AssoAmbiente

Circolari

131/2015/CI

Il rinnovo del ccnl 21 marzo 2012, scaduto il 31 dicembre 2013, si è sviluppato fino a oggi attraverso la stipulazione del Protocollo di intesa 5 novembre 2014, dell’Accordo 22 dicembre 2014 e dell’Avviso Comune  sulle regole negli appalti pubblici di servizi 21 aprile 2015, trasmesso al Presidente di Anci il 19 giugno seguente, con richiesta di incontro.

Le trattative sono proseguite, in diverse sessioni:

-           il 4/5 giugno (orario di lavoro: capitolo V);

-           il 18/19 giugno (cambio appalto, ristrutturazione/riorganizzazione aziendale, esternalizzazione: artt. 6,7,8);

-           il 25 giugno (costituzione Fondo di solidarietà Inps: nuovo);

-           il 9 e 10 luglio (comporto di malattia e relativo trattamento economico; visite di accertamento dello stato di salute per infortunio sul lavoro: artt. 46,47).

L’incontro previsto per il 23/24 luglio sul tema della riforma della classificazione è stato rinviato alla prima metà di settembre.

Per ogni sessione di trattativa espletata, la Delegazione di Assoambiente ha consegnato alle Segreterie nazionali FpCgil, FitCisl, Uiltrasporti, Fiadel i testi degli articoli discussi.

***

Con l’occasione si ricorda che, secondo l’accordo nazionale 22 dicembre 2014, “nel mese di maggio 2015 le parti, valutato lo stato del rinnovo contrattuale, …(avrebbero dovuto assumere) le necessarie determinazioni circa l’eventuale prosecuzione della corresponsione del CFT (Compenso forfettario lordo  - € 13/mese al livello 3°) dopo il 30 settembre 2015”.

Tale verifica sarà effettuata entro il prossimo settembre.

***

Da parte di Assoambiente, la trattativa per il rinnovo del ccnl si è svolta fin dall’inizio su un presupposto, vale a dire la necessità di proseguire il processo di riforma contrattuale in atto dal 2003 per:

-          perfezionare il sistema delle regole nell’avvicendamento delle imprese nella gestione dei servizi in appalto;

-          accrescere il grado di competitività e di industrializzazione delle imprese nel mercato;

-          accrescere il grado di competitività del contratto nazionale, operando sul costo del lavoro, sulla flessibilizzazione organizzativa e mansionale, sulla polifunzionalità professionale, sulla riorganizzazione dei servizi basata anche sull’aumento e sull’utilizzo multiperiodale dell’orario di lavoro;

-          sostenere la più larga applicazione dei ccnl dei servizi ambientali, quali ccnl identitari del comparto, chiedendo la collaborazione dell’Anci anche ai fini della possibile individuazione di criteri condivisi per la revisione e il pagamento programmato dei canoni di servizio.

Da parte loro, le OO.SS. hanno individuato quali loro primari obiettivi del rinnovo contrattuale la regolazione dei comportamenti delle imprese nelle gare, la diffusione dei ccnl dei servizi ambientali, “la tutela dei diritti” e “la tutela della salute e sicurezza del lavoro”, il recupero salariale: di qui la loro richiesta, in particolaredi perfezionare le norme sui cambi di appalto, istituire l’Osservatorio nazionale sulla salute e sicurezza del lavoro, costituire il Fondo bilaterale di solidarietà Inps, investire ulteriormente nell’assistenza sanitaria integrativa e nella previdenza complementare.

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Relativamente agli artt. 6,7,8, la discussione tra le parti prosegue in modo coerente il processoavviato dal ccnl 30 aprile 2003 – di perfezionamento delle regole contrattuali sull’avvicendamento delle imprese nella gestione dei servizi in appalto.

Nondimeno, le novità introdotte dalla legge 23.12.2014, n. 190 (Legge di stabilità) e dal D.Lgs. 10.12.2014, n. 183, in materia di “contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti”, nonché dal decreto delegato n. 23/2015, si sono evidenziate da parte sindacale come una questione di notevole criticità e rilevanza per i lavoratori che, in costanza di applicazione della cosiddetta clausola sociale, sono addetti ai pubblici servizi gestiti in appalto.

