotti valorizzabili dai rifiuti attraverso processi termici, termochimici o biologici. L'applicabilità dei suddetti processi sarà discussa sulla base delle caratteristiche dei flussi di rifiuti in alimentazione e dei prodotti desiderati. Verranno esaminati diversi schemi di processi di riciclo bio-chimico, inclusa la produzione di bioidrogeno attraverso il trattamento biologico di alcuni flussi di rifiuti organici.
Nello specifico, saranno presentati e discussi i risultati di alcuni progetti Rome Technopole riguardanti la pirolisi di diverse tipologie di plastiche a base fossile e biobased e di riciclo biochimico di rifiuti. Verranno condivise le esperienze delle aziende che gestiscono impianti dimostrativi o su scala reale.
ASSOAMBIENTE ha concesso il suo patrocinio e sarà presente con la partecipazione del Direttore Perrotta.
Programma scaricabile.
Stati Generali in Tour è il progetto ideato da Ricicla.tv che nel corso della stagione 2025 - 2026, porterà in tour tra le principali città capoluogo del Mezzogiorno, il suo storico format: Stati Generali dell’ambiente con lo scopo di mettere a confronto e a sistema, criticità, competenze, innovazioni e investimenti utili a creare un unico grande network funzionale alla transizione ecologica ed energetica.
Sono 4 le città che ospiteranno gli Stati Generali in Tour:
Roma, 9 ottobre
Lamezia Terme, 5 dicembre
Messina, 6 Febbraio
Bari, 10 Aprile
Lo scopo è quello di stimolare un dibattito consapevole tra gli stakeholder in grado di tradursi in confronto permanente e lavoro congiunto tra le parti in vista degli obiettivi comunitari e nazionali funzionali a compiere la transizione ecologia e gli obiettivi di decarbonizzazione imposti per legge.
Gli Stati Generali dell’Ambiente sono un evento trasmesso in diretta streaming su Ricicla.tv da una location suggestiva e rappresentativa del territorio ospitante. I riflettori sono puntati sulle aree più in difficoltà per la chiusura del ciclo, per il raggiungimento degli obiettivi, per fabbisogno impiantistico.
ASSOAMBIENTE, Partner dell'iniziativa sarà presente in ciascuno dei quattro eventi.
A Roma il 9 Ottobre il Presidente Chicco Testa parteciperà al primo dei 4 appuntamenti.
Clicca qui per Iscriverti e consultare il Programma
Il MASE ha reso nota la disponibilità dei nuovi prospetti che produttori e importatori di pneumatici devono utilizzare per comunicare l'entità del contributo 2026, assieme ai dati utilizzati per la sua determinazione.
La comunicazione dei dati da parte delleforme associate di gestione e dei sistemi individuali di gestione dei PFU potrà essere fatta dal 1° ottobre ed entro il 31 ottobre 2025 inviando al Registro Pneumatici l’entità dei contributi ambientali definiti secondo l’Allegato VIII del DM 182/2019.
Il contributo 2026 dovrà essere determinato a copertura dei costi di gestione di quantità in peso di PFU pari al 95% del peso degli pneumatici nuovi immessi sul mercato nel 2025, tenendo conto degli eventuali avanzi di gestione conseguiti nei due anni precedenti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/349/SAEC-COM/CS del 02.10.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il MASE, attraverso un comunicato pubblicato sul sito del RENAP, ha reso nota la disponibilità dei nuovi prospetti che produttori e importatori di pneumatici devono utilizzare per comunicare l'entità del contributo 2026, assieme ai dati utilizzati per la sua determinazione. La comunicazione dei dati da parte delle forme associate di gestione e dei sistemi individuali di gestione dei PFU potrà essere fatta dal 1° ottobre ed entro il 31 ottobre 2025 inviando al Registro Pneumatici l’entità dei contributi ambientali definiti secondo l’Allegato VIII del DM 182/2019.
Il contributo 2026 dovrà essere determinato a copertura dei costi di gestione di quantità in peso di PFU pari al 95% del peso degli pneumatici nuovi immessi sul mercato nel 2025, tenendo conto degli eventuali avanzi di gestione conseguiti nei due anni precedenti, nonché dei ricavi/corrispettivi conseguiti nell’ambito dell’attività di gestione.
