AssoAmbiente

Circolari

001/2020/PE

Pubblicata sul Supplemento Ordinario alla G.U. 304 del 30 dicembre 2019 la legge 27 dicembre 2019, n. 160 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022” (v. allegato 1), in vigore dal 1° gennaio 2020.

Il provvedimento - approvato con voto di fiducia in prima lettura al Senato il 16 dicembre 2019 e giunto “blindato” alla Camera dove è stato approvato definitivamente il 22 dicembre 2019 – contiene diverse disposizioni in materia di investimenti e sostenibilità ambientale e sociale.

A riguardo, nel rimandare alla nota associativa per una sintesi sulle principali disposizioni di possibile interesse (v. allegato 2), si richiamano in particolare i seguenti temi:

- FONDO PER GLI INVESTIMENTI per le Amministrazioni centrali (presso il MEF) con una dotazione complessiva di circa 21 miliardi per gli anni dal 2020 al 2034 (435 milioni per il 2020), finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese con particolare riferimento all’economia circolare, alla decarbonizzazione dell’economia, alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale [Commi 14, 15, 24, 25 e 27];

- GREEN NEW DEAL prevede Fondo (Presso il MEF) con dotazione di 470 milioni per il 2020, 930 milioni per il 2021 e 1.420 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023 destinato ad interventi volti, tra l’altro, alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, allo sviluppo delle energie rinnovabili, all’incentivazione della cattura e dello stoccaggio di CO2 e alle iniziative da avviare nelle Zone Economiche Ambientali. Il MEF potrà inserire tra le spese rilevanti nell’ambito dell’emissione di titoli di Stato cosiddetti Green Bond la quota di interventi finanziata con risorse statali a sostegno dei programmi di spesa orientati al contrasto ai cambiamenti climatici, alla riconversione energetica, all’economia circolare, alla protezione dell’ambiente e alla coesione sociale e territoriale. È istituita presso il MATTM una Commissione per lo studio e l’elaborazione di proposte per la transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, con una dotazione di 0,5 milioni per il 2020 [Commi da 85 a 100];

- CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI che ridefiniscono gli incentivi fiscali previsti dal Piano Impresa 4.0 ed intendono sostenere più efficacemente il processo di transizione digitale delle imprese, la spesa privata in ricerca e sviluppo e in innovazione tecnologica, anche nell'ambito dell'economia circolare e della sostenibilità ambientale, e l'accrescimento delle competenze nelle materie connesse alle tecnologie abilitanti il processo di transizione tecnologica e digitale [Commi da 184 a 197];

- MISURE PER FAVORIRE ECONOMIA CIRCOLARE DEL TERRITORIO attraverso incentivi a favore degli impianti di produzione di energia elettrica esistenti alimentati a biogas. A riguardo viene modificato il DM n. 5046/2016 sui criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l'utilizzazione agronomica del digestato: inserita la definizione di digestato equiparato e introdotto nel Titolo IV (Utilizzazione agronomica del digestato) il nuovo Capo IV-bis (Utilizzazione agronomica del digestato equiparato) [Commi da 524 a 527];

- NUOVA SABATINI viene rifinanziata con 105 milioni per il 2020, 97 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e 47 milioni per il 2025. Sulle somme autorizzate – per finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese volti a investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd investimenti in beni strumentali “Industria 4.0” - è mantenuta la riserva del 30% delle risorse e la maggiorazione del contributo statale del 30% per gli investimenti in beni strumentali cd. “Industria 4.0”. La maggiorazione del contributo statale per investimenti “Industria 4.0” è del 100% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nel limite complessivo di 60 milioni a valere sulle risorse autorizzate. Una quota del 25% delle risorse autorizzate è destinata alle micro, piccole e medie imprese a fronte dell’acquisto, anche mediante leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi [Commi da 226 a 229];

- FONDO SVILUPPO E COESIONE (FSC) semplificati i criteri per l’inserimento dei singoli interventi nel Piano unitario denominato “Piano sviluppo e coesione”, introducendo tra i criteri la coerenza con le cinque nuove "missioni" della politica di coesione, individuate dalla Nota di aggiornamento al DEF 2019 (lotta alla povertà educativa minorile; sostegno alle infrastrutture; attuazione del Green New Deal al Sud e nelle aree interne; il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa; il pivot mediterraneo) [Comma 309];

- INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO prorogata al 31 dicembre 2020 la disciplina del credito di imposta per l’acquisto, anche tramite leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive nuove o già esistenti ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Sardegna Abruzzo e Molise [Comma 319];

- “CRESCI AL SUD” Fondo istituito a sostegno della competitività e della crescita dimensionale delle piccole e medie imprese aventi sede legale e attività produttiva nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Il Fondo avrà la durata di 12 anni e la sua dotazione iniziale è a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. La gestione del Fondo è affidata ad Invitalia Spa che stipula a tal fine apposita convenzione con la Presidenza del Consiglio [Commi da 321 a 326];

