Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 235 del 29 settembre 2025.
Buona lettura.
Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 26 settembre 2025 è stata pubblicata la Direttiva 2025/1892 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti.
La nuova direttiva riguarda la gestione dei rifiuti tessili e di quelli organici andando ad inserire nuovi e più stringenti obblighi per gli operatori di entrambi i settori. Gli Stati membri avranno tempo fino al 17 giugno 2027 per recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/346/SAEC-EUR/CS del 26.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Pubblicata la Direttiva 2025/1892 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti tessili e dei rifiuti organici andando ad inserire nuovi e più stringenti obblighi per gli operatori di entrambi i settori (GUUE del 26 settembre 2025).
La Direttiva dispone:
Il provvedimento prevede anche la definizione della governance dei sistemi collettivi della responsabilità estesa che per conto dei produttori aderenti adempiono gli obblighi di legge in materia. Viene stabilito che tutti i soggetti interessati, non solo i produttori, dovranno essere coinvolti nelle decisioni, tra questi gli operatori del servizio di gestione integrata dei rifiuti pubblici e privati, gli Enti locali, le aziende del riutilizzo e della preparazione per il riutilizzo e le imprese sociali. Viene inoltre previsto che tra i soggetti interessati agli obblighi EPR ci siano anche le microimprese, anche se con semplificazioni e con impegni che partiranno gradualmente.
Gli Stati membri avranno tempo fino al 17 giugno 2027 per recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali. A tale proposito si ricorda che il MASE, anche sulla base delle indicazioni riportate nella bozza di direttiva che fino ad oggi stava circolando, ha finalizzato una bozza di decreto che istituisce un regime EPR per il settore tessile. Assoambiente, unitamente ad UNIRAU, sta partecipando attivamente ai lavori del MASE su questo argomento.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della direttiva in allegato.
GreenReport
Il 25 settembre l’Aula Senato ha approvato il ddl di conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 che è passato quindi in Commissione Giustizia della Camera per inizio esame. Ricordiamo che il DL 116/2025, in vigore dallo scorso 9 agosto 2025, dovrà essere convertito in legge entro il 7 ottobre 2025.
Il testo approvato in Senato reintroduce per alcune fattispecie l’alternativa della pena dell’ammenda o dell’arresto.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/345/SAEC-NOT/PE del 26.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La Commissione Giustizia del Senato ha concluso nel tardo pomeriggio dello scorso 24 settembre l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi(AS. 1625).
Il decreto-legge, come evidenziato nella precedente comunicazione (v. circolare Assoambiente n. 313/2025) interviene su diversi provvedimenti tra cui il D.lgs. n. 152/2006 (Codice ambiente), il Regio Decreto n. 1398/1930 (Codice penale), il D.lgs. n. 159/2011 (Codice leggi antimafia), il D.lgs. n. 231/2001 (Responsabilità amministrativa Enti e società) e il D.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada) modificando sostanzialmente il quadro sanzionatorio per alcune fattispecie.
In fase di esame del provvedimento presso la Commissione Giustizia del Senato, l’Associazione si è attivata presso il MASE e il Ministero della Giustizia, oltre che a livello parlamentare, per evidenziare quanto l’intervento normativo andasse a inasprire, sostanzialmente, tutte le pene connesse ai reati ambientali anche quelle relative a violazioni di minima entità, trasformando, tra l’altro, in delitto mere violazioni di carattere formale e prevedendo un ventaglio di sanzioni accessorie quali confisca dei mezzi, sospensione della patente o del veicolo, interdizione dalle attività, cancellazione dall’Albo gestori ambientali. In allegato nota Assoambiente (v. Allegato 1).
Al contempo, unitamente ad Utilitalia, sono stati predisposti alcuni emendamenti (gran parte approvati seppur rielaborati) – in particolare per gli articoli richiamati del D.lgs. n. 152/2006 - per cercare di propone di graduare l’entità della sanzione all’effettivo potenziale offensivo della condotta rispetto al bene tutelato dalla norma. In allegato schema a colonne con disposizioni D.lgs. n 152/2006 e modifiche apportate dal DL 116/2025 e testo approvato in Aula Senato (v. Allegato 2).
Il 25 settembre l’Aula Senato ha approvato provvedimento che è passato quindi in Commissione Giustizia della Camera per inizio esame del ddl (AC. 2623) ed è atteso in Aula il prossimo 30 settembre.
Ricordiamo che il DL 116/2025, in vigore dallo scorso dovrà essere convertito entro il 7 ottobre 2025.
Si rimanda a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in merito all’iter di conversione in legge del provvedimento.
Dal 21 al 23 ottobre 2025 si terrà l’Environmental Intensive School Waste Management (in live streaming), un percorso operativo full immersion di alta formazione, sviluppato su tre mattine consecutive, più un webinar di aggiornamento.
Questa edizione è dedicate prevalentemente a professionisti della gestione ambientale e riguarderà in particolare le seguenti tematiche:
• Waste Management
• Permitting management
• Tecnico Ambientale
In allegato programma e modulo iscrizione.
Il prossimo 9 ottobre 2025 (ore 17.30-20.00) SDA Bocconi, in collaborazione con Omnisyst, ha organizzato un evento a numero chiuso in cui saranno presentati i risultati di una ricerca scientifica condotta da Bocconi School of Management sull’integrazione tra decarbonizzazione ed economia circolare, con un focus sulla gestione circolare dei residui industriali.
All’evento saranno presenti alcuni dei principali attori del settore, da Chicco Testa, Presidente di Assoambiente, a Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile presso Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Lo studio approfondisce il contesto normativo, le tecnologie digitali (tracciabilità, AI, Blockchain, IoT) e i benefici ambientali ed economici, attraverso casi studio e analisi settoriali.
Per quanti interessati a partecipare segnaliamo di seguito il link per l’iscrizione (uno dedicato in particolare ai soci Assoambiente):
L'evento di premiazione dei Vincitori del “PIMBY Green 2025” si è tenuto a Roma il 12 settembre a “La Lanterna Rome”, prestigiosa location romana che ha accolto i numerosi Ospiti coinvolti dall'Associazione per la serata di gala.
Sul palco il Presidente Testa affiancato da Ilaria d'Amico per la premiazione degli 8 Vincitori:
Il Premio “Comunicazione e Giornalismo” è stato assegnato alla giornalista del Sole 24 Ore Sissi Bellomo per la sua attività di informazione sempre puntuale e basata su numeri e dati verificati, che spesso approfondisce tematiche energetiche e inerenti le sfide che attendono il nostro Paese.
Si ringrazia per il sostegno: SYSTEMA AMBIENTE, ERION, OMNYSIST e UNISALUTE. Anche per questa edizione l’iniziativa ASSOAMBIENTE ha ottenuto il Patrocinio di ANCI.
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Pubblicate le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del primo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRi organizzato da Ecocerved e rivolto ai produttori di software che si è tenuto il 17 settembre scorso ed ha riguardato la presentazione della guida tecnica alla struttura del FIR Digitale. Oggi è programmato il secondo evento relativo a “Interoperabilità mediante App mobile e firma remota RENTRI”.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/244/SAEC-NOT/LE del 25.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Pubblicate oggi le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del primo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRI organizzato da Ecocerved e rivolto ai produttori di software che si è tenuto il 17 settembre scorso.
La documentazione, relativa alla prima sessione formativa, che ha riguardato la presentazione della guida tecnica alla struttura del FIR Digitale, è ora disponibile sul portale https://demoapi.rentri.gov.it/docs?page=supporto-eventi.
Sarà nostra cura, come di consueto, tenerVi aggiornati sulla pubblicazione della documentazione relativa ai successivi eventi di formazione che, (come anticipato con nostra circolare associativa n. 323/2025), sono previsti per:
giovedì 25 Settembre 2025 dalle 14:30 alle 16:00
Interoperabilità mediante App mobile e firma remota RENTRi
mercoledì 15 Ottobre 2025 dalle 14:30 alle 16:00
Le API del FIR digitale
La terza Sezione penale della Corte di Cassazione si è espressa, nell'ambito di un procedimento penale a carico dei vertici di un Consorzio di Comuni costituito per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue, sulla legittimità della delega relativamente alla materia ambientale.
La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità degli imputati per aver omesso di controllare l'operato della società a cui era stato delegato il compito di gestire, controllare e manutenere gli impianti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/343/SAEC-GIU/CS del 25.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La terza Sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza 25902/2025, si è espressa, nell'ambito di un procedimento penale a carico dei vertici di un Consorzio di Comuni costituito per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue, sulla legittimità della delega relativamente alla materia ambientale.
La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità degli imputati per aver omesso di controllare l'operato della società a cui era stato delegato il compito di gestire, controllare e manutenere gli impianti. La mancata manutenzione aveva infatti determinato il verificarsi di numerosi sversamenti di reflui non trattati con conseguente inquinamento di suolo e acque.
La Corte di Cassazione, nelle sue motivazioni, ha sottolineato che la delega di funzioni, che consiste nel trasferimento a terzi della "gestione operativa" degli impianti, non priva il delegante del dovere di vigilare e controllare che il delegato usi correttamente la delega. Tanto più che nella vicenda la società incaricata della manutenzione non aveva autonomo potere di spesa e quindi non era in grado di far fronte a tutti i compiti delegati. Pertanto il Consorzio delegante è stato ritenuto direttamente responsabile delle prescrizioni ambientali violate.
Viene quindi chiarito che la delega è legittima solo se:
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della sentenza in allegato.
Con il Decreto 11 settembre 2025 il MASE ha aggiornato l’allegato 1 del DM 5 agosto 2024, recante i criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (cd. CAM Strade).
L’intervento recepisce le diverse criticità e refusi, emersi in fase di applicazione del CAM strade, riscontrati e segnalati da stazioni appaltanti e operatori del settore.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/342/SAEC-NOT/CS del 25.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con il Decreto 11 settembre 2025 (G.U. del 23 settembre 2025, n. 221) il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato l’allegato 1 del DM 5 agosto 2024, recante i criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (cd. CAM Strade).
L’intervento recepisce le diverse criticità e refusi, emersi in fase di applicazione del CAM strade, riscontrati e segnalati da stazioni appaltanti e operatori del settore. Obiettivo delle modifiche è quello di migliorare l’efficacia del CAM strade per promuovere l’economia circolare nella realizzazione delle infrastrutture viarie.
Il decreto prevede infine che le disposizioni in esso contenute siano applicabili anche ai procedimenti in corso alla data della sua entrata in vigore, il 24 settembre 2025. Viene poi specificato quali sono i procedimenti da considerarsi in corso.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo del decreto in allegato.