Pertanto nel nuovo prospetto informatico, disponibile nell’area riservata degli utenti del portale RENAP, dovranno essere indicati:
Inoltre, sempre con le medesime scadenze, le forme associate di gestione dovranno trasmettere le comunicazioni trimestrali relative ai contributi trasferiti dai produttori/importatori associati e relative al I, II e III trimestre del 2025. La comunicazione dei contributi trasferiti relativa al IV trimestre 2025 dovrà essere trasmessa entro il 31 gennaio 2026.
Tutte le comunicazioni sopra riportate dovranno essere effettuate per via telematica attraverso il portale del RENAP.
Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina RENAP dedicata alla comunicazione, disponibile qui.
Il prossimo 9 ottobre 2025 (ore 17.30-20.00) SDA Bocconi, in collaborazione con Omnisyst, ha organizzato un evento a numero chiuso in cui saranno presentati i risultati di una ricerca scientifica condotta da Bocconi School of Management sull’integrazione tra decarbonizzazione ed economia circolare, con un focus sulla gestione circolare dei residui industriali.
All’evento saranno presenti alcuni dei principali attori del settore, da Chicco Testa, Presidente di Assoambiente, a Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile presso Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Lo studio approfondisce il contesto normativo, le tecnologie digitali (tracciabilità, AI, Blockchain, IoT) e i benefici ambientali ed economici, attraverso casi studio e analisi settoriali.
Per quanti interessati a partecipare segnaliamo di seguito il link per l’iscrizione (uno dedicato in particolare ai soci Assoambiente):
L’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) ha pubblicato il "Rapporto sull'ambiente in Europa 2025" che fornisce un quadro sulla situazione dell’ambiente, del clima e della sostenibilità basandosi sui dati raccolti in 38 Paesi.
Secondo il Report tra le principali cause che incidono sul deterioramento dell'ambiente rientrano i cambiamenti nell'uso del suolo e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, lo stress idrico, l'inquinamento e gli impatti sempre più gravi dei cambiamenti climatici.
I dati dell'EEA evidenziano che il degrado della biodiversità e degli ecosistemi europei non si fermerà se l'Europa non continuerà a perseguire “le forti ambizioni in materia di clima”, rendendo così improbabile il raggiungimento degli obiettivi europei a favore dell'ambiente, della sostenibilità e del clima previsti entro il 2030.
Per ridurre e invertire i trend evidenziati, il Rapporto sottolinea la necessità di metter in campo azioni volte a sviluppare nuove tecnologie per decarbonizzare industrie energivore (cemento e acciaio), per ridurre la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia e di materie prime critiche e per minimizzare le emissioni derivanti dai trasporti.
La situazione registrata è differente nei vari Stati UE: per l’Italia, nonostante si registri un tasso elevato di utilizzo dei materiali presenti sul territorio, è necessario ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche. Tra i punti di forza invece lo sviluppo dell'agricoltura biologica, la crescita delle fonti rinnovabili, che supera il traguardo 2020 e punta al 38,7% entro il 2030, e la riduzione delle emissioni di gas serra.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Rapporto disponibile qui.
UNI ha avviato una raccolta commenti in relazione al progetto di norma su "Documentazione tecnica per veicoli e attrezzature dell'igiene urbana".
La norma mira a definire i contenuti e le articolazioni dei documenti forniti dal costruttore al acquirente dei veicoli e delle attrezzature: manuali di uso corretto (in relazione ai conseguenti aspetti operativi e manutentivi) e di manutenzione (in relazione agli aspetti manutentivi), dei manuali di riparazione, dei piani di manutenzione applicabili nel corso della vita attesa dei prodotti, degli elenchi delle parti di ricambio, dei concessionari ed officine autorizzate dei veicoli e delle attrezzature utilizzati nell’espletamento dei servizi di igiene urbana.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/348/SAEC-NOT/PE del 30.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
UNI ha avviato una raccolta commenti in relazione al progetto di norma su "Documentazione tecnica per veicoli e attrezzature dell'igiene urbana" (v. Allegato 1).
La norma mira a definire i contenuti e le articolazioni dei documenti forniti dal costruttore al acquirente dei veicoli e delle attrezzature: manuali di uso corretto (in relazione ai conseguenti aspetti operativi e manutentivi) e di manutenzione (in relazione agli aspetti manutentivi), dei manuali di riparazione, dei piani di manutenzione applicabili nel corso della vita attesa dei prodotti, degli elenchi delle parti di ricambio, dei concessionari ed officine autorizzate dei veicoli e delle attrezzature utilizzati nell’espletamento dei servizi di igiene urbana.
