La Commissione Europea ha avviato due studi per supportare l’attuazione dei piani di trasformazione degli impianti, a norma della nuova Direttiva (UE) 2024/1785 sulle emissioni industriali (IED 2.0).
Si ricorda infatti che l’articolo 27 quinquies della IED 2.0 (v. circolare Assoambiente n. 208/2024) stabilisce che tutti gli impianti devono includere nel loro sistema di gestione ambientale (EMS) un piano di trasformazione indicativo con informazioni su come l'impianto si trasformerà dal 2030 al 2050 per essere sostenibile, circolare, efficiente in termini di risorse, climaticamente neutro e pulito, inclusa, ove pertinente, una profonda trasformazione industriale. I piani di trasformazione per gli impianti diversi da quelli ad alta intensità energetica sono richiesti come parte del riesame delle condizioni di autorizzazione a seguito della pubblicazione delle decisioni sulle conclusioni BAT pubblicate dopo il 1° gennaio 2030.
Il primo studio mira a identificare la quota degli investimenti per la trasformazione degli impianti IED 2.0 per soddisfare gli obiettivi di neutralità carbonica, inquinamento zero ed economia circolare. Il secondo, invece, supporterà lo sviluppo del contenuto dei piani di trasformazione in linea con l'articolo 27 quinquies. Entrambi i progetti sono in corso parallelamente e sono guidati da Logika Group.
A tal proposito, la Commissione invita i membri del forum indicati dall’articolo 13 della IED (rappresentanti degli Stati membri, delle industrie interessate e delle organizzazioni non governative che promuovono la protezione della salute umana o dell'ambiente), a condividere analisi, relazioni, dati o altre informazioni che possano supportare i lavori di cui sopra.
Per quanti interessati, rendiamo disponibile in allegato la lettera ufficiale della Commissione europea, che include le domande e i punti su cui vorrebbero raccogliere maggiori informazioni (Allegato 1), e un documento predisposto da FEAD per raccogliere i Vostri contributi (Allegato 2) da inviare alla D.ssa Giulia Fano (g.fano@fise.org) entro il prossimo 6 marzo 2025. L’Associazione provvederà a condividerlo con FEAD che si occupa di recapitare i contributi alla Commissione entro la fine della consultazione pubblica.