L’organizzazione Sindacato Intercategoriale COBAS ha proclamato una giornata di sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per il giorno venerdì 3 ottobre p.v.
Le motivazioni, come di consueto in tali casi, sono di natura politica generale, e nello specifico riguardano le tensioni belliche internazionali relative al territorio di Gaza.
L’organizzazione ha dichiarato di garantire i servizi minimi essenziali.
In data 18 settembre 2025 è stato effettuato un rilascio che ha interessato diverse aree della piattaforma RENTRi; in particolare le funzionalità rilasciate, di specifico interesse dei gestori, riguardano: AREA SERVIZI PER L’INTEROPERABILITÀ; AREA RISERVATA OPERATORI; APP RENTRI FIR Digitale.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/340/SAEC-NOT/LE del 23.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
In data 18 settembre 2025 è stato effettuato un rilascio che ha interessato diverse aree della piattaforma RENTRi; in particolare le funzionalità rilasciate, di specifico interesse dei gestori, riguardano:
In sintesi esse riguardano sostanzialmente gli aspetti di seguito menzionati, suddivisi per aree:
1. AREA SERVIZI PER L’INTEROPERABILITÀ
2. AREA RISERVATA OPERATORI
3. APP RENTRi FIR Digitale
Le novità sono riportate sia nella sezione news che nella sezione dedicata del portale https://www.rentri.gov.it/aggiornamenti.
Cogliamo l’occasione per segnalare che a breve saranno pubblicate sul sito www.rentri.gov.it le slide relative ai contenuti illustrati nell’ambito del primo evento di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRI organizzati da Ecocerved e rivolti ai produttori di software, tenutosi il 17 settembre scorso (per la calendarizzazione dei prossimi eventi cfr. circolare associativa n. 323/2025).
Il prossimo appuntamento mensile organizzato da FEAD per un aggiornamento sui principali dossier europei di interesse si terrà il 26 settembre 2025 ore 11.00. Il link è riportato nella circolare Assoambiente.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/339/SAEC-EUR/PE del 23.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
FEAD organizza mensilmente un incontro via web della durata di un’ora in cui vengono sintetizzate le principali tematiche in corso di esame a livello europeo, che interessano in particolare la gestione dei rifiuti e la Circular Economy.
Per quanti interessati segnaliamo che il prossimo incontro si terrà il 26 settembre 2025, dalle ore 11.00 alle ore 12.00.
Di seguito il seguente link per seguire evento:
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Meeting ID: 371 477 568 723 1
Passcode: Y8tj7Gi2
Per eventuali richieste o quesiti, potete rivolgerVi a e.perrotta@fise.org.
Regione Lombardia ha coinvolto il Tavolo Plastiche dell’Osservatorio regionale dell’Osservatorio per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica, a cui partecipa anche Assoambiente, per informare in merito all’avvio dell’iniziativa Faster (FinanzA SosTenibile per le filierE lombaRde).
L’obiettivo è quello di esplorare nuove modalità per promuovere la transizione sostenibile delle imprese lombarde attraverso un approccio specifico per filiera, focalizzandoci in particolare su edilizia, tessile e plastica. Focus iniziale del progetto: settore plastica. Attese candidature.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/338/SAEC-FIN/PE del 19.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Regione Lombardia ha coinvolto il Tavolo Plastiche dell’Osservatorio regionale dell’Osservatorio per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica, a cui partecipa anche Assoambiente, per informare in merito all’avvio dell’iniziativa Faster (FinanzA SosTenibile per le filierE lombaRde) con il supporto di Finlombarda e alcuni stakeholder territoriali all’interno del tavolo “Cultura della sostenibilità – Finanza sostenibile” (in allegato la sintesi dell’iniziativa).
L’obiettivo è quello di esplorare nuove modalità per promuovere la transizione sostenibile delle imprese lombarde attraverso un approccio specifico per filiera, focalizzandoci in particolare su edilizia, tessile e plastica.
Regione intende partire in primo per strutturare il lavoro relativo al settore plastica ed in particolare ci è stato chiesto di raccogliere le candidature di imprese lombarde che desiderano partecipare a questa iniziativa.
Per quanti interessati siamo quindi a chiedere di inviarci propria manifestazione di interesse al progetto e quindi disponibilità alla sperimentazione, scrivendo a e.perrotta@fise.org entro (e non oltre) il prossimo 26 settembre 2025 al fine di poter fornire riscontro alla Regione Lombardia in tempi utili.
Per ulteriori informazioni si rimanda al draft sintesi dell’iniziativa, in allegato.
Il MASE ha risposto ad un interpello avanzato da Confindustria relativo all’applicazione e gestione del contributo ambientale per gli PFU, come disciplinato dal DM 182/2019, nel caso di cessione di ramo d’azienda tra due società importatrici/produttrici aderenti a diverse forme associate di gestione.
Nella sua risposta il Ministero sottolinea come il contributo ambientale funzionale alla copertura dei costi legati alla gestione del fine vita degli pneumatici immessi sul mercato nell'anno solare precedente va versato "al momento dell'immissione sul mercato" da parte del produttore o importatore che ha effettuato tale immissione.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/337/SAEC-GIU/CS del 19.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il MASE ha risposto ad un interpello avanzato da Confindustria relativo all’applicazione e gestione del contributo ambientale per gli PFU, come disciplinato dal DM 182/2019, nel caso di cessione di ramo d’azienda tra due società importatrici/produttrici aderenti a diverse forme associate di gestione.
Nella sua risposta il Ministero sottolinea come il contributo ambientale funzionale alla copertura dei costi legati alla gestione del fine vita degli pneumatici immessi sul mercato nell'anno solare precedente va versato "al momento dell'immissione sul mercato" da parte del produttore o importatore che ha effettuato tale immissione. Pertanto cedere il ramo d'azienda che si occupa della vendita degli pneumatici non equivale, ai fini dell'applicazione del contributo ambientale per la gestione dei PFU, a immettere sul mercato gli pneumatici. L’immissione sul mercato degli pneumatici ed il trasferimento degli pneumatici dal magazzino attraverso la cessione del ramo d'azienda, secondo la risposta del MATTM, "avvengono in momenti temporalmente differenti".
Infine viene sottolineato che il concetto di "immissione sul mercato" stabilito dal Dm 182/2019, pur restringendo l'ambito geografico rispetto alle regole Ue sulla vigilanza del mercato e la conformità dei prodotti, non ne muta il senso primario "riferibile al momento preciso della prima messa a disposizione sul mercato di riferimento".
Per maggiori approfondimenti si rinvia alla domanda di interpello e alla risposta del MASE.
La Commissione ha predisposto una sintesi in merito alle risultanze della consultazione conclusasi lo scorso luglio in merito alla revisione del EU ETS per il trasporto marittimo, il trasporto aereo, gli impianti fissi, tra cui gli impianti di gestione rifiuti (incenerimento RU), e riserva stabilizzatrice del mercato (MSR) delle quote CO2, nell’ambito della quale ha partecipato anche Assoambiente.
Per quanto riguarda l’eventuale inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nel sistema ETS, si registra un 51% favorevole ed un 36,4% contrario.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/336/SAEC-EUR/PE del 19.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Lo scorso 8 luglio si è conclusa la consultazione avviata dalla Commissione europea sulla revisione del EU ETS per il trasporto marittimo, il trasporto aereo, gli impianti fissi, tra cui gli impianti di gestione rifiuti (incenerimento RU), e riserva stabilizzatrice del mercato (MSR) delle quote CO2 (v. circolare Assoambiente n. 163/2025), nell’ambito della quale ha partecipato anche Assoambiente con FEAD.
La Commissione ha predisposto una sintesi delle risultanze di tale indagine (v. Allegato 1), un'analisi più completa delle risposte sarà fornita nella valutazione d'impatto. A riguardo:
Per quanto riguarda l’eventuale inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nel sistema ETS, si registra un 51% favorevole ed un 36,4% contrario. Molto più variegato il riscontro sulla possibile inclusione degli impianti di incenerimento dei rifiuti pericolosi.
Sempre in materia informiamo che nel corso dell’ultimo incontro FEAD, è stato illustrato uno Studio PWC commissionato da DWMA (l’Associazione olandese in FEAD) su ‘Consequences of Dutch tax measures for the competitive position of the waste processing sector’, che ad ogni buon fine riportiamo in allegato (v. Allegato 2).
Nel rimanere a disposizione per ogni informazione, rimandiamo a successive comunicazioni per ulteriori aggiornamenti.
Dal 1 ottobre al 10 dicembre 2025, in live streaming, si terrà il Master executive HSE Manager, Responsabili Ambientali – TuttoAmbiente.it.
Il Master offre ai partecipanti l’opportunità di formarsi, aggiornarsi ed orientarsi su tutti gli aspetti normativi, tecnici e gestionali affrontati dall’HSE manager, dal responsabile ed il consulente ambientale, che sono alcune delle più rilevanti e ricercate figure professionali nella gestione ambientale.
In particolare vuole formare gli esperti della “E” sul terreno della gestione ambientale aziendale, spesso provenienti da esperienze in materia di sicurezza sul lavoro (RSPP, ASPP).
Previsto sconto per i soci Assoambiente.
In allegato la brochure del Master.
E’ in vigore dal 9 agosto scorso la legge in oggetto, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio 2025.
(Di seguito il link:
Essa assume rilevanza, per quanto di interesse in questa sede, in modo particolare per due temi:
Gli articoli di interesse, per quanto citato, sono i primi due.
L’articolo 1 consente ai lavoratori affetti da malattie oncologiche, o che comunque comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74 per cento, di richiedere un periodo di congedo non retribuito, continuativo o frazionato, non superiore a ventiquattro mesi.
Durante il periodo di congedo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa; la fruizione del congedo decorre dall'esaurimento degli altri periodi di assenza giustificata, con o senza retribuzione, spettanti al dipendente a qualunque titolo. Sembrerebbe pertanto aggiungersi a periodi di comporto e aspettativa previsti dalla contrattazione collettiva.
Come di consueto, esso non è computato nell'anzianità di servizio né ai fini previdenziali. Lo scopo della norma è evidente, garantire cioè a lavoratori affetti da patologie particolarmente gravi di poter disporre di un periodo di conservazione del posto più ampio, per quanto privo di sostegno economico, rispetto a lavoratori affetti da malattie di minore gravità.
La legge fa salve le disposizioni più favorevoli previste dalla contrattazione collettiva o dalla disciplina applicabile al rapporto di lavoro.