La norma riguarda in generale la documentazione tecnica relativa a tutti i veicoli e le attrezzature impiegati per lo svolgimento dei servizi di igiene urbana fra i quali rientrano anche quelli mutuati da altri settori di attività - quali gli autocarri attrezzati con multilift, semirimorchi ecc. - relativamente al loro utilizzo, previoeventuale adattamento, nei servizi di igiene urbana, fatte salve le esclusioni successivamente indicate.
Per quanti interessati chiedo di inviare eventuali commenti, compilando l’apposito form in allegato (v. Allegato 2), a e.perrotta@fise.org entro il 13 ottobre 2025. Segnaliamo che UNI ha evidenziato che potranno essere presi in considerazione unicamente i commenti puntuali e propositivi, ovvero:
Pubblicate le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del secondo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRi organizzato da Ecocerved e rivolto ai produttori di software che si è tenuto il 25 settembre scorso ed ha riguardato “Interoperabilità mediante App mobile e firma remota RENTRI”.
Prossimo evento di formazione calendarizzato per il 15 ottobre p.v.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/347/SAEC-NOT/LE del 30.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Pubblicate oggi le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del secondo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRi organizzato da Ecocerved e rivolto ai produttori di software che si è tenuto il 25 settembre scorso (v. circolare Assoambiente n. 323/2025).
La documentazione, relativa alla seconda sessione formativa, che ha riguardato la presentazione dell’Interoperabilità mediante App mobile e firma remota RENTRI, è ora disponibile sul portale https://demoapi.rentri.gov.it/docs?page=supporto-eventi.
Sarà nostra cura, come di consueto, tenerVi aggiornati sulla pubblicazione della documentazione relativa al successivo evento di formazione che, (come anticipato con nostre circolari associative n. 323/2025 e n. 344/2025), è previsto per mercoledì 15 Ottobre 2025 dalle 14:30 alle 16:00 e avrà come oggetto “Le API del FIR digitale”.
Nella puntata del 27 settembre scorso il Direttore ASSOAMBIENTE viene intervistata da Lucia Lo Palo per parlare di rifiuti, economia circolare nel contesto nazionale ed internazionale.
Clicca qui per ascoltare l'intervista
Dal 1 ottobre al 10 dicembre 2025, in live streaming, si terrà il Master executive HSE Manager, Responsabili Ambientali – TuttoAmbiente.it.
Il Master offre ai partecipanti l’opportunità di formarsi, aggiornarsi ed orientarsi su tutti gli aspetti normativi, tecnici e gestionali affrontati dall’HSE manager, dal responsabile ed il consulente ambientale, che sono alcune delle più rilevanti e ricercate figure professionali nella gestione ambientale.
In particolare vuole formare gli esperti della “E” sul terreno della gestione ambientale aziendale, spesso provenienti da esperienze in materia di sicurezza sul lavoro (RSPP, ASPP).
Previsto sconto per i soci Assoambiente.
In allegato la brochure del Master.
Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 235 del 29 settembre 2025.
Buona lettura.
Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 26 settembre 2025 è stata pubblicata la Direttiva 2025/1892 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti.
La nuova direttiva riguarda la gestione dei rifiuti tessili e di quelli organici andando ad inserire nuovi e più stringenti obblighi per gli operatori di entrambi i settori. Gli Stati membri avranno tempo fino al 17 giugno 2027 per recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/346/SAEC-EUR/CS del 29.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Pubblicata la Direttiva 2025/1892 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti tessili e dei rifiuti organici andando ad inserire nuovi e più stringenti obblighi per gli operatori di entrambi i settori (GUUE del 26 settembre 2025).
La Direttiva dispone:
Il provvedimento prevede anche la definizione della governance dei sistemi collettivi della responsabilità estesa che per conto dei produttori aderenti adempiono gli obblighi di legge in materia. Viene stabilito che tutti i soggetti interessati, non solo i produttori, dovranno essere coinvolti nelle decisioni, tra questi gli operatori del servizio di gestione integrata dei rifiuti pubblici e privati, gli Enti locali, le aziende del riutilizzo e della preparazione per il riutilizzo e le imprese sociali. Viene inoltre previsto che tra i soggetti interessati agli obblighi EPR ci siano anche le microimprese, anche se con semplificazioni e con impegni che partiranno gradualmente.