Quanto ai vari istituti disciplinati dal capitolo V, i temi affrontati concernono l’aumento dell’orario di lavoro, l’introduzione del lavoro supplementare, il godimento del riposo giornaliero in regime di reperibilità, le maggiorazioni applicate a vario titolo.

Rispetto a essi, la disponibilità sindacale a discuterne e valutarle è apparsa filtrata, oltre che attraverso l’attenzione agli aspetti retributivi, anche attraverso l’attenzione alle modalità e alle condizioni di lavoro, per la loro incidenza sulla salute e sulla sicurezza. Con la conseguenza che, a loro avviso, eventuali processi di riorganizzazione dei servizi, derivanti da interventi sull’orario di lavoro, dovranno comunque richiedere fasi di confronto aziendale con le rappresentanze sindacali.

Per quello che concerne gli artt. 46 e 47, il confronto tra le parti si è sviluppato sui temi del comporto di malattia anche alla luce di difficoltà interpretative circa l’applicazione del comporto prolungato, e sul relativo trattamento economico, nonché sulle modalità di effettuazione delle visite di accertamento dello stato di salute in caso di infortunio sul lavoro.

Le parti hanno anche discusso una bozza di accordo istitutivo del Fondo bilaterale di solidarietà Inps, sulla base del D.Lgs. di fonte governativa tuttora in discussione in Parlamento.

Come è noto, il Fondo è autorizzato a erogare prestazioni di sostegno al reddito alternative a quelle delle casse integrazioni e altresì a prevedere interventi di “accompagnamento alla pensione”, anche a favore di sopravvenuta inidoneità.

Inoltre, può promuovere progetti formativi che consentano alle imprese di avvalersi della riduzione dei premi Inail, nonché studi e ricerche in materia di salute e sicurezza del lavoro.

Il Fondoche richiede di essere istituito con decreto interministeriale - costituisce una gestione dell’INPS ed è amministrato secondo i criteri contabili dell’Istituto. E’ diretto da un Comitato amministratore composto pariteticamente da rappresentanti datoriali e rappresentanti sindacali e, inoltre, da due funzionari dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia. Al Comitato partecipa altresì il Collegio sindacale dell’INPS e il Direttore generale dell’Inps o un suo delegato.

Si ricorda che già a decorrere dalgennaio 2014, in base alla legge n. 92/2012 (Legge Fornero), le aziende e i lavoratori stanno versando al Fondo residuale INPS multicomparto un contributo complessivo pari allo 0,50%, di cui lo 0,33% a carico delle imprese e lo 0,17% a carico dei lavoratori.

Dal 1° gennaio 2016, è previsto per legge che il contributo complessivo salga allo 0,65%, di cui lo 0.43% a carico delle imprese e lo 0,22% a carico dei lavoratori.

Quanto, infine, all’art 15 che disciplina la classificazione del personale,come detto, la trattativa è stata rinviata alla prima metà di settembre.

In tale occasione sarà presentata e illustrata alle OO.SS. la proposta datoriale, che tiene conto di nuovi servizi e profili professionali (ad esempio, nel settore degli spurghi, delle piattaforme ecologiche, ecc.) nonché ipotizza una semplificazione delle Aree “Spazzamento/raccolta” e “Conduzione” e, insieme, mira a completare il processo di razionalizzazione organizzativa, con riguardo anche alla tipologia delle patenti occorrenti per la guida dei diversi automezzi utilizzati nello svolgimento dei molteplici servizi assicurati.

***

Questo lo stato della trattativa alla data dell’11 luglio 2015.

Sarà nostra cura dare conto dei successivi sviluppi alla ripresa del negoziato, in settembre.

***

Con l’occasione, si porgono con i saluti gli auguri di buone ferie estive.

» 30.07.2015

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