A tale proposito, fermo rimanendo quanto sopra anticipato in tema di eventuale sommatoria di aspettative e congedo, è meritevole di approfondimento la sovrapposizione tra le nuove norme di legge e quanto oggi previsto nel CCNL 18 maggio 2022, articolo 43, paragrafi “B” e “D”, con particolare riguardo, per l’appunto, al riconoscimento di periodi di comporto in misura variabile, collegata alla gravità delle patologie.
L’articolo 1, quarto comma, della legge n. 106 introduce un ulteriore criterio di priorità per il lavoratore ad accedere, una volta terminato il periodo di congedo, allo svolgimento della prestazione con modalità di lavoro agile, ovviamente qualora la prestazione lavorativa lo consenta (criterio che va ad aggiungersi, sovrapponendosi in parte, a quelli previsti dall’articolo 18, comma 3-bis della legge n. 81/2017 come modificata dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 105/2022).
***
L’articolo 2 della legge prevede inoltre, in favore dei soggetti di cui all’articolo 1, con l’aggiunta di coloro che risultino affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, il diritto di fruire, in aggiunta alle tutele previste dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, di ulteriori dieci ore annue di permesso da utilizzare per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche nonché cure mediche frequenti.
Il trattamento economico per tali permessi è quello previsto per il caso di malattia, ai sensi di legge e di CCNL (indennità anticipata dalle aziende e recuperata tramite conguaglio contributivo), oltre alla copertura figurativa.
Tali permessi sono riconosciuti anche ai dipendenti con figlio minorenne che si trovi nella medesima situazione.
Il diritto ai permessi di cui all’articolo 2 della legge decorre dall’1 gennaio p.v.
Lo scorso 12 settembre si è tenuta l’Assemblea annuale di Assoambiente nell’ambito della quale, oltre agli aggiornamenti sulle tante attività associative, è stato approvato il Bilancio di Esercizio 2024.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/334/SAEC-COM/PE del 18.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Lo scorso 12 settembre si è tenuta l’Assemblea annuale di Assoambiente nell’ambito della quale, oltre agli aggiornamenti sulle tante attività associative, è stato approvato il Bilancio di Esercizio 2024.
In allegato la Relazione del Presidente Testa.
Segnaliamo che nell’area riservata ai soci del sito web di Assoambiente (www.assoambiente.org/sezione APPROFONDIMENTI) è disponibile il nuovo numero di Assoambiente informa (n. 3/2025).
Nel rimandare a successive comunicazioni per ogni aggiornamento, rimaniamo a disposizione per ogni informazione.
Pubblichiamo il N.3 del 2025 di “ASSOAMBIENTE INFORMA” - Aggiornamento attività associativa di Assoambiente“: i dettagli sui principali temi in esame, i provvedimenti legislativi in discussione a livello parlamentare e gli eventi di possibile interesse.
Buona lettura
Alternativa Sostenibile, Quale Energia, New Media Press
QDS
Alla luce dell'imminente revisione della Direttiva RAEE e della definizione del nuovo Circular Economy Act con focus sui RAEE, EURIC ha predisposto una bozza di Manifesto per posizionarsi nel dibattito in corso e impiegarlo nel confronto con le Istituzioni europee al fine di far conoscere il settore dal punto di vista delle imprese del trattamento.
Il documento prende spunto dai precedenti position paper e discussioni, nonché sui contributi trasmessi dagli associati EuRIC, tra cui ASSORAEE, con le risposte al questionario sulla revisione della direttiva RAEE. Il Manifesto si sostanzia nella richiesta di 5 misure chiave, che poi vengono dettagliate e approfondite, finalizzate a garantire un incremento della raccolta e del riciclo dei RAEE in Europa.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/333/SAEC-EUR/PE del 16.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Alla luce dell'imminente revisione della Direttiva RAEE e della definizione del nuovo Circular Economy Act con focus sui RAEE, EURIC ha predisposto una bozza di Manifesto per posizionarsi nel dibattito in corso e impiegarlo nel confronto con le Istituzioni europee al fine di far conoscere il settore dal punto di vista delle imprese del trattamento.
Il documento prende spunto dai precedenti position paper e discussioni, nonché sui contributi trasmessi dagli associati EuRIC, tra cui ASSORAEE, con le risposte al questionario sulla revisione della direttiva RAEE. Il Manifesto si sostanzia nella richiesta di 5 misure chiave, che poi vengono dettagliate e approfondite, finalizzate a garantire un incremento della raccolta e del riciclo dei RAEE in Europa:
Considerando la centralità che tale position paper avrà nelle future azioni di advocacy che saranno portate avanti da EuRIC a livello europeo, siamo a chiederVi di prendere visione di quanto contenuto nel documento e inviare a d.cesaretti@fise.org, entro il prossimo 30 settembre 2025, eventuali osservazioni, commenti e proposte di modifica. Sarà poi cura della struttura trasmetterle ad EuRIC di modo che possano essere prese in considerazione per modificare la bozza, la cui pubblicazione è prevista per la fine del mese di ottobre.
Per maggiori informazioni si rimanda al testo della bozza di manifesto in allegato.
Con decreto 21 luglio 2025 il MASE ha aggiornato la disciplina dei certificati bianchi (art. 7 del D.lgs. 30 maggio 2008, n. 115) determinando gli obiettivi e gli obblighi quantitativi nazionali di risparmio energetico negli usi finali per il periodo 2025-2030 da conseguire attraverso il meccanismo dei certificati bianchi, definendo la disciplina generale del meccanismo per il rilascio dei certificati bianchi e introducendo modalità alternative o aggiuntive per l’attribuzione dei benefici funzionali al raggiungimento degli obiettivi.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/332/SAEC-ENE/PE del 15.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con decreto 21 luglio 2025 il MASE ha aggiornato la disciplina dei certificati bianchi (art. 7 del D.lgs. 30 maggio 2008, n. 115) determinando gli obiettivi e gli obblighi quantitativi nazionali di risparmio energetico negli usi finali per il periodo 2025-2030 da conseguire attraverso il meccanismo dei certificati bianchi, definendo la disciplina generale del meccanismo per il rilascio dei certificati bianchi e introducendo modalità alternative o aggiuntive per l’attribuzione dei benefici funzionali al raggiungimento degli obiettivi.
Ricordiamo che gli obblighi riguardano, tra i tanti, anche i soggetti pubblici o privati che, per tutta la durata della vita utile del progetto (art. 6, c. 1, lett. c))
Il meccanismo viene adesso riallineato agli obiettivi del PNIEC 2024 e all’orizzonte 2030, fornendo un quadro unitario per quanto riguarda:
Per ulteriori dettagli si rimanda al decreto in allegato.
Con Comunicato sulla G.U. è stata data notizia della pubblicazione di due provvedimenti sul sito del MASE relativi al tema del FERX Transitorio: il DM n. 220/2025 recante Modifiche al decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 30 dicembre 2024 che ha introdotto con un nuovo articolo 5-bis, il principio del “Made in Ue” nell’asta che punta a mettere a gara 1,6 GW di FV e il decreto direttoriale n. 34/2025 mediante il quale il MASE ha aggiornato nuovamente le Regole operative per accedere agli incentivi del DM 30 dicembre 2024.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/331/SAEC-ENE/NA del 15.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con Comunicato sulla G.U. n. 208 dell’8 settembre 2025 è stata data notizia della pubblicazione di due provvedimenti sul sito del MASE relativi al tema del FERX Transitorio (v. circolare 187/2025).
Le nuove regole integrano e sostituiscono le regole operative per la partecipazione alle procedure competitive approvate con decreto direttoriale del MASE del 18 giugno 2025 n. 19.
Link all’Allegato 1 contenente le regole operative aggiornate al 7 agosto 2025
Link all’Allegato 2 contenente gli allegati delle regole operative.
La Corte di Cassazione, terza sezione penale, con la sentenza n. 27669/2025 è espressa in materia di responsabilità amministrativa degli enti per reati ambientali.
La Corte ha analizzato il caso della gestione di una cava e all'accumulo di materiali che, secondo l'accusa, aveva trasformato l'area in una discarica abusiva e ribadisce principi consolidati sul reato di discarica non autorizzata, sulla sua natura permanente e sull'estensione al Sistema 231 delle conseguenze patrimoniali derivanti dalla confisca del profitto.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/330/SAEC-GIU/NA del 15.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
La terza Sezione penale della Corte di Cassazione penale, con la sentenza 27669/2025 è espressa in materia di responsabilità amministrativa degli enti per reati ambientali. La Sentenza riguarda il caso della gestione di una cava e all'accumulo di materiali che, secondo l'accusa, aveva trasformato l'area in una discarica abusiva e ribadisce principi consolidati sul reato di discarica non autorizzata, sulla sua natura permanente e sull'estensione al Sistema 231 delle conseguenze patrimoniali derivanti dalla confisca del profitto.
La vicenda nasce da un procedimento penale instaurato nei confronti di una società concessionaria di un'attività estrattiva. Le autorità di controllo avevano accertato che, in un lotto della cava, erano stati depositati consistenti quantitativi di materiali inerti e residui di lavorazione. Tale accumulo avveniva in violazione delle prescrizioni contenute nel progetto autorizzato, che imponeva il progressivo ripristino ambientale dei singoli lotti una volta esaurita l'attività di escavazione. La mancata osservanza di queste prescrizioni determinava, a giudizio dell'accusa e poi dei giudici di merito, la trasformazione dell'area.
Tre sono gli aspetti principali su cui la Suprema corte si sofferma:
Si rinvia per maggiori approfondimenti al testo della Sentenza in allegato alla presente.
Gazzetta del Sud, La Sicilia, Giornale di Sicilia, la Repubblica, Italianotizia24, La Stampa, Teleborsa, Il Sicilia, EntiLocali, ProtectaWeb, Teleambiente, Sicily Mag, E-cology
Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, la Repubblica, La Stampa, ANSA, Adn Kronos, Teleborsa, Ricicla News, Staffetta Quotidiana, Quotidiano Energia, Borsa Italia, Tiscali Ambiente, Catania Today, Il Quotidiano di Sicilia, il Giornale di Sicilia, Il Secolo xix, Adriaeco, Blog Sicilia, Sicilia on press, Canale Energia, Comunicazione Italiana
Lunedì 15 settembre, alle 11:00, ANCI - tramite la struttura Tecnica Anci-CONAI - e CONAI, realizzeranno un webinar per la presentazione del Bando di Comunicazione Locale previsto nell'Accordo Quadro vigente e approvato nel corso dell’ultimo Comitato di Coordinamento Anci Conai.
Di seguito il link del sito Anci in cui troverete la pubblicazione della notizia e per la partecipazione.
Saranno consegnati questa sera nel corso di un evento a Roma i Premi “PIMBY (Please In My Back Yard) Green 2025”, promossi da ASSOAMBIENTE, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche.