Gli Stati membri avranno tempo fino al 17 giugno 2027 per recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali. A tale proposito si ricorda che il MASE, anche sulla base delle indicazioni riportate nella bozza di direttiva che fino ad oggi stava circolando, ha finalizzato una bozza di decreto che istituisce un regime EPR per il settore tessile. Assoambiente, unitamente ad UNIRAU, sta partecipando attivamente ai lavori del MASE su questo argomento.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della direttiva in allegato.
GreenReport
Il 25 settembre l’Aula Senato ha approvato il ddl di conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 che è passato quindi in Commissione Giustizia della Camera per inizio esame. Ricordiamo che il DL 116/2025, in vigore dallo scorso 9 agosto 2025, dovrà essere convertito in legge entro il 7 ottobre 2025.
Il testo approvato in Senato reintroduce per alcune fattispecie l’alternativa della pena dell’ammenda o dell’arresto.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/345/SAEC-NOT/PE del 26.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La Commissione Giustizia del Senato ha concluso nel tardo pomeriggio dello scorso 24 settembre l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi(AS. 1625).
Il decreto-legge, come evidenziato nella precedente comunicazione (v. circolare Assoambiente n. 313/2025) interviene su diversi provvedimenti tra cui il D.lgs. n. 152/2006 (Codice ambiente), il Regio Decreto n. 1398/1930 (Codice penale), il D.lgs. n. 159/2011 (Codice leggi antimafia), il D.lgs. n. 231/2001 (Responsabilità amministrativa Enti e società) e il D.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada) modificando sostanzialmente il quadro sanzionatorio per alcune fattispecie.
In fase di esame del provvedimento presso la Commissione Giustizia del Senato, l’Associazione si è attivata presso il MASE e il Ministero della Giustizia, oltre che a livello parlamentare, per evidenziare quanto l’intervento normativo andasse a inasprire, sostanzialmente, tutte le pene connesse ai reati ambientali anche quelle relative a violazioni di minima entità, trasformando, tra l’altro, in delitto mere violazioni di carattere formale e prevedendo un ventaglio di sanzioni accessorie quali confisca dei mezzi, sospensione della patente o del veicolo, interdizione dalle attività, cancellazione dall’Albo gestori ambientali. In allegato nota Assoambiente (v. Allegato 1).
Al contempo, unitamente ad Utilitalia, sono stati predisposti alcuni emendamenti (gran parte approvati seppur rielaborati) – in particolare per gli articoli richiamati del D.lgs. n. 152/2006 - per cercare di propone di graduare l’entità della sanzione all’effettivo potenziale offensivo della condotta rispetto al bene tutelato dalla norma. In allegato schema a colonne con disposizioni D.lgs. n 152/2006 e modifiche apportate dal DL 116/2025 e testo approvato in Aula Senato (v. Allegato 2).
Il 25 settembre l’Aula Senato ha approvato provvedimento che è passato quindi in Commissione Giustizia della Camera per inizio esame del ddl (AC. 2623) ed è atteso in Aula il prossimo 30 settembre.
Ricordiamo che il DL 116/2025, in vigore dallo scorso dovrà essere convertito entro il 7 ottobre 2025.
Si rimanda a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in merito all’iter di conversione in legge del provvedimento.
Dal 21 al 23 ottobre 2025 si terrà l’Environmental Intensive School Waste Management (in live streaming), un percorso operativo full immersion di alta formazione, sviluppato su tre mattine consecutive, più un webinar di aggiornamento.
Questa edizione è dedicate prevalentemente a professionisti della gestione ambientale e riguarderà in particolare le seguenti tematiche:
• Waste Management
• Permitting management
• Tecnico Ambientale
In allegato programma e modulo iscrizione.
L'evento di premiazione dei Vincitori del “PIMBY Green 2025” si è tenuto a Roma il 12 settembre a “La Lanterna Rome”, prestigiosa location romana che ha accolto i numerosi Ospiti coinvolti dall'Associazione per la serata di gala.
Sul palco il Presidente Testa affiancato da Ilaria d'Amico per la premiazione degli 8 Vincitori:
Il Premio “Comunicazione e Giornalismo” è stato assegnato alla giornalista del Sole 24 Ore Sissi Bellomo per la sua attività di informazione sempre puntuale e basata su numeri e dati verificati, che spesso approfondisce tematiche energetiche e inerenti le sfide che attendono il nostro Paese.
