Sul sito di Istat sono stati pubblicati i Conti delle emissioni atmosferiche (AEA) per attività economica per gli anni 2014-2016.
Le emissioni atmosferiche sono calcolate a partire dall’inventario nazionale delle emissioni atmosferiche, realizzato annualmente da ISPRA, dal quale scaturiscono i dati comunicati dall’Italia in sede internazionale nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e della Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero.
Il conto comprende tutte le emissioni antropogeniche generate dagli agenti economici (unità produttive e famiglie). Le attività produttive sono classificate secondo branche di attività economica in base alla Classificazione delle attività economiche Ateco 2007; nel conto sono riportate le emissioni di oltre 60 branche. Per ciascuna branca i dati includono le emissioni generate da processi produttivi caratteristici dell’attività principale e delle eventuali attività secondarie; nonché processi svolti come attività ausiliaria, come quelli di riscaldamento e di trasporto in conto proprio in unità non specializzate in queste attività. Le emissioni generate dalle famiglie sono invece suddivise in base a 3 tipologie di consumo: uso di combustibile per il trasporto privato e per il giardinaggio, uso per il riscaldamento e la cucina e nell’uso di solventi e vernici.
Per ognuno degli agenti economici considerati il conto fornisce informazioni sulle emissioni di almeno 24 sostanze, tra cui: sostanze climalteranti e acidificanti, precursori dell’ozono troposferico, polveri sottili e metalli pesanti.
Nel rimandare per ogni ulteriore dettaglio ai dati ISTAT, consultabili qui selezionando i dati di interesse tra i conti ambientali disponibili, segnaliamo infine che all’interno della sezione dell’I.Stat sui conti ambientali sono presenti anche approfondimenti relativi al gettito delle imposte ambientali, ai flussi di materia, ai flussi fisici di energia e alle spese per la protezione ambientale.