“La nostra iniziativa valorizza ogni anno la cultura del fare premiando l’impegno di enti pubblici e imprese nel realizzare opere e iniziative di pubblica utilità, in contrasto con la sindrome NIMBY (Not In My Back Yard), che spesso immobilizza il nostro Paese in diversi settori. Un approccio in grado di generare valore e occupazione nelle comunità in cui si insedia l’opera, contribuendo allo sviluppo e alla transizione ecologica del nostro Paese. Il nostro Premio racconta un’Italia che cresce e avanza, superando le opposizioni pregiudiziali.”, ha evidenziato il Presidente ASSOAMBIENTE Chicco Testa.
Sono otto i riconoscimenti che saranno assegnati in tre categorie nel corso dell’evento serale che sarà moderato dalla conduttrice e giornalista Ilaria D’Amico: progettazione e realizzazione di infrastrutture strategiche per i territori e impianti industriali tecnologicamente avanzati; confronto, dialogo e partecipazione per creare coinvolgimento positivo e responsabile nei cittadini; pubblicazione di articoli che contribuiscono a diffondere un'informazione trasparente volta a contenere il fenomeno dell'opposizione aprioristica a qualsiasi opera. Queste le imprese e pubbliche amministrazioni premiate, le motivazioni e i protagonisti che ritireranno il riconoscimento:
Il Premio “Comunicazione e Giornalismo” sarà consegnato alla giornalista del Sole 24 Ore Sissi Bellomo per la sua attività di informazione sempre puntuale e basata su numeri e dati verificati, che spesso approfondisce tematiche energetiche e inerenti le sfide che attendono il nostro Paese.
L’evento di premiazione si terrà presso la prestigiosa location “La Lanterna Rome” nel corso della serata promossa dall’Associazione anche grazie al sostegno delle aziende partner Systema Ambiente, Erion, Omnysist, UNISALUTE.
Anche per questa edizione l’iniziativa ASSOAMBIENTE ha ottenuto il Patrocinio di ANCI.
La Regione Lombardia ha coinvolto nuovamente Assoambiente a segnalare criticità e richieste di integrazione nell’ambito del percorso di revisione della DGR n. 19461/2004 in materia di Garanzie Finanziarie che gli impianti di trattamento rifiuti devono prestare. La nuoba bozza di delibera tiene in parte conto delle proposte avanzate ma non tutti le criticità segnalate sono state accolte.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/329/SAEC-NOT/LE del 11.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Riprende l’interlocuzione con la Regione Lombardia impegnata nella revisione della normativa regionale sulle garanzie finanziarie (attualmente la D.G.R. n. 19461/2004) che, ai sensi dei commi 2 lett. e) e 11 lett. g) dell'art. 208 del D.lgs. n. 152/2006, gli impianti di trattamento rifiuti, ivi compresi quelli che operano in procedura semplificata (artt. 214 e 216 del D.lgs. n. 152/2006), sono tenuti a prestare alla Regione per svolgere le proprie attività.
La bozza di delibera ricevuta dalla Regione, che fa seguito sia ai contributi a suo tempo inviati da Assoambiente con la collaborazione dei suoi tecnici di riferimento, sia all’ultima interlocuzione che la nostra Associazione ha avuto con le rappresentanze regionali a maggio 2024, sembra, da una prima rapida analisi aver accolto solo in parte i contributi inviati tra cui non rientrano quelli relativi alla gestione post-operativa delle discariche che avevamo proposto come integrazione del paragrafo “Durata delle garanzie finanziarie”, né le riduzioni richieste con riferimento allo stoccaggio dei rifiuti urbani nell’ambito dell’Allegato C.
La Regione Lombardia, stante la portata del processo di revisione normativa ha avviato in questi giorni un ulteriore confronto con gli operatori (siano essi potenziali garanti che gestori di impianti) che, si ricorda, fa seguito sia a quello del dicembre 2021 a cui già l’Associazione con la collaborazione delle proprie aziende associate aveva partecipato inviando proposte, sia a quello dello scorso anno sopra menzionato.
Pertanto, sulla bozza di revisione aggiornata che si trasmette in allegato siamo a chiedere Vostri eventuali ulteriori contributi da inviare a c.leboffe@fise.org entro e non oltre il 24 settembre p.v. al fine di poter dare riscontro alla regione nei tempi richiesti.
Le proposte di modifica e/o integrazione potranno essere riportate direttamente sul file allegato, in modalità revisione, unitamente a sintetiche motivazioni giuridiche o tecniche di spiegazione.
Il JRC, l’Organo tecnico della Commissione europea, ha pubblicato uno Studio intitolato “Fate and Composition of Textile Waste from Italy, the Czech Republic and Romania” sulla gestione dei tessili dismessi in queste aree.
In particolare lo studio ha esaminato le caratteristiche, la riutilizzabilità e la riciclabilità dei rifiuti tessili post-consumo in Italia, Repubblica Ceca e Romania, sia raccolti separatamente che nei rifiuti urbani, lanciando l’allarme sulla preparazione degli Stati membri alle norme sulla raccolta dei tessuti.
Nell’ambito dello studio, i partner hanno raccolto 18 tonnellate di tessuti post-consumo provenienti dai rifiuti tra il 2023 e il 2024 che sono state poi analizzate. Lo studio si chiude con una serie di raccomandazioni da parte degli autori per migliorare la gestione di questo flusso di rifiuti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/328/SAEC-TEX/CS del 11.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il JRC, l’Organo tecnico della Commissione europea, ha pubblicato uno Studio intitolato “Fate and Composition of Textile Waste from Italy, the Czech Republic and Romania” sulla gestione dei tessili dismessi in queste aree. In particolare lo studio ha esaminato le caratteristiche, la riutilizzabilità e la riciclabilità dei rifiuti tessili post-consumo in Italia, Repubblica Ceca e Romania, sia raccolti separatamente che nei rifiuti urbani, lanciando l’allarme sulla preparazione degli Stati membri su questo tipo di raccolta.
Nell’ambito dello studio, i partner hanno raccolto 18 tonnellate di tessuti post-consumo provenienti dai rifiuti tra il 2023 e il 2024 che sono state poi analizzate. Dall’analisi è emerso che:
I dati dello studio confermano inoltre che i sistemi di raccolta intercettano solo una frazione dei rifiuti tessili post-consumo mentre grandi quantità finiscono ancora nel flusso dei rifiuti urbani misti.
Lo studio si chiude con una serie di raccomandazioni da parte degli autori che sottolineano come:
Infine viene evidenziato come nonostante l’elevato potenziale di riciclabilità di questo flusso i Paesi oggetto dell’analisi rischiano di subire gravi conseguenze se dovessero persistere infrastrutture limitate, incoerenze qualitative e instabilità del mercato che indeboliscono le ragioni economiche per un’espansione del riciclo tessile.
Per maggiori informazioni si rimanda allo Studio, in allegato.
L’organizzazione USB Lavoro Privato ha aderito allo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private proclamato dalla USB Confederale per il giorno lunedì 22 settembre p.v.
Le motivazioni, come di consueto in tali casi, sono di natura politica generale, e nello specifico riguardano le tensioni belliche internazionali relative al territorio di Gaza.
L’organizzazione ha dichiarato di garantire i servizi minimi essenziali.
Il Portale Siti Contaminati (PSC) è lo strumento informatico predisposto da Regione con il supporto di ARPA Lombardia e messo a disposizione di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nei procedimenti di bonifica.
La DGR n. XII/2669 del 2024, in attuazione della L.R. 3/2023, disciplina le modalità di gestione, accesso e utilizzo del Portale, la cui operatività è stata avviata a luglio 2024 e il cui utilizzo è divenuto obbligatorio a partire dal 1° luglio 2025 sia per l’avvio dei nuovi procedimenti che per la gestione dei procedimenti in corso.
A riguardo, la Scuola per l’Ambiente di ARPA Lombardia ha organizzato corsi di formazione su “Modalità di utilizzo del PORTALE SITI CONTAMINATI (PSC-AGISCO)” - 28 ottobre 2025 a Cremona e 11 novembre 2025 a Como.
Per entrambe le sedi è previsto anche il collegamento da remoto. La partecipazione all’iniziativa è gratuita ma per entrambi gli appuntamenti è previsto numero massimo di iscritti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/326/SAEC-SUO/PE del 10.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il Portale Siti Contaminati (PSC) è lo strumento informatico predisposto da Regione con il supporto di ARPA Lombardia e messo a disposizione di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nei procedimenti di bonifica. La DGR n. XII/2669 del 2024, in attuazione della L.R. 3/2023, disciplina le modalità di gestione, accesso e utilizzo del Portale, la cui operatività è stata avviata a luglio 2024 e il cui utilizzo è divenuto obbligatorio a partire dal 1° luglio 2025 sia per l’avvio dei nuovi procedimenti che per la gestione dei procedimenti in corso (v. da ultimo circolare Assoambiente n. 165/2025).
A riguardo, la Scuola per l’Ambiente di ARPA Lombardia ha organizzato corsi di formazione su “Modalità di utilizzo del PORTALE SITI CONTAMINATI (PSC-AGISCO)” rivolti anche liberi professionisti abilitati a operare su interventi di bonifica di siti contaminati ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 e altri tecnici che svolgono attività comportanti l’esecuzione di indagini ambientali a qualunque titolo realizzate.
Il corso si propone di illustrare le modalità di funzionamento del Portale a tutti i soggetti coinvolti nei procedimenti e di fornire le nozioni di base e le modalità operative per l’utilizzo del Sistema. Deve inoltre essere inteso come momento iniziale di un percorso di aggiornamento continuo che, attraverso successive sessioni, potrà garantire approfondimenti di natura tecnico/procedurale in relazione a modifiche normative, nuove funzionalità che verranno integrate nel Portale, ecc.
Dopo le edizioni svolte a maggio/giugno a Milano e Brescia, saranno realizzati ulteriori due momenti, a scelta:
Per entrambe le sedi è previsto anche il collegamento da remoto.
La docenza sarà a cura di personale esperto di ARPA Lombardia, con il contributo di Regione Lombardia.
La partecipazione all’iniziativa è gratuita ma per entrambi gli appuntamenti è previsto numero massimo di iscritti.
Per partecipare all’iniziativa è necessario iscriversi compilando il seguente modulo: https://forms.gle/SV1UmzAKB8b8oUra9 entro e non oltre il 17 ottobre 2025.
La Scuola invierà in tempo utile una conferma di partecipazione agli iscritti.