Si ringrazia per il sostegno: SYSTEMA AMBIENTE, ERION, OMNYSIST e UNISALUTE. Anche per questa edizione l’iniziativa ASSOAMBIENTE ha ottenuto il Patrocinio di ANCI.
Clicca qui per il Comunicato Stampa
Clicca qui per una prima Rassegna Stampa
Pubblicate le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del primo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRi organizzato da Ecocerved e rivolto ai produttori di software che si è tenuto il 17 settembre scorso ed ha riguardato la presentazione della guida tecnica alla struttura del FIR Digitale. Oggi è programmato il secondo evento relativo a “Interoperabilità mediante App mobile e firma remota RENTRI”.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/244/SAEC-NOT/LE del 25.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Pubblicate oggi le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del primo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRI organizzato da Ecocerved e rivolto ai produttori di software che si è tenuto il 17 settembre scorso.
La documentazione, relativa alla prima sessione formativa, che ha riguardato la presentazione della guida tecnica alla struttura del FIR Digitale, è ora disponibile sul portale https://demoapi.rentri.gov.it/docs?page=supporto-eventi.
Sarà nostra cura, come di consueto, tenerVi aggiornati sulla pubblicazione della documentazione relativa ai successivi eventi di formazione che, (come anticipato con nostra circolare associativa n. 323/2025), sono previsti per:
giovedì 25 Settembre 2025 dalle 14:30 alle 16:00
Interoperabilità mediante App mobile e firma remota RENTRi
mercoledì 15 Ottobre 2025 dalle 14:30 alle 16:00
Le API del FIR digitale
La terza Sezione penale della Corte di Cassazione si è espressa, nell'ambito di un procedimento penale a carico dei vertici di un Consorzio di Comuni costituito per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue, sulla legittimità della delega relativamente alla materia ambientale.
La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità degli imputati per aver omesso di controllare l'operato della società a cui era stato delegato il compito di gestire, controllare e manutenere gli impianti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/343/SAEC-GIU/CS del 25.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La terza Sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza 25902/2025, si è espressa, nell'ambito di un procedimento penale a carico dei vertici di un Consorzio di Comuni costituito per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue, sulla legittimità della delega relativamente alla materia ambientale.
La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità degli imputati per aver omesso di controllare l'operato della società a cui era stato delegato il compito di gestire, controllare e manutenere gli impianti. La mancata manutenzione aveva infatti determinato il verificarsi di numerosi sversamenti di reflui non trattati con conseguente inquinamento di suolo e acque.
La Corte di Cassazione, nelle sue motivazioni, ha sottolineato che la delega di funzioni, che consiste nel trasferimento a terzi della "gestione operativa" degli impianti, non priva il delegante del dovere di vigilare e controllare che il delegato usi correttamente la delega. Tanto più che nella vicenda la società incaricata della manutenzione non aveva autonomo potere di spesa e quindi non era in grado di far fronte a tutti i compiti delegati. Pertanto il Consorzio delegante è stato ritenuto direttamente responsabile delle prescrizioni ambientali violate.
Viene quindi chiarito che la delega è legittima solo se:
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della sentenza in allegato.
Con il Decreto 11 settembre 2025 il MASE ha aggiornato l’allegato 1 del DM 5 agosto 2024, recante i criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (cd. CAM Strade).
L’intervento recepisce le diverse criticità e refusi, emersi in fase di applicazione del CAM strade, riscontrati e segnalati da stazioni appaltanti e operatori del settore.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/342/SAEC-NOT/CS del 25.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con il Decreto 11 settembre 2025 (G.U. del 23 settembre 2025, n. 221) il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato l’allegato 1 del DM 5 agosto 2024, recante i criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (cd. CAM Strade).
L’intervento recepisce le diverse criticità e refusi, emersi in fase di applicazione del CAM strade, riscontrati e segnalati da stazioni appaltanti e operatori del settore. Obiettivo delle modifiche è quello di migliorare l’efficacia del CAM strade per promuovere l’economia circolare nella realizzazione delle infrastrutture viarie.
