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2024/259/SAEC-COM/FA

Lo scorso 19 settembre 2024, ISPRA ha pubblicato la nuova edizione del rapporto sugli indicatori di efficienza e decarbonizzazione in Italia e nei principali Paesi dell’Unione Europea (“Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries – Edition 2024). Questo report viene redatto ogni anno da ISPRA ed esamina gli andamenti degli indicatori energetici ed economici in relazione alle emissioni di gas a effetto serra e al consumo energetico.

Il documento evidenzia che in Italia, tra il 2005 e il 2022, sono cresciute l’efficienza energetica ed economica e la decarbonizzazione dell’economia, ma rimane ancora del lavoro da fare per abbassare i livelli di emissione in alcuni settori.

Nello specifico, il fabbisogno di energia per unità di PIL si è ridotto del 23,4%, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si sono ridotte del 32%. Analogamente, sono diminuite dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: -7,8% per l’agricoltura, -10,4% per l’industria e -22,6% per i servizi.

Il Rapporto registra anche il disaccoppiamento tra emissioni ed economia, nel periodo 1995-2022, infatti, alla crescita dell'economia è corrisposta una diminuzione delle emissioni: un risultato ottenuto soprattutto grazie alla sostituzione di combustibili a più alto contenuto di carbonio (principalmente nel settore della produzione di energia elettrica e nell'industria), all'incremento della quota di energia da fonti rinnovabili e alla crescente elettrificazione dei consumi finali nell'industria, tra i più elevati in Europa.

L’Italia risulta andare peggio rispetto la media europea per l’intensità di carbonio per unità di energia consumata. Il rapporto dell’Ispra infatti mostra che secondo gli indicatori settoriali di decarbonizzazione, in Italia, i settori residenziale e dei trasporti abbiano ampi margini di miglioramento.

Per quanto riguarda i rifiuti, oltre ad un incremento della produzione di energia rinnovabile derivante dagli impianti alimentati da rifiuti, il settore viene chiamato in causa per quanto riguarda le emissioni di metano: nel 2022 il 40,3% delle emissioni nazionali di metano proviene da questo settore ed in particolare dallo smaltimento RU (84,6%) e dal trattamento e dalla gestione delle acque reflue (14,5%). Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti urbani il valore è legato soprattutto al conferimento dei rifiuti in discarica: l'andamento delle emissioni di metano mostra un aumento dal 1990 al 2001 (+51,1%) seguito da una tendenza alla diminuzione fino al 2022 (-24,7%), che riflette la forte tendenza alla diminuzione dello smaltimento annuale dei rifiuti in discarica.

In conclusione il rapporto evidenzia che è bene lavorare sul livello di elettrificazione del settore residenziale, riguardo il quale l’Italia è molto al di sotto della media europea. Per quanto riguarda i trasporti, il focus dovrebbe invece essere la riduzione delle emissioni nel segmento autovetture, dove il dato italiano è tra i più alti in UE.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda al Rapporto ISPRA, disponibile qui.

» 11.10.2024

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