In allegato:
● Programma_AMB2501_CE-DE
● Informativa al trattamento dei dati personali
FEAD, l’Associazione europea delle imprese private della gestione dei rifiuti della quale fa parte Assoambiente, è stata contattata da Eurogypsum, l'Associazione europea che rappresenta i produttori di gesso, con l’obiettivo di condividere tra le proprie associate un sondaggio finalizzato alla predisposizione di un’indagine sugli ostacoli legislativi alla circolarità nel settore del gesso.
Il sondaggio richiede poco tempo per essere completato e si concentra sullo smaltimento in discarica dei rifiuti a base di gesso negli Stati membri, nonché sull’esistenza e la natura di eventuali criteri nazionali relativi alla cessazione della qualifica di rifiuti dei rifiuti di gesso. Richiesti contributi.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/325/SAEC-EUR/CS del 09.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
FEAD, l’Associazione europea delle imprese private della gestione dei rifiuti della quale fa parte Assoambiente, è stata contattata da Eurogypsum, l'Associazione di categoria europea che rappresenta i produttori di gesso, con l’obiettivo di condividere tra le proprie associate un sondaggio finalizzato alla predisposizione di un’indagine sugli ostacoli legislativi alla circolarità nel settore del gesso.
Il sondaggio - che richiede poco tempo per la compilazione - si concentra principalmente sullo smaltimento in discarica dei rifiuti a base di gesso negli Stati membri, nonché sull’esistenza e sulla natura di eventuali criteri nazionali relativi alla cessazione della qualifica di rifiuti dei rifiuti di gesso.
A titolo informativo si evidenzia che lo smaltimento in discarica dei rifiuti di gesso è normato a livello europeo nei criteri e nelle procedure per l'accettazione dei rifiuti in discarica. In particolare la Decisione del Consiglio del 19 dicembre 2002 specifica che “I materiali non pericolosi a base di gesso devono essere smaltiti unicamente in discariche per rifiuti non pericolosi, in aree in cui non si ammettono rifiuti biodegradabili. I valori limite per il TOC e il DOC di cui ai punti 2.3.2 e 2.3.1 si applicano ai rifiuti collocati in discarica insieme a materiali a base di gesso”.
Per quanto riguarda i possibili criteri nazionali su EoW gesso, ricordiamo che il MASE aveva avviato lo scorso marzo una consultazione pubblica – conclusasi 10 aprile 2025 e a cui Assoambiente aveva trasmesso il proprio contributo (v. circolare Assoambiente n. 113/2025) – proprio su uno schema di regolamento recante i criteri da rispettare per la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti a base di gesso, sul quale al momento non risultano ulteriori aggiornamenti.
In merito al sondaggio Eurogypsum, considerato che i destinatari dello stesso sono gli Stati membri, vi chiediamo cortesemente di inviare entro il prossimo 1 ottobre 2025, al Dott. Cesaretti (d.cesaretti@fise.org) le vostre risposte in modo da coordinarci con FEAD per gli ulteriori step in materia e soprattutto si potrà definire meglio il contesto per questa specifica filiera (soprattutto per quanto riguarda la domanda di gesso riciclato) e avviare così un confronto con Eurogypsum.
In allegato il file con le domande del questionario Eurogypsum.
Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 232 del 8 settembre 2025.
Buona lettura.
ETRMA, l'Associazione europea dei produttori di pneumatici e gomma, sta conducendo uno studio sulla presenza di 6PPD negli pneumatici e sul suo impatto sulla catena del valore a valle, comprese le operazioni di gestione e riciclo dei PFU.
Il 6PPD è un additivo stabilizzante utilizzato in quasi tutti gli pneumatici prodotti al fine per prevenire la formazione di crepe e la degradazione.
Attualmente, a livello europeo, sono in corso discussioni sulla possibile adozione di una restrizione per l’impiego del 6PPD e di altri PPD strutturalmente correlati ai sensi del regolamento REACH. ETRMA ha avviato uno studio sul tema per conoscere il punto di vista degli operatori che si occupano della gestione dei PFU una volta divenuti rifiuti e definire una posizione comune dove sono riportati gli impatti della possibile restrizione.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/323/SAEC-NOT/LE del 08.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
ETRMA, l'Associazione europea dei produttori di pneumatici e gomma, sta conducendo uno studio sulla presenza del 6PPD negli pneumatici e sul suo impatto sulla catena del valore a valle, comprese le operazioni di gestione e riciclo dei PFU.
Il 6PPD è un additivo stabilizzante utilizzato in quasi tutti gli pneumatici prodotti al fine per prevenire la formazione di crepe e la degradazione. Attualmente, a livello europeo, sono in corso discussioni sulla possibile adozione di una restrizione per l’impiego del 6PPD e di altri PPD strutturalmente correlati ai sensi del regolamento REACH. Sebbene al momento non sia stata presa alcuna decisione definitiva, ETRMA sta preparando una serie di documenti a supporto della propria posizione, conducendo un'analisi socioeconomica e un'analisi delle alternative in modo da quantificare i possibili impatti di una eventuale restrizione.
Nell'ambito di questa iniziativa ETRMA ha sviluppato un questionario online per raccogliere i contributi degli operatori che si occupano della gestione dei pneumatici una volta divenuti rifiuti. Il questionario, la cui compilazione richiede circa 15-20 minuti, si concentra sugli impatti di alto livello, tra cui le prestazioni dei prodotti, le interruzioni della catena del valore, la consapevolezza delle normative e gli aspetti di sostenibilità/circolarità. Tutte le risposte fornite verranno trattate in modo confidenziale e presentate in modo aggregato e anonimo nell’analisi finale.
Chiunque fosse interessato a partecipare all’iniziativa di ETRMA potrà farlo attraverso il seguente link https://www.eppa-questionnaires.com/downstream-users-questionnaire-on-6ppd-and-other-ppds-in-tyres/ che permette l’accesso al questionario utilizzando la seguente password: SEA-Questionnaire-6PPD-!!
Il termine ultimo per l’invio dei propri contributi è fissato al 15 settembre 2025.
Giunto alla sua sesta edizione, il Premio PIMBY Green 2025 torna per promuovere la cultura del "Please In My BackYard" e valorizzare chi investe nell’innovazione e nella sostenibilità per migliorare la competitività del Paese.
L’Italia si trova davanti a una sfida cruciale: accelerare la transizione ecologica senza rimanere imbrigliata nei veti e nelle resistenze che bloccano le infrastrutture necessarie alla crescita sostenibile. Troppe volte il NIMBY (Not In My Backyard) ha ostacolato opere fondamentali per migliorare la competitività del Paese, limitando l’innovazione e frenando lo sviluppo dell’economia circolare.
Per questo è nato il Premio PIMBY Green, un riconoscimento che celebra la cultura del “Please In My BackYard”(PIMBY), promuovendo quei progetti che sanno coniugare progresso, sostenibilità e accettazione sociale. Un’iniziativa che premia chi, invece di dire “no”, costruisce il futuro, chi crede in un’Italia capace di valorizzare le proprie risorse, rendendole motore di crescita per le comunità.
Perché il PIMBY è la chiave della competitività
Il PIMBY non è solo un principio, ma una strategia vincente per lo sviluppo. Dire sì alle infrastrutture moderne significa garantire energia pulita, migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere la circolarità delle risorse, creando opportunità per le imprese e posti di lavoro di qualità. Significa dotarsi degli strumenti per affrontare le sfide globali senza restare indietro.
L’evento di premiazione
La serata di gala del 12 settembre 2025 si terrà nella prestigiosa location romana “La Lanterna”.
Alla conduzione la giornalista Ilaria D'Amico che affiancherà il Presidente Testa per la premiazione dei Vincitori.
L'elenco dei Vincitori sarà reso noto con il Comunicato Stampa dell'Associazione.
Il Premio PIMBY Green 2025 non è solo un riconoscimento, ma un manifesto per un’Italia che sceglie di crescere.
Per un’Italia che dice sì a ciò che serve per il benessere collettivo e per il futuro delle nuove generazioni.
Si ringraziano: SYSTEMA AMBIENTE - OMNISYST - ERION - UNISALUTE
Con il Patrocinio di ANCI
A partire dal mese di settembre riprendono gli eventi di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRi organizzati da Ecocerved e rivolti ai produttori di software. Il link per la partecipazione sarà pubblicato, nelle date degli eventi, sul portale dei servizi dell’interoperabilità.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/323/SAEC-NOT/LE del 05.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Calendarizzati gli eventi di formazione e supporto per l'interoperabilità RENTRI organizzati da Ecocerved e rivolti ai produttori di software.
Come anticipato con nostra circolare n. 292/2025 comunichiamo che è stato fissato il seguente calendario:
Gli incontri si terranno tutti in modalità webinar, alle ore 14.30 e avranno una durata di circa 1h30’.
Il link per la partecipazione sarà pubblicato, nelle date degli eventi, sul portale dei servizi dell’interoperabilità.
Nel rimanere a disposizione per eventuali ulteriori informazioni, rimandiamo a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in materia.
TIFORMA (società di formazione e consulenza) ha organizzato un seminario (videoconferenza) di interesse per il comparto dal titolo " Delibera ARERA 397/2025/R/rif: Approvazione del Metodo Tariffario Rifiuti per il terzo periodo regolatorio (MTR-3)" previsto per il 30 settembre 2025 dalle 9:30 alle 13:30.
Si ricorda inoltre che il prossimo 23 settembre 2025 dalle 10:00 alle 13:30 TIFORMA ha organizzato il seminario (videoconferenza) su "Qualità Tecnica Rifiuti: Aggiornamento della qualità tecnica nel settore dei rifiuti urbani e semplificazioni al TQRIF" .
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/322/SAEC-ARE/PE del 04.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
TIFORMA (società di formazione e consulenza) ha organizzato un seminario (videoconferenza) di interesse per il comparto dal titolo " Delibera ARERA 397/2025/R/rif: Approvazione del Metodo Tariffario Rifiuti per il terzo periodo regolatorio (MTR-3)" previsto per il 30 settembre 2025 dalle 9:30 alle 13:30.
Con la Delibera 397/2025/R/rif l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha approvato il metodo tariffario rifiuti per il terzo periodo regolatorio (MTR-3) per il quadriennio 2026-2029.
In particolare, la delibera 397/2025 aggiorna ed integra:
Pur confermando l’impianto generale del precedente metodo tariffario, la delibera 397/2025 introduce rilevanti novità volte a rafforzare gli incentivi allo sviluppo delle attività di valorizzazione dei materiali recuperati e/o di energia e a coordinare il nuovo MTR-3 con la disciplina dello schema tipo del bando di gara. La determinazione della tariffaria assume una connotazione sempre più integrata nella disciplina regolato ria ARERA: numerosi sono i richiami del MTR-3 a strumenti, indicatori e parametri definiti nei provvedimenti relativi alla qualità tecnica, allo schema tipo di bando di gara.