Il decreto prevede infine che le disposizioni in esso contenute siano applicabili anche ai procedimenti in corso alla data della sua entrata in vigore, il 24 settembre 2025. Viene poi specificato quali sono i procedimenti da considerarsi in corso.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo del decreto in allegato.
L’organizzazione Sindacato Intercategoriale COBAS ha proclamato una giornata di sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per il giorno venerdì 3 ottobre p.v.
Le motivazioni, come di consueto in tali casi, sono di natura politica generale, e nello specifico riguardano le tensioni belliche internazionali relative al territorio di Gaza.
L’organizzazione ha dichiarato di garantire i servizi minimi essenziali.
In data 18 settembre 2025 è stato effettuato un rilascio che ha interessato diverse aree della piattaforma RENTRi; in particolare le funzionalità rilasciate, di specifico interesse dei gestori, riguardano: AREA SERVIZI PER L’INTEROPERABILITÀ; AREA RISERVATA OPERATORI; APP RENTRI FIR Digitale.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/340/SAEC-NOT/LE del 23.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
In data 18 settembre 2025 è stato effettuato un rilascio che ha interessato diverse aree della piattaforma RENTRi; in particolare le funzionalità rilasciate, di specifico interesse dei gestori, riguardano:
In sintesi esse riguardano sostanzialmente gli aspetti di seguito menzionati, suddivisi per aree:
1. AREA SERVIZI PER L’INTEROPERABILITÀ
2. AREA RISERVATA OPERATORI
3. APP RENTRi FIR Digitale
Le novità sono riportate sia nella sezione news che nella sezione dedicata del portale https://www.rentri.gov.it/aggiornamenti.
Cogliamo l’occasione per segnalare che a breve saranno pubblicate sul sito www.rentri.gov.it le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del primo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRI organizzati da Ecocerved e rivolti ai produttori di software, tenutosi il 17 settembre scorso (per la calendarizzazione dei prossimi eventi cfr. circolare associativa n. 323/2025).
Il prossimo appuntamento mensile organizzato da FEAD per un aggiornamento sui principali dossier europei di interesse si terrà il 26 settembre 2025 ore 11.00. Il link è riportato nella circolare Assoambiente.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/339/SAEC-EUR/PE del 23.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
FEAD organizza mensilmente un incontro via web della durata di un’ora in cui vengono sintetizzate le principali tematiche in corso di esame a livello europeo, che interessano in particolare la gestione dei rifiuti e la Circular Economy.
Per quanti interessati segnaliamo che il prossimo incontro si terrà il 26 settembre 2025, dalle ore 11.00 alle ore 12.00.
Di seguito il seguente link per seguire evento:
Microsoft Teams
Join the meeting now
Meeting ID: 371 477 568 723 1
Passcode: Y8tj7Gi2
Per eventuali richieste o quesiti, potete rivolgerVi a e.perrotta@fise.org.
Regione Lombardia ha coinvolto il Tavolo Plastiche dell’Osservatorio regionale dell’Osservatorio per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica, a cui partecipa anche Assoambiente, per informare in merito all’avvio dell’iniziativa Faster (FinanzA SosTenibile per le filierE lombaRde).
L’obiettivo è quello di esplorare nuove modalità per promuovere la transizione sostenibile delle imprese lombarde attraverso un approccio specifico per filiera, focalizzandoci in particolare su edilizia, tessile e plastica. Focus iniziale del progetto: settore plastica. Attese candidature.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/338/SAEC-FIN/PE del 19.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Regione Lombardia ha coinvolto il Tavolo Plastiche dell’Osservatorio regionale dell’Osservatorio per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica, a cui partecipa anche Assoambiente, per informare in merito all’avvio dell’iniziativa Faster (FinanzA SosTenibile per le filierE lombaRde) con il supporto di Finlombarda e alcuni stakeholder territoriali all’interno del tavolo “Cultura della sostenibilità – Finanza sostenibile” (in allegato la sintesi dell’iniziativa).
L’obiettivo è quello di esplorare nuove modalità per promuovere la transizione sostenibile delle imprese lombarde attraverso un approccio specifico per filiera, focalizzandoci in particolare su edilizia, tessile e plastica.
Regione intende partire in primo per strutturare il lavoro relativo al settore plastica ed in particolare ci è stato chiesto di raccogliere le candidature di imprese lombarde che desiderano partecipare a questa iniziativa.
