Nell’ambito dei lavori europei per la revisione della Direttiva 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori FEAD, la Federazione europea delle imprese dei servizi ambientali alla quale FISE ASSOAMBIENTE è associata, sta organizzando una serie di incontri con i parlamentari europei con l’obiettivo di sensibilizzarli sulla posizione dell’industria rappresentata su tale argomento. Infatti la proposta di regolamento predisposta dalla Commissione europea che andrà a sostituire la direttiva 2006/66/CE sarà ora sottoposta al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio.
Nella sua attività di lobby FEAD ha chiesto il supporto anche delle associazioni nazionali al fine di rafforzare la rappresentatività del comparto. Per quanto riguarda l’Italia siamo a segnalare che lo scorso 14 aprile si è tenuto un primo incontro con l’ufficio dell’On. Toia al quale hanno preso, insieme a FEAD, anche i rappresentanti di ASSOAMBIENTE, UNICIRCULAR e il Presidente ASSORAEE.
Nel corso dell’incontro FEAD ha illustrato (vd. presentazione in Allegato 1) il punto di vista dell’industria europea dei servizi ambientali sulla revisione della direttiva 2006/66/CE evidenziando gli aspetti maggiormente critici tra cui la necessità di incrementare la raccolta delle batterie usate, l’efficienza delle operazioni di riciclo e relativa metodologia di calcolo e l’obbligo di un quantitativo minimo di materiale riciclato da impiegare nella produzione di nuove batterie. I rappresentanti di ASSOAMBIENTE, UNICIRCULAR e ASSORAEE nel loro intervento (vd. presentazione in Allegato 2), oltre ad un inquadramento sulla gestione delle batterie e relativi rifiuti a livello nazionale, hanno sintetizzato le criticità riscontrate nella lettura della bozza di regolamento della Commissione (già trasmesse al MiSE lo scorso febbraio). Sono stati quindi sottolineati alcuni aspetti particolarmente rilevanti come la necessità di intervenire affinché le batterie al litio presenti nei RAEE possano essere accuratamente raccolte e separate al fine ridurre il rischio di incidenti presso gli impianti di trattamento; la possibilità di prevedere una marcatura delle differenti tipologie di batterie (apposizione di un anello colorato) per facilitarne la cernita; l’esigenza di semplificare, attraverso la creazione di canali prioritari, l’esportazione di batterie (accuratamente selezionate) destinate a riciclo, al fine di consentirne un adeguato trattamento in considerazione della presenza limitata di impianti adeguati in Italia ed in Europa.
Tale attività di lobby proseguirà con ulteriori incontri con l’On. Fiocchi e l’On. Bonafè, ai quali prenderà parte anche la delegazione ASSOAMBIENTE e UNICIRCULAR.
Nel riservarci di tenervi informati sugli ulteriori sviluppi, rimaniamo a disposizione per informazioni.