Entro l’inizio del 2026 i Gestori dovranno predisporre il PEF ‘26-‘29, completo di tutta la documentazione, e trasmetterlo ai Soggetti Competenti (le cui funzioni sono ulteriormente chiarite e specificate da ARERA) per le attività di propria competenza.
In ragione di tale contesto il corso si prefigge i seguenti obiettivi:
Per informazioni e per l’iscrizione - con quote agevolate anche per gli associati ad Assoambiente – si rimanda alla scheda di adesione e alla brochure evento in allegato (v. Allegati 1 e 2). Per ogni ulteriore informazione si rimanda alla segreteria TIFORMA e si resta a disposizione per ogni eventualità all’indirizzo e.perrotta@fise.org.
Si infine che il prossimo 23 settembre 2025 dalle 10:00 alle 13:30 TIFORMA ha organizzato il seminario (videoconferenza) su "Qualità Tecnica Rifiuti: Aggiornamento della qualità tecnica nel settore dei rifiuti urbani e semplificazioni al TQRIF" (v. circolare Assoambiente 290/2025 dello scorso 28 luglio 2025) di cui si allega programma e locandina definitiva (v. Allegati 3 e 4).
Facendo seguito alle circolari n. 291/2025 del 29 luglio scorso e 296/2025 dell’1 agosto (oltre alle precedenti per quanto in oggetto), si informa che le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno proclamato, con comunicato emesso in data odierna, lo sciopero nazionale per venerdì 17 ottobre p.v.
Le OO.SS. hanno attribuito l’interruzione del negoziato a “mesi di trattative infruttuose”, le cui cause sono state “l’assoluta intransigenza e la mancanza di volontà di rinnovare il CCNL”, elencando in un apposito comunicato gli obiettivi del rinnovo, dal loro punto di vista.
L’astensione dal lavoro riguarda tutti i turni di lavoro che hanno inizio nella giornata del 17 ottobre p.v., fatti salvi come di consueto i servizi minimi di cui all’Accordo 1.3.2001.
Al via il 6° Forum regionale per lo sviluppo sostenibile, incentrato sul tema del cambiamento climatico e articolato in cinque tappe tematiche:
Il Forum è un’importante occasione per promuovere il coinvolgimento di tutti gli attori locali, fare network, illustrare buone pratiche, raccogliere utili indicazioni di policy e costituisce, anche, il momento annuale di rendicontazione delle azioni compiute nell’ambito del Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile, sottoscritto anche da Assoambiente.
Sul portale eventi di Regione Lombardia è possibile trovare i programmi aggiornati delle giornate e le modalità di iscrizione.
Emanato dal MIMIT il bando che il "Fondo per il sostegno alla transizione industriale" finalizzato a favorire l'adeguamento delle imprese alle politiche europee di lotta ai cambiamenti climatici.
Le risorse economiche (quasi 135 milioni di euro) arrivano dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 5.1, sottoinvestimento 1 del PNRR.
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto ed è diretta a imprese di qualsiasi dimensione che presentano progetti finalizzati in via esclusiva a migliorare i processi aziendali in termini di maggiore tutela ambientale. In particolare godono dei benefici del bando attività dirette a creare una maggiore efficienza energetica nell'esecuzione dell'attività d'impresa.
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12.00 del giorno 17 settembre 2025 fino alle ore 12.00 del giorno 10 dicembre 2025 esclusivamente tramite la piattaforma informatica.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/320/SAEC-FIN/LE del 01.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Dal 17 settembre 2025 le imprese potranno accedere agli aiuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per consumare meno energia nell'attività produttiva e usare in modo efficiente le risorse, a maggiore tutela dell'ambiente.
E’ quanto prevede il bando emanato dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT) con decreto direttoriale 18 luglio 2025 che attua il "Fondo per il sostegno alla transizione industriale" (decreto ministeriale 21 ottobre 2022), per favorire l'adeguamento delle imprese alle politiche europee di lotta ai cambiamenti climatici. Le risorse economiche (quasi 135 milioni di euro) arrivano dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 5.1, sottoinvestimento 1 del PNRR.
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto ed è diretta a imprese di qualsiasi dimensione che presentano progetti finalizzati in via esclusiva amigliorare i processi aziendali in termini di maggiore tutela ambientale. In particolare godono dei benefici del bando attività dirette a creare una maggiore efficienza energetica nell'esecuzione dell'attività d'impresa. Il bando finanzia, inoltre, un uso efficiente delle risorse, attraverso iniziative di riduzione dell'utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l'uso di materie prime riciclate. Le condizioni e i limiti cui sono sottoposte le iniziative da presentare sono stabiliti, oltre che dal decreto direttoriale 18 luglio 2025 anche dal decreto direttoriale 23 dicembre 2024 che aveva approvato il precedente bando.
Le imprese di grandi e medie dimensioni, per poter beneficiare delle risorse, devono essere in regola con l'assicurazione "Cat-Nat" (cfr. nostra circ. n. 204/2025) che copre i danni da eventi catastrofali. Le imprese di più piccole dimensioni, per le quali, ai sensi del Dl 39/2025, l'obbligo assicurativo scatta a fine 2025, non dovranno dimostrare il possesso dell'assicurazione per partecipare a questo bando.
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12.00 del giorno 17 settembre 2025 fino alle ore 12.00 del giorno 10 dicembre 2025 esclusivamente tramite la piattaforma informatica disponibile nell’apposita sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” del sito web del Soggetto gestore (www.invitalia.it).
ASSOAMBIENTE continua con i Circular Talks, una serie di incontri pensati per approfondire best practice e tematiche strategiche nel settore del waste management e dell’economia circolare.
Il nuovo appuntamento ha come focus la revisione del sistema sanzionatorio alla luce delle novità introdotte dal decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116:
“RIFIUTI E TERRA DEI FUOCHI: come cambia il sistema sanzionatorio” - 5 settembre 2025, ore 14.30-16.00.
Ne parleremo con il Prof. Maglia (Founder e CEO TuttoAmbiente e Presidente ASSIEA) per un approfondimento sulle novità introdotte dal provvedimento. Previsto anche momento di confronto con i partecipanti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/319/SAEC-COM/PE del 01.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
ASSOAMBIENTE continua con i Circular Talks, una serie di incontri pensati per approfondire best practice e tematiche strategiche nel settore del waste management e dell’economia circolare. Un’opportunità di confronto con esperti del settore su sfide attuali e scenari futuri.
Il nuovo appuntamento ha come focus la revisione del sistema sanzionatorio alla luce delle novità introdotte dal decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 che interviene con disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.
Circular Talks Assoambiente
“RIFIUTI E TERRA DEI FUOCHI: come cambia il sistema sanzionatorio”
5 settembre 2025, ore 14.30-16.00.
Ne parleremo con il Prof. Maglia (Founder e CEO TuttoAmbiente e Presidente ASSIEA) per un approfondimento sulle novità introdotte dal provvedimento. Previsto anche momento di confronto con i partecipanti.
Come già anticipato (v. circolare Assoambiente n. 313/2025), ricordiamo che il Dl 116/2025 è in vigore dal 9 agosto 2025.
Per partecipare è necessario iscriversi al Webinar inviando email ad assoambiente@assoambiente.org (Oggetto: “TALK 116/2025”) al fine di ricevere il link per la partecipazione da remoto che verrà inviato nella mattinata del 5 settembre 2025.
In allegato il programma.
Il MASE ha predisposto il modulo che l'impresa deve utilizzare per "traferire" ad un'altra azienda il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da lei posseduto.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/318/SAEC-NOT/LE del 01.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (MASE), per venire incontro alle numerose richieste avanzate dai proponenti, ha predisposto nel mese di agosto scorso il modulo che l'impresa deve utilizzare per "traferire" ad un'altra azienda il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da lei posseduto.
La "voltura" è l'atto con cui una società, a seguito di cessione dell'azienda o di fusione con altra impresa, cede al nuovo soggetto il titolo di valutazione di impatto ambientale ex Dlgs 152/2006 che possiede. Quest'ultimo subentra così, senza soluzione di continuità, in tutti gli obblighi che derivano dal provvedimento ambientale. Non si ha dunque un nuovo atto autorizzatorio ma la continuazione dell'originario provvedimento sotto altro intestatario.
Pertanto dall'11 agosto 2025, per volturare i provvedimenti di valutazione di impatto ambientale statale, va utilizzato il modulo predisposto dal MASE, reperibile sul suo sito istituzionale e disponibile qui.
Il 23 settembre 2025, dalle 15:00 alle 17:00 (CET), FEAD ha organizzato un workshop online sulla raccolta dei rifiuti.
L'obiettivo della sessione è quello di sottolineare come una corretta raccolta dei rifiuti sia essenziale per sostenere l'economia circolare: contribuisce a proteggere l'ambiente, garantisce il riciclaggio delle risorse e riduce la quantità di rifiuti che finiscono in discarica, promuovendo un sistema di gestione dei rifiuti più sostenibile.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/317/SAEC-EUR/PE del 01.09.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il 23 settembre 2025, dalle 15:00 alle 17:00 (CET), FEAD ha organizzato un workshop online sulla raccolta dei rifiuti.
L'obiettivo della sessione è quello di sottolineare come una corretta raccolta dei rifiuti sia essenziale per sostenere l'economia circolare: contribuisce a proteggere l'ambiente, garantisce il riciclaggio delle risorse e riduce la quantità di rifiuti che finiscono in discarica, promuovendo un sistema di gestione dei rifiuti più sostenibile.
La sessione si aprirà con un'introduzione di Giulia Caroli (FEAD), seguita da una presentazione di Olivier Deweerdt (FERVER), che condividerà le opinioni della Federazione sulle pratiche di riciclaggio e raccolta Seguiranno due interventi da parte di membri affiati FEAD: A2A (Italia) con il progetto innovativo sulla riduzione del rumore nella raccolta dei rifiuti a Milano, un esempio pratico di come i servizi urbani possano adattarsi alle esigenze dei cittadini e ai requisiti ambientali e ELTE SMART (Polonia) sulle tecnologie di raccolta e soluzioni digitali, dimostrando come l'innovazione tecnologica possa aumentare l'efficienza e la sostenibilità nel settore.
Ogni presentazione sarà seguita da una sessione dedicata alle domande e risposte, per la discussione tra i partecipanti.
In allegato l'ordine del giorno e di seguito il link Teams per partecipare alla sessione:
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ASSOAMBIENTE continua con i Circular Talks, una serie di incontri pensati per approfondire best practice e tematiche strategiche nel settore del waste management e dell’economia circolare. Un’opportunità di confronto con esperti del settore su sfide attuali e scenari futuri.