Per quanti interessati siamo quindi a chiedere di inviarci propria manifestazione di interesse al progetto e quindi disponibilità alla sperimentazione, scrivendo a e.perrotta@fise.org entro (e non oltre) il prossimo 26 settembre 2025 al fine di poter fornire riscontro alla Regione Lombardia in tempi utili.
Per ulteriori informazioni si rimanda al draft sintesi dell’iniziativa, in allegato.
Il MASE ha risposto ad un interpello avanzato da Confindustria relativo all’applicazione e gestione del contributo ambientale per gli PFU, come disciplinato dal DM 182/2019, nel caso di cessione di ramo d’azienda tra due società importatrici/produttrici aderenti a diverse forme associate di gestione.
Nella sua risposta il Ministero sottolinea come il contributo ambientale funzionale alla copertura dei costi legati alla gestione del fine vita degli pneumatici immessi sul mercato nell'anno solare precedente va versato "al momento dell'immissione sul mercato" da parte del produttore o importatore che ha effettuato tale immissione.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/337/SAEC-GIU/CS del 19.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il MASE ha risposto ad un interpello avanzato da Confindustria relativo all’applicazione e gestione del contributo ambientale per gli PFU, come disciplinato dal DM 182/2019, nel caso di cessione di ramo d’azienda tra due società importatrici/produttrici aderenti a diverse forme associate di gestione.
Nella sua risposta il Ministero sottolinea come il contributo ambientale funzionale alla copertura dei costi legati alla gestione del fine vita degli pneumatici immessi sul mercato nell'anno solare precedente va versato "al momento dell'immissione sul mercato" da parte del produttore o importatore che ha effettuato tale immissione. Pertanto cedere il ramo d'azienda che si occupa della vendita degli pneumatici non equivale, ai fini dell'applicazione del contributo ambientale per la gestione dei PFU, a immettere sul mercato gli pneumatici. L’immissione sul mercato degli pneumatici ed il trasferimento degli pneumatici dal magazzino attraverso la cessione del ramo d'azienda, secondo la risposta del MATTM, "avvengono in momenti temporalmente differenti".
Infine viene sottolineato che il concetto di "immissione sul mercato" stabilito dal Dm 182/2019, pur restringendo l'ambito geografico rispetto alle regole Ue sulla vigilanza del mercato e la conformità dei prodotti, non ne muta il senso primario "riferibile al momento preciso della prima messa a disposizione sul mercato di riferimento".
Per maggiori approfondimenti si rinvia alla domanda di interpello e alla risposta del MASE.
La Commissione ha predisposto una sintesi in merito alle risultanze della consultazione conclusasi lo scorso luglio in merito alla revisione del EU ETS per il trasporto marittimo, il trasporto aereo, gli impianti fissi, tra cui gli impianti di gestione rifiuti (incenerimento RU), e riserva stabilizzatrice del mercato (MSR) delle quote CO2, nell’ambito della quale ha partecipato anche Assoambiente.
Per quanto riguarda l’eventuale inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nel sistema ETS, si registra un 51% favorevole ed un 36,4% contrario.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/336/SAEC-EUR/PE del 19.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Lo scorso 8 luglio si è conclusa la consultazione avviata dalla Commissione europea sulla revisione del EU ETS per il trasporto marittimo, il trasporto aereo, gli impianti fissi, tra cui gli impianti di gestione rifiuti (incenerimento RU), e riserva stabilizzatrice del mercato (MSR) delle quote CO2 (v. circolare Assoambiente n. 163/2025), nell’ambito della quale ha partecipato anche Assoambiente con FEAD.
La Commissione ha predisposto una sintesi delle risultanze di tale indagine (v. Allegato 1), un'analisi più completa delle risposte sarà fornita nella valutazione d'impatto. A riguardo:
Per quanto riguarda l’eventuale inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nel sistema ETS, si registra un 51% favorevole ed un 36,4% contrario. Molto più variegato il riscontro sulla possibile inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti pericolosi.
Sempre in materia informiamo che nel corso dell’ultimo incontro FEAD, è stato illustrato uno Studio PWC commissionato da DWMA (l’Associazione olandese in FEAD) su ‘Consequences of Dutch tax measures for the competitive position of the waste processing sector’, che ad ogni buon fine riportiamo in allegato (v. Allegato 2).
Nel rimanere a disposizione per ogni informazione, rimandiamo a successive comunicazioni per ulteriori aggiornamenti.