AssoAmbiente

Circolari

020/2015/TO

Informiamo che la Commissione Europea ha pubblicato il 15 gennaio u.s. la proposta regolamento relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici e che modifica i regolamenti (UE) nn. 1291/2013 e 1316/2013” [COM(2015)10], così come era stato deciso nel Consiglio europeo dello scorso dicembre.

La proposta si inserisce nel nuovo piano di investimenti per l’Europa [COM(2014)903 del 26.11.2014] con l’obiettivo di mobilitare fonti di finanziamento pubblico e privato per generare investimenti aggiuntivi, senza creare nuovo debito, per sostenere progetti infrastrutturali per le piccole e medie imprese.

Le finalità dell’intervento sono di:

  • generare, in una collaborazione pubblico-privato, un plafond di almeno 315 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi per investimenti a livello UE;
  • garantire che i finanziamenti arrivino all'economia reale con il massimo dell'impatto e dell'efficacia;
  • migliorare il contesto nazionale ed europeo degli investimenti.

Lo strumento finanziario del progetto è proprio il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) fondato su un partenariato tra la Commissione Europea e la BEI (Banca Europa degli Investimenti). Secondo la proposta legislativa i contributi allo sviluppo sostenibile e alla protezione dell'ambiente partiranno da 30 milioni di euro nel 2015 per poi gradualmente aumentare fino a raggiungere un totale di 166,7 milioni di euro nel 2020.

In particolare, l’art.4 della proposta prevede la costituzione di una garanzia dell’UE con un ammontareiniziale di 16 miliardi di euro a favore delle operazioni di finanziamento e di investimentodella BEI. Ai sensi dell’art.5, tali operazioni devono andare a sostegno, tra l’altro, dell’espansione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, deiprogetti infrastrutturali neisettori dell’ambiente, risorse naturali e sviluppo urbano e in ambito sociale. Il sostegno può essere erogato direttamente dalla BEI o tramite il Fondoeuropeo per gli investimenti, che forniranno entrambi finanziamenti a elevata capacità diassorbimento del rischio finanziario (partecipazioni azionarie, quasi-azionarie, ecc.) in gradodi indurre il settore privato a associarsi all’investimento.

Il passaggio successivo è ora quello della procedura legislativa ordinaria, cui partecipano i legislatori dell’UE che, conformemente alle conclusioni del Consiglio europeo del 18 dicembre 2014, sono invitati a trovare un accordo entro il prossimo giugno, di modo che si possano attivare i nuovi investimenti fin dalla metà del 2015.

La FEAD (Federazione europea a cui Assoambiente aderisce) che segue già da tempo gli sviluppi dei nuovi indirizzi Europei, ha sintetizzato in una breve nota (in inglese), che si allega alla presente, i punti chiave del piano di investimento e una lista ( definitiva, esaustiva) relativa ai progetti degli stati membri da presentare alla Commissione.

Nel rimandare, per ogni ulteriore approfondimento, alla proposta legislativa UE (disponibile in italiano al sito http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52015PC0010&rid=1),  alleghiamo alla presente il documento di posizione predisposto dalla FEAD e rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento in materia.

Cordiali saluti.

» 04.02.2015
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