Il nuovo appuntamento ha come focus la revisione del sistema sanzionatorio alla luce delle novità introdotte dal decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 che interviene con disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.
Il Webinar dal titolo “RIFIUTI E TERRA DEI FUOCHI: come cambia il sistema sanzionatorio” si terrà il 5 settembre 2025, ore 14.30-16.00 (programma scaricabile).
Ne parleremo con il Prof. Maglia (Founder e CEO TuttoAmbiente e Presidente ASSIEA) per un approfondimento sulle novità introdotte dal provvedimento.
Previsto anche momento di confronto con i partecipanti.
Per partecipare è necessario iscriversi al Webinar inviando email ad assoambiente@assoambiente.org (Riferimento: “TALK 116/2025”) al fine di ricevere il link per la partecipazione da remoto che verrà inviato nella mattinata del 5 settembre 2025.
Nell’ambito del progetto finanziato dal PNRR, la task force “rifiuti” di Regione Lombardia ha redatto alcuni materiali di supporto alle amministrazioni territoriali nella gestione delle procedure di autorizzazione impianti trattamento rifiuti, in particolare:
I documenti, natura prettamente ricognitiva e non normativa , non contengono indicazioni vincolanti, ma rappresentano una raccolta di indicazioni ed esperienze utili per assicurare semplificazione, efficacia ed economicità dei procedimenti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/316/SAEC-NOT/PE del 28.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Nell’ambito del progetto finanziato dal PNRR, la task force “rifiuti” di Regione Lombardia ha redatto alcuni materiali di supporto alle amministrazioni territoriali nella gestione delle procedure di autorizzazione impianti trattamento rifiuti, in particolare:
I documenti non contengono indicazioni vincolanti, ma rappresentano una raccolta di indicazioni ed esperienze utili per assicurare semplificazione, efficacia ed economicità dei procedimenti.
Tali documenti nascono da approfondimenti fatti, ma anche dalla raccolta presso le Autorità competenti di esigenze ed esperienze positive, replicabili in altri contesti, anche grazie al confronto svolto al tavolo di coordinamento con le Province, la Città metropolitana ed ARPA, con la validazione, infine, degli uffici regionali.
Non sono documenti definitivi e chiusi, ma sono materiali dinamici, aperti ai contributi, pertanto, come richiesto da Regione, siamo a chiedere eventuali Vostri riscontri e suggerimenti da inviare alla D.ssa Leboffe (c.leboffe@fise.org) per il loro progressivo miglioramento, in particolare in ottica di semplificazione e sviluppo dell’economia circolare, considerata la natura prettamente ricognitiva e non normativa degli stessi ribadita da Regione.
Per quanto riguarda i documenti:
Anche quest’anno Legambiente ha pubblicato il Bando del Premio Innovazione rivolto alle start up, alle piccole medie imprese innovative (PMI) agli spin off, universitari o aziendali capaci di tradurre i principi della sostenibilità in azioni concrete.
Queste le categorie per le quali è possibile concorrere:
Scadenza iscrizione al bando il 15 settembre 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/315/SAEC-FIN/PE del 27.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Anche quest’anno Legambiente ha pubblicato il Bando del Premio Innovazione rivolto alle start up, alle piccole medie imprese innovative (PMI) agli spin off, universitari o aziendali capaci di tradurre i principi della sostenibilità in azioni concrete. Partecipazione prorogata al 15 settembre 2025.
La partecipazione è gratuita ed è riservata a tutte quelle realtà che vedono protagonisti i giovani con residenza in Italia, o in altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia. Si tratta di un riconoscimento annuale destinato a tutte quelle innovazioni di prodotto, di processo, di servizio, tecnologiche, gestionali e sociali, che dimostrano di contribuire a significative riduzioni degli impatti ambientali, a considerevoli rafforzamenti della resilienza agli effetti del cambiamento climatico e che si segnalano per originalità, replicabilità e potenzialità di sviluppo. In caso di parità, costituisce titolo preferenziale l’età del titolare o l’età media dei founders al di sotto dei 35 anni.
Queste le categorie per le quali è possibile concorrere:
Nel bando, in corrispondenza di ciascuna categoria, sono indicati i riferimenti specifici ai rispettivi Sustainable Development Goals, in accordo con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e sono contenute le indicazioni per presentare la domanda.
Il bando pubblicato mira a intercettare iniziative, interventi, piani e progetti che si muovono verso questo paradigma, con riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) dell’Agenda ONU 2030.
In allegato Comunicato stampa e link per partecipare.
L'Eco di Bergamo
In relazione al processo di regolamentazione sui PFAS avviato a livello europeo - su richiesta di restrizione presentata da Germania, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia e Danimarca - l’ECHA sta predisponendo una nuova proposta che rivede l’idea iniziale basata sul divieto totale di questa classe di sostanze in quanto riconosciuta (anche alla luce dei numerosi riscontri negativi ricevuti rispetto a tale approccio) non praticabile economicamente.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/313/SAEC-NOT/PE del 27.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
In relazione al processo di regolamentazione sui PFAS avviato a livello europeo - su richiesta di restrizione presentata da Germania, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia e Danimarca - l’ECHA sta predisponendo una nuova proposta che rivede l’idea iniziale basata sul divieto totale di questa classe di sostanze in quanto riconosciuta (anche alla luce dei numerosi riscontri negativi ricevuti rispetto a tale approccio) non praticabile economicamente.
In questa versione aggiornata si prendono in considerazione altre possibilità di regolamentazione:
Considerato lo strumento più efficace per gestire il rischio derivante dalle sostanze. Può includere il divieto di fabbricazione, immissione sul mercato o utilizzo di una sostanza chimica o di un gruppo di sostanze. Consente inoltre la misura della gestione del rischio (RMM) e presenta il vantaggio di applicarsi anche ai prodotti importati e di offrire la flessibilità delle deroghe (sia illimitate che limitate nel tempo).
L'inserimento dei PFAS nell'elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVCH) è riconosciuto come una misura che aumenterebbe la pressione per la sostituzione, ma non è considerato efficace né pratico come opzione di gestione del rischio, in quanto non porterebbe a una minimizzazione delle emissioni di PFAS. Nonostante alcuni dei vantaggi di questo approccio, si arriverebbe alla creazione di fascicoli individuali per ogni singola sostanza, che per i PFAS sarebbe non sostenibile.
La procedura di autorizzazione passerebbe dall'inserimento nell'elenco dei candidati all'inserimento nell'allegato XIV del Regolamento REACH, dove diventerebbe soggetta ad autorizzazione. Tuttavia, finora nessun PFAS è stato inserito nell'allegato XIV e per farlo è necessario che venga identificato come SVHC, il che sarebbe difficile, come sopra indicato. Il processo di autorizzazione riguarderebbe non solo l'uso di una sostanza in quanto tale, ma anche in miscele superiori allo 0,1%. Tuttavia, l'obiettivo della regolazione PFAS non è quello di ridurre le emissioni di queste sostanze al di sotto del 0,1%, ma di sostituirle il più possibile. Anche questa opzione non risulta efficace o pratica in quanto determinerebbe un numero irrealistico di richieste per i comitati di valutazione, con un enorme ritardo procedurale.
La classificazione e l'etichettatura armonizzate delle sostanze non sembrano costituire necessariamente un ostacolo all'uso della sostanza per la fabbricazione di articoli/prodotti e, pertanto, non sarebbero uno strumento in grado di ostacolare in modo efficace le emissioni di PFAS.
In conclusione, in relazione a quanto presentato nel dossier la via preferibile risulta ancora l’intervento restrittivo in ambito del REACH, pur includendo la possibilità di deroghe per usi specifici. Sulla base di queste considerazioni è stata elaborata una proposta di restrizione, che sarebbe inclusa nell'allegato XVII, disponibile nella sintesi del documento qui (pagina 4) o, in via più sintetica, nella tabella allegata (v. Allegato 1).
In allegato (v. Allegato 2) anche l'ultimo aggiornamento dei lavori sui PFAS del RAC (Risk Assessment Committee) e SEAC (Social and Economic Assessment Committee) dell'ECHA.
Da ultimo segnaliamo che l'Agenzia ha previsto di presentare alla Commissione europea i pareri definitivi del RAC e del SEAC entro la fine del 2026. Nonostante i progressi compiuti dal RAC e dal SEAC su questo tema, l'aggiunta di ulteriori otto settori (rispetto ai 14 iniziali interessati dalla proposta di restrizione originale) prolungherebbe la valutazione ben oltre il 2026, pertanto, considerando la tempistica indicata i Comitati non effettueranno valutazioni specifiche per questi ulteriori settori, ma valuteranno misure orizzontali che copriranno la valutazione dei pericoli e le misure di gestione dei rischi di applicabilità generale per monitorare e limitare le emissioni di PFAS nell'ambiente. Il RAC e il SEAC prevedono di concludere le loro discussioni sui 14 settori coperti dalla proposta originale, sulla produzione di PFAS e sulle questioni orizzontali entro la fine del 2025. Questa tempistica consentirebbe quindi all'ECHA di finalizzare i draft pareri del RAC e del SEAC e di avviare una consultazione sul draft parere del SEAC nella prima metà del 2026. Questa strategia mira a coprire oltre il 90% delle emissioni e dei volumi di PFAS e i risultati saranno presentati alla Commissione per il processo decisionale. La combinazione dei pareri del RAC e del SEAC con la proposta di restrizione aggiornata dovrebbe fornire alla Commissione, secondo l'ECHA, elementi sufficienti per il successivo processo decisionale rispetto ai diversi settori di utilizzo (22 in totale), alla produzione di PFAS e alle questioni orizzontali.
Nel rimandare a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in materia, segnaliamo che l’Associazione sta seguendo e intervenendo, ove possibile, rispetto alle discussioni in materia a livello europeo e nazionale, anche per comprendere e valutare le possibili implicazioni per il nostro settore.
Il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 interviene con disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.
Il decreto è entrato in vigore il 9 agosto 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/313/SAEC-NOT/PE del 27.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 interviene con disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi (GU n. 183 del 8.8.2025), in vigore dal 9 agosto 2025.
In particolare il decreto-legge interviene su diversi provvedimenti tra cui il D.lgs. n. 152/2006 (Codice ambiente), il Regio Decreto n. 1398/1930 (Codice penale), il D.lgs. n. 159/2011 (Codice leggi antimafia), il D.lgs. n. 231/2001 (Responsabilità amministrativa Enti e società) e il D.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada) e, tra le modifiche apportate:
In allegato il decreto-legge e una sintesi delle disposizioni riportate nello stesso.