- ACCISA SUI PRODOTTI ENERGETICI rimodulata e innalzata con un complessivo riordino dell’attuale sistema di tassazione applicato a tali prodotti [Comma 631];

- AUTO AZIENDALI introdotta modifica relativa alla percentuale di deducibilità dei costi sostenuti in materia, differenziandola in ragione dei relativi valori di emissione di CO2 per cui all'aumentare delle stesse aumenta anche il reddito di lavoro e, a parità di condizioni, la relativa imposta [Commi 632 e 633];

- PLASTIC TAX istituita un'imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego (MACSI), che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari. Vengono specificati i requisiti dei MACSI ai fini dell'applicazione dell'imposta. Ai fini dell'applicazione dell'imposta, sono considerati MACSI anche i dispositivi, realizzati con l'impiego, anche parziale, delle materie plastiche che consentono la chiusura, la commercializzazione o la presentazione dei medesimi MACSI o dei manufatti costituiti interamente da materiali diversi dalle stesse materie plastiche. Sono inoltre considerati MACSI i prodotti semilavorati, realizzati con l'impiego, anche parziale, delle predette materie plastiche, impiegati nella produzione di MACSI. Sono esclusi dall'imposta i MACSI che risultino compostabili in conformità alla norma UNI EN 13432:2002, la materia plastica contenuta nei MACSI che provenga da processi di riciclo e i dispositivi medici classificati dalla Commissione unica sui dispositivi medici, nonché i MACSI adibiti a contenere e proteggere preparati L'imposta diviene esigibile all'atto dell'immissione in consumo dei MACSI nel territorio nazionale. Il soggetto passivo dell'imposta, per i MACSI realizzati nel territorio nazionale, è il fabbricante; per i MACSI provenienti da altri Paesi dell'UE, il soggetto che acquista i MACSI nell'esercizio dell'attività economica ovvero il cedente qualora i MACSI siano acquistati da un consumatore privato; per i MACSI provenienti da Paesi terzi, l'importatore. L'ammontare dell'imposta sul consumo di MACSI è di 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI medesimi. In corrispondenza o al di sotto dell’importo dovuto minimo di 10 euro l'imposta non deve essere versata e non si è dovuti alla presentazione della dichiarazione. Per il mancato pagamento dell'imposta si applica una sanzione amministrativa dal doppio al decuplo dell'imposta evasa, non inferiore comunque a 500 euro; in caso di ritardato pagamento dell'imposta si applica la sanzione amministrativa pari al 30% dell'imposta dovuta, non inferiore comunque a 250 euro; per la tardiva presentazione della dichiarazione e per ogni altra violazione si applica una sanzione amministrativa da 500 a 5.000 euro. Viene riconosciuto un credito di imposta alle imprese attive nel settore delle materie plastiche, produttrici di manufatti con singolo impiego destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari: il credito d'imposta è pari al 10% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 da tali imprese per l'adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti compostabili secondo lo standard EN 13432:2002 Con decreto del MATTM da emanarsi entro il 29 febbraio 2020 saranno individuate le disposizioni applicative necessarie, con particolare riguardo alla documentazione richiesta e alle modalità di verifica e controllo dell'effettività delle spese sostenute e della corrispondenza delle stesse all'adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti compostabili [Commi da 634 a 658];

- UNIFICAZIONE IMU-TASI attraverso abolizione dell'imposta unica comunale (IUC) prevista dalla legge di stabilità 2014, ad eccezione della componente relativa alla TARI, il cui regime viene confermato. Vengono quindi unificate l’Imposta comunale sugli immobili e il Tributo per i servizi indivisibili, prevedendo dal 2020 una sola forma di prelievo patrimoniale immobiliare che ricalca in gran parte la disciplina IMU vigente prima della legge di stabilità 2014 [Commi da 738 a 783];

- ANTICIPAZIONE LIQUIDITA’ ENTI LOCALI PER PAGAMENTO DEBITI COMMERCIALI grazie all’ampliamento delle possibilità per gli Enti locali di richiedere anticipazioni di liquidità finalizzate al pagamento di debiti maturati alla data del 31 dicembre 2019, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni La norma stabilisce il limite di ammontare delle anticipazioni, definisce le garanzie e fissa modalità e termini per la richiesta e il rimborso delle anticipazioni [Comma 556];

- FONDO GARANZIA PER RITARDI PAGAMENTO DEBITI COMMERCIALI rinviato al 2021 attraverso modifica della legge di bilancio 2019 al fine di accelerare il pagamento dei debiti commerciali da parte degli enti territoriali e favorire il rispetto dei tempi di pagamento. Viene rinviata dal 2020 al 2021 l’applicazione di un regime sanzionatorio posto a carico degli enti che non siano “buoni pagatori. Le misure sanzionatorie prevedono che gli enti in questione effettuino accantonamenti obbligatori in bilancio a garanzia del pagamento dei debiti commerciali [Commi 854 e 855].

Nel rimandare al testo della Legge Bilancio e alla nota di sintesi, allegati alla presente, per ulteriori dettagli, restiamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 02.01.2020
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