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Circolari

021/2018/CS

La Commissione europea, lo scorso 16 gennaio 2018, ha pubblicato una comunicazione, destinata al Parlamento europeo e al Consiglio, su “Attuazione del pacchetto sull'economia circolare: possibili soluzioni all'interazione tra la normativa in materia di sostanze chimiche, prodotti e rifiuti” [COM(2018)32], unitamente ad documento di accompagnamento (disponibile solo in inglese) che analizza più nel dettaglio le varie problematiche.

La Comunicazione nasce dalla necessità di garantire un’adeguata interazione tra le normative sulle sostanze chimiche, i prodotti e i rifiuti affinché non si creino situazioni tali da interferire e rallentare la transizione verso un’economia circolare, così come auspicato al momento della pubblicazione del pacchetto nel dicembre 2015. Sia la Comunicazione che il documento di accompagnamento sono il risultato di un confronto avviato tra esperti dei diversi contesti legislativi e stakeholder.

In particolare, al fine di massimizzare il riciclaggio e ridurre al minimo l'uso di materie prime, la Commissione ha esaminato attentamente le normative dell'UE che si applicano alla gestione dei rifiuti, alle sostanze chimiche e ai prodotti ed ha individuato quattro nodi principali che riguardano la loro interazione:

  1. le informazioni sulla presenza di sostanze problematiche non sono facilmente accessibili a coloro che trattano i rifiuti e li preparano per il recupero:
  2. i rifiuti possono contenere sostanze la cui presenza in prodotti nuovi non è più autorizzata;
  3. le norme dell'UE che stabiliscono quando un rifiuto cessa di essere tale non sono completamente armonizzate e risulta pertanto difficile determinare in che modo un rifiuto diviene un nuovo materiale e un prodotto;
  4. le norme per stabilire quali rifiuti e sostanze chimiche siano pericolosi non sono ben allineate e ciò influisce sull'utilizzo delle materie prime secondarie.

Partendo da queste criticità, la Commissione intende avviare specifiche azioni al fine di individuare possibili soluzioni (riportando anche casi esemplificativi):

  • per il punto 1), la Commissione intende avviare uno studio, da concludere per la fine del 2019, circa la fattibilità di sistemi informativi e di tracciabilità che garantiscano un flusso di informazioni fino ai riciclatori. Inoltre vorrebbe sviluppare delle procedure per garantire che gli articoli importati non contengano sostanze il cui uso non è più autorizzato in Europa;
  • per il punto 2), la Commissione vorrebbe sviluppare, entro la metà del 2019, una metodologia (basata su un sistema costi-benefici, anche in relazione all'eventuale costo dello smaltimento) per supportare la decisione circa la riciclabilità di rifiuti contenenti sostanze preoccupanti. Inoltre vorrebbe garantire, con atti normativi, un’effettiva applicazione delle esenzioni previste dal REACH circa la registrazione di alcune sostanze recuperate;
  • per il punto 3), la Commissione intende predisporre una piattaforma on-line che contenga tutti i criteri end-of-waste (EoW) e sui sottoprodotti, approvati e applicati nei vari Stati membri e, al contempo, avviare uno studio per meglio comprendere le modalità di adozione e verifica dei requisiti dei regolamenti EoW approvati;
  • per il punto 4), la Commissione sta per pubblicare un documento sulla classificazione dei rifiuti al fine di fornire, a tutti i soggetti, un approccio comune sul tema della caratterizzazione e classificazione. Inoltre sta promuovendo uno scambio delle best practice circa l'attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 con l’intento di poter giungere ad una sua possibile armonizzazione a livello europeo.

Nel documento di accompagnamento viene poi fornita un’analisi maggiormente dettagliata delle sfide tecniche e legali che devono essere affrontate, suggerendo anche le possibili modalità applicative, per garantire quanto auspicato nella Comunicazione.

La Comunicazione si conclude con l’auspicio della Commissione affinché le istituzioni europee e i vari stakeholder avviino un confronto costruttivo su tale argomento per avviare, entro la fine del mandato della Commissione stessa (2019), le azioni eventualmente concordate per garantire un miglior allineamento delle normative semplificando la transizione verso l’economia circolare.

Nel rimandare ai documenti allegati alla presente per ulteriori approfondimenti, rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 19.01.2018
Documenti allegati

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