Si rimanda a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in merito all’iter di conversione in legge del provvedimento.
Con Delibera n. 4914 del 1° agosto 2025, Regione Lombardia ha approvato la Manifestazione di interesse finalizzata alla promozione dei Patti territoriali di sostenibilità, da realizzare tramite partenariati composti da soggetti pubblici e privati, con l’obiettivo di incentivare la diffusione di pratiche virtuose su alcuni settori ad esempio economia circolare, transizione energetica, adattamento al cambiamento climatico.
La manifestazione d’interesse che si aprirà dal 15 settembre e resterà aperta fino al 17 ottobre 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/312/SAEC-FIN/PE del 27.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con Delibera n. 4914 del 1° agosto 2025, Regione Lombardia ha approvato la Manifestazione di interesse finalizzata alla promozione dei Patti territoriali di sostenibilità, previsti nella recente legge regionale n. 11/2025 sul clima.
I Patti territoriali di sostenibilità, da realizzare tramite partenariati composti da soggetti pubblici e privati di un determinato territorio, hanno l’obiettivo di incentivare la diffusione di pratiche virtuose su alcuni settori ad esempio economia circolare, transizione energetica, adattamento al cambiamento climatico. I patti territoriali di sostenibilità costituiscono accordi stipulati tra enti pubblici, società partecipate pubbliche, soggetti privati, enti del Terzo Settore e altre parti interessate, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile di un territorio.
La proposta di Patto deve essere presentata da un Ente pubblico o società partecipate pubbliche, che assume il ruolo di capofila del Patto medesimo, e da almeno altri 2 soggetti di cui uno privato.
L’iter attuativo prevede:
a) raccolta delle proposte per la promozione dei Patti territoriali di sostenibilità e delle proposte di progetto;
b) selezione ed ammissione al contributo economico regionale dei partecipanti della manifestazione di interesse in possesso dei requisiti di ammissione, con il riconoscimento del relativo importo per ciascuno;
c) presentazione, entro il termine assegnato, del progetto;
a) selezione dei progetti sulla base dei criteri di valutazione definiti dalla Manifestazione di Interesse;
b) assegnazione del contributo finanziario regionale per l’attuazione dei progetti selezionati, fermo restando che il finanziamento regionale è subordinato alla disponibilità nel bilancio regionale di risorse finanziarie per gli esercizi successivi al 2025;
La manifestazione d’interesse che si aprirà dal 15 settembre e resterà aperta fino al 17 ottobre 2025 al fine di ricevere proposte di partenariato e idee progettuali con le caratteristiche indicate nel provvedimento.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Delibera n. 4914/2025 di Regione Lombardia, in allegato.
Con d.d.s. n. 11309 del 07/08/2025, Regione Lombardia ha approvato il bando attuativo “Ri.Circo.Lo. C&D - Risorse Circolari in Lombardia per il sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare. Edizione dedicata alle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati.
Sarà possibile presentare le domande dalle ore 09:00 del 30 settembre 2025 ed entro le ore 16:00 del 7 novembre 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/311/SAEC-FIN/PE del 27.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con d.d.s. n. 11309 del 07/08/2025, Regione Lombardia ha approvato il bando attuativo“Ri.Circo.Lo. C&D - Risorse Circolari in Lombardia per il sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare. Edizione dedicata alle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati.
Nel far seguito a quanto già comunicato in materia (v. circolari Assoambiente n. 182/2025 e 247/2025), ricordiamo che la misura è relativa ad azioni di simbiosi industriale, prevenzione della produzione rifiuti, riciclaggio e valorizzazione dei materiali nelle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati in considerazione del fatto che:
Inoltre per le filiere della produzione di materiali per l’edilizia e del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione vi è necessità di ottenere materiali riciclati di qualità da valorizzare per un loro più ampio utilizzo in sostituzione di materiale vergine. Il bando riguarda tutte le tipologie di prodotti e materiali di tali filiere, non solo i c.d. “rifiuti inerti”.
La dotazione finanziaria del bando è pari a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00), in base a quanto previsto dalla D.G.R. n. 4648 del 01/07/2025. Tale dotazione potrà essere aumentata qualora dovessero rendersi disponibili ulteriori risorse.
Sarà possibile presentare le domande dalle ore 09:00 del 30 settembre 2025 ed entro le ore 16:00 del 7 novembre 2025.
Per quanti interessati segnaliamo che il bando attuativo è disponibile al seguente link.
Il Foglio
Il Foglio
Per la pausa estiva gli Uffici rimarranno chiusi dal giorno 7 Agosto e riapriranno il giorno 26 Agosto.
Buone Vacanze a Tutti!
La Redazione
Con la Delibera 397/2025/R/rif del 5 agosto 2025 ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), relativo al terzo periodo regolatorio 2026-2029, per la definizione delle entrate tariffarie, nonché delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento.
Confermati i principali elementi caratterizzanti la regolazione tariffaria (asimmetrica) dell’MTR-2 per i differenti servizi del trattamento e previsti nuove componenti previsionali o relativi a costi variabili.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/310/SA-ARE/PE del 06.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con la Delibera 397/2025/R/rif del 5 agosto 2025 ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), relativo al terzo periodo regolatorio 2026-2029, per la definizione delle entrate tariffarie, nonché delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento.
Il perimetro gestionale assoggettato al presente provvedimento comprende:
a) spazzamento e lavaggio delle strade;
b) raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
c) gestione tariffe e rapporti con gli utenti;
d) trattamento e recupero dei rifiuti urbani;
e) trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani.
Ricordiamo che l’approvazione del MTR-3 (come anche per le Delibere di revisione del quadro regolatorio pubblicate di recente) si pone ad esito di due momenti di consultazione pubblica (a giugno e luglio 2025).
In sintesi, si segnala in particolare che il provvedimento:
ARERA dedica un capitolo anche alle specifiche indicazioni metodologiche per la redazione del PEF relativo al servizio della gestione dei rifiuti urbani per il terzo periodo regolatorio.
Nel far rinvio, per ulteriori dettagli, alla Delibera 396/2025 e relativo Allegato A, in allegato alla presente, rimaniamo a disposizione per informazioni e rimandiamo a successive comunicazioni per ulteriori approfondimenti o iniziative in materia.
Con la Delibera 396/2025/R/rif del 5 agosto 2025 ARERA ha approvato il Testo integrato corrispettivi servizio gestione rifiuti urbani (TICSER), recente i criteri per la definizione dell’articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani che si applicherà dal 2028.
La tariffa per l’utenza finale si articola in cinque componenti (struttura pentanomia): decoro urbano T(DEC), accesso al servizio T(ACS), raccolta e Trasporto dei rifiuti urbani T(RAC), trattamento e Recupero T(REC) e trattamento e Smaltimento T(SMAL).
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/309/SA-ARE/PE del 06.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.
Con la Delibera 396/2025/R/rif del 5 agosto 2025 ARERA ha approvato il Testo integrato corrispettivi servizio gestione rifiuti urbani (TICSER), recente i criteri per la definizione dell’articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Per quanto riguarda la tassonomia dell’utenza, ai fini dell’applicazione del TICSER sono definite le seguenti macrocategorie:
Nella Delibera viene richiamato anche il caso in cui le utenze non domestiche che producono RU, li conferiscano, in tutto o in parte, al di fuori del servizio pubblico (art. 238, c. 10, del D.lgs. n. 152/2006) e dimostrino di averli avviati a riciclo o a recupero, in tal caso ARERA precisa che è riconosciuta rispettivamente l’esenzione o la riduzione (secondo le previsioni stabilite nei pertinenti Regolamenti per l’applicazione della TARI o della Tariffa corrispettiva), delle componenti tariffarie rapportate alla quantità dei rifiuti conferiti ma resta impregiudicato il versamento delle componenti tariffarie di “Decoro urbano” e “Accesso al servizio”.
La tariffa per l’utenza finale si articola in cinque componenti (struttura pentanomia):
a) decoro urbano T(DEC)
b) accesso al servizio T(ACS)
c) raccolta e Trasporto dei rifiuti urbani T(RAC)
d) trattamento e Recupero T(REC)
e) trattamento e Smaltimento T(SMAL)
La nuova articolazione si applicherà dal 2028 alle tipologie di prelievo TARI e Tariffa corrispettiva, di cui rispettivamente ai commi 651- 652 e 668 dell’articolo 1 della legge 147/2013) e da tale data le varie componenti di costo, variabile e fisso, dovranno essere valorizzate in relazione alle nuove formule riportate nella presente Delibera.
La Delibera prevede per l’Ente territorialmente competente la possibilità di suddividere ulteriormente le componenti di parte variabile o di avvalersi, per uno specifico ambito tariffario, di una deroga temporanea (al massimo per il biennio 2028-2029) per l’adozione della struttura pentanomia (ove sussistano specifiche condizioni richiamate nella presente Delibera).
Prevista anche una gradualità di implementazione per le utenze a partire dal primo anno di applicazione della struttura pentanomia: l’ammontare complessivo delle componenti tariffarie dovuto per le due macrocategorie non può superare del 10% annuo l’importo che avrebbe dovuto essere corrisposto applicando i criteri di articolazione previgente, a parità di relativa consistenza e di caratteristiche dell’utenza.
La Delibera inoltre precisa che per le procedure per l'affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, avviate dal 1 gennaio 2028, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani pro tempore vigenti sono integrate, indipendentemente dalla tipologia di prelievo adottato, dal criterio della misurazione/contabilizzazione del rifiuto conferito.
Nel far rinvio, per ulteriori dettagli, alla Delibera 396/2025 e relativo Allegato A, in allegato alla presente, rimaniamo a disposizione per informazioni anche in relazione ad eventuali iniziative in materia.
Con la pubblicazione in G.U. n. 180 del 5 agosto 2025 del decreto direttoriale del MASE n. 19 del 18 giugno 2025 sono state adottate le regole operative di cui all’art. 12 del DM 30 dicembre 2024 (FER X transitorio) per l’accesso ai meccanismi di supporto alla produzione di energia elettrica di impianti a fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato.
Il decreto direttoriale n. 19/2025, in vigore dal 19 giugno 2025, in realtà integra e sostituisce le disposizioni di cui al decreto direttoriale n. 15/2025 con un focus dedicato alle regole operative per la comunicazione di avvio lavori (accessi diretti), per la comunicazione di entrata in esercizio e per l’erogazione dei prezzi di aggiudicazione al fine di consentire una lettura più agevole dei contenuti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2025/308/SAEC-ENE/PE del 06.